2/28/06


IMMIGRATO PESTATO DAI CARABINIERI A SASSUOLO-

Sostiene Pisanu:"E' il caso - dice Pisanu - di parlare di un immigrato che si comportava male e che è stato invitato da un poliziotto a un atteggiamento corretto. L'immigrato ha continuato a reagire male e il poliziotto ha chiesto soccorso ai carabinieri. Lì si sono verificati episodi che sono stati filmati e l'Arma ha provveduto subito ad aprire un'inchiesta". "Certamente - ha concluso il ministro - se ci saranno provvedimenti da prendere l'Arma li prenderà".

Come è sempre successo d'altronde no?
De puta madre!

2/27/06


(ANSA) - LONDRA, 25 FEB - I Sex Pistols snobbano la cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame americana e affermano che il museo americano e' 'urina nel vino'. 'Non siamo le vostre scimmie - ha scritto la band sul proprio sito web -. Non verremo'. La cerimonia e' prevista per il 13 marzo a New York. I Pistols erano tra i 'nominati' del 2006 con Blondie, Herb Alpert e Black Sabbath.In passato Johnny Rotten, cantante del gruppo, aveva deriso il museo, affermando che e' 'il posto dove i vecchi rocker vanno a morire'.

Della serie:mai perdere le buone vecchie abitudini!



Riporto alcuni stralci dal sito di Amnesty,è una testimonianza della sistematica tortura subita da un detenuto islamico nella prigione di Guantanamo:

A Guantánamo, al-Dossari afferma che:- durante gli interrogatori veniva incatenato, minacciato di stupro, di morte e di uccisione dei suoi familiari e regolarmente picchiato;- nel corso di un interrogatorio è stato avvolto in bandiere israeliane e statunitensi e gli è stato chiesto cosa pensasse della politica degli Usa verso Israele. Un addetto all’interrogatorio ha preso una copia del Corano, l’ha gettata a terra, l’ha calpestata e ci ha urinato sopra. Un funzionario dell’Fbi presente a Guantánamo ha scritto in un rapporto di aver visto un detenuto avvolto in una bandiera israeliana durante un interrogatorio;- è stato costretto ad assistere a scene di sesso tra i secondini e gli è stato proposto di fare sesso con le donne in cambio della sua collaborazione negli interrogatori;- è stato brutalmente picchiato dalla Forza di risposta rapida. I soldati hanno più volte sbattuto la sua testa contro il pavimento fino a quando ha perso conoscenza. Alla scena hanno assistito tre detenuti, i quali affermano che l’episodio è stato ripreso con una telecamera.

“Mi spiega come posso non diventare pazzo?”(al-Dossari al suo avvocato)

Io non credo che ad ammazzarli brutalmente questi zelanti soldati di un regime assassino si diventi come loro,e non credo neanche che sia un grosso peccato.Quando ho letto tutto l'articolo su Repubblica con la testimonianza completa dell'ex detenuto di Guantanamo mi è salito il sangue al cervello giuro!Come si può subire un trattamento simile quando oltretutto chi lo compie non sa minimamente se la persona che sta torturando in quel momento è colpevole di qualcosa?A meno che non si voglia pensare che la loro unica colpevolezza sia quella di essere arabi o seguaci del Corano,e allora li si tortura per questo magari....quindi probabilmente è giusto anche che qualcuno pensi che questi soldatini sia giusto trucidarli in quanto americani e seguaci della destra di Bush....mondo bastardo!

2/25/06


Ci risiamo,un altro caso di censura preventiva in vista delle elezioni politiche,hanno chiuso "Zombie",la trasmissione che Diego Cugia,Jack Folla,teneva per radio 24.
La decisione,che non si capisce bene da dove parta(...anche se non è poi così difficile immaginarlo) è stata presa per non meglio precisati motivi legati all'attuale regime di par condicio.Il fatto è che Cugia non è uno che si può accusare di essere marcatamente schierato politicamente,ne tanto meno di incitare a determinati comportamenti politici a discapito di altri,insomma non è uno che si può definire apertamente schierato per una parte o per l'altra.
La decisione di censurarlo è tanto più assurda se si pensa che le tematiche affrontate da lui durante le sue trasmissioni erano solitamente incentrate sulla poesia in definitiva e non sfioravano,se non indirettamente,argomenti strettamente politici.
Questa è un interpretazione della Par condicio,la peggiore secondo me.La legge è nata per provare a mettere un limite al predominio mediatico del nano malefico,legittimissima pretesa d'altronde,se nn fosse che in casi come questo è proprio il nano a usufruirne e approfitarne,quello stesso nano che da più di vent'anni riempie le televisioni italiane(le sue,ma è la gente a subirle)del peggior ciarpame "culturale" per un pubblico succube e ormai addestrato.Tutto quello che è successo negli ultimi anni nel sistema mediatico italiano,censure manipolazioni licenziamenti forzati,è funzionale al dominio e all'abuso di uno solo a dispetto di qualsiasi legittima pretesa di qualità,verità e obbiettività.
Questo scempio assoluto e moltissimi altri perpretati da questa accozzaglia di piduisti impuniti negli ultimi cinque anni,li tengano bene a mente quelli che continuano a sostenere che "tanto non cambia niente",o che "la politica è quella indipendentemente da chi la fa"...no cazzo non è così,NON E' COSI'!Non lo è mai stato,e credo anche che questo tipo di qualunquismo,di egoismo se vogliamo,sia dannoso per tutti alla fine.

2/24/06

2/22/06


Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà… la mamma no.Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il Paradiso Terrestre.Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.Qualcuno era comunista perché aveva avuto un’educazione troppo cattolica.Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche… lo esigevano tutti.Qualcuno era comunista perché “La Storia è dalla nostra parte!”.Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.Qualcuno era comunista perché prima era fascista.Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano ma lontano.Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.Qualcuno era comunista perché la borghesia il proletariato la lotta di classe cazzo. Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopo domani sicuramente…Qualcuno era comunista perché “Viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse-Tung”.Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.Qualcuno era comunista perché guardava sempre Rai Tre.Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il “materialismo dialettico” per il “Vangelo secondo Lenin”.Qualcuno era comunista perché era convinto d’avere dietro di sé la classe operaia....tutta.Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.Qualcuno era comunista perché c’era il grande Partito Comunista.Qualcuno era comunista nonostante ci fosse il grande Partito Comunista.Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.Qualcuno era comunista perché abbiamo il peggiore Partito Socialista d’Europa.Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi solo l’Uganda.Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e corrotti.Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera.Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.Qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos’altro.Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.E ora? Anche ora ci si sente come in due: da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito.Due miserie in un corpo solo.

2/20/06


In Nepal, un giovane ricalca le gesta di Siddharta, immobile e digiuno sotto un albero. Lo studierà un team di scienziati.

BARA (NEPAL) - Il giovane aspirante Budda sta accoccolato da nove mesi nell'incavo di un albergo gigante, quasi fosse un ventre materno, nelle foreste di Chitwan. La sua sagoma si distingue appena, nell'ombra fitta degli alberi di banyan e sal. Eppure Ram Bahadur Bomjon, 16 anni, nepalese, contadino del villaggio di Ratnapur, è lì, seduto immobile sotto la chioma del pipal dal 17 maggio del 2005, apparentemente senza mangiare né bere. A 30 metri di distanza, un piccolo binocolo lo inquadra dalla testa ai piedi, isolato da due sbarramenti di filo spinato eretti per proteggerlo da curiosi e provocatori.

E' il genere di cose che mi interessa tantissimo-
Mi interessa molto il concetto di "Meditazione",che è diverso a seconda del contesto e della cultura in cui si sviluppa.Comunemente si intende la meditazione come lo stare seduti a gambe incrociate,isolati dall'esterno.Non è così semplice e riduttivo invece,esistono migliaia di forme di meditazione,alcune definite "Meditazione-attiva",che comprendono anche certi tipi di danza come ad esempio le danze sacre di Gurdjieff.Se a qualcuno interessa il discorso rimando a quella che considero una delle migliori pubblicazioni in materia:"Il libro dei segreti" di Osho Rajneesh(tra l'altro su Osho farò un post a breve perchè ho un po di cose da dire,qualche anno fa sono stato in una sua comune in Olanda,la Humaniversity di cui ho messo anche il link,ed è stata per molti aspetti un esperienza indimenticabile,tant'è che credo che non appena ne avrò la possibilità ci tornerò).
Quest'articolo mi ha colpito molto,sapevo gia qualcosa ma l'articolo che c'è oggi su Repubblica è senz'altro più esplicativo delle poche informazioni che avevo sul giovane Ram.
Al di la dei facili riferimenti e paralleli con la storia dell'illuminazione del Buddha,mi ha colpito sopratutto l'età del ragazzo e sicuramente la sua perseveranza.Personalmente tendo a credere a questo tipo di cose,sopratutto sulla base delle letture che ho fatto in merito.
E infine credo che sia una bellissima storia.

2/19/06



...si è rotto!

2/18/06




Potevo mica non fare un post su uno dei film che ho amato di più negli ultimi anni.Fight Club io l'ho visto non meno di una ventina di volte,considerate quelle in cui l'ho fatto vedere a chi ancora non lo conosceva.Mi è piaciuto tantissimo,e leggendo il libro ho scoperto anche un grande scrittore,Chuck Palahniuk,americano,folle.Di lui ho letto tutti o quasi gli altri libri che ha scritto e lo consiglio vivamente,anche se credo che molti ormai lo conoscano perchè negli ultimi anni c'è stato un boom anche grazie al film.Palahniuk non assomiglia a nessuno degli scrittori che conosco,la sua peculiarità sta proprio nel modo di scrivere,acuto ironico e grottesco,ma anche nelle tematiche che sviluppa,quasi sempre incentrate sul mondo suburbano americano,sui reietti della società dei consumi e più in generale sulla galoppante follia umana.Non vuole tuttavia fornire nessuna sorta di analisi sociologica,non scrive alla ricerca di una morale della favola e tanto meno si propone di essere consolatorio.Palahniuk riporta il mondo che vede ogni giorno attraverso i suoi personaggi,nella maggior parte dei casi figure-limite,borderline,eppure così vere,umane.Lavora molto anche di fantasia,il suo ultimo libro"Cavie" è una ricostruzione artefatta di un ipotetico reality show dal timbro oltremodo surreale.Ma ho iniziato parlando del film,più che altro ero curioso di sapere se è piaciuto e che reazioni ha suscitato,ripeto a me è piaciuto assai,l'ho trovato molto ma molto ben fatto,ricco di significati e dal mio punto di vista assolutamente poetico.

Volevo infilare una pallottola tra gli occhi di tutti i panda che si rifiutano di fottere per salvare la loro specie...volevo aprire le valvole di scarico delle petroliere e inondare tutte le spiaggie francesi che avrei visto...volevo respirare fumo.

2/15/06



Esce in questi giorni nei cinema "Arrivederci amore ciao",il film diretto da Michele Soavi e tratto dall'omonimo libro di Massimo Carlotto.Tra i libri di Carlotto questo è uno dei miei preferiti,è sicuramente quello che mi ha impressionato di più in quanto a crudezza,inoltre il protagonista è una delle figure letterarie più cattive che abbia mai conosciuto:Giorgio Pellegrini,ex militante dell'estrema sinistra poi esiliato in Sudamerica,che al suo ritorno in Italia fa i nomi di tutti i suoi ex compagni non ancora inquisiti per guadagnarsi l'immunità.La storia parte più o meno da qua per evolversi in un crescendo di violenza e infamia.Come dice Carlotto,Pellegrini è un tipo di criminale moderno che si nasconde tra le pieghe della società e del processo produttivo.
Naturalmente non ho ancora avuto modo di vedere il film perchè è appena uscito,ma faccio affidamento sul parere di Carlotto,che ho conosciuto un paio di mesi fa,il quale vedendolo ne è rimasto entusiasta.Il fatto che l'autore di un libro parli bene del film tratto dal suo libro è gia di per se una garanzia,credo,visto che esistono svariati casi simili in cui altri autori hanno preso le distanze dalle versioni cinematografiche delle proprie opere,credo dipenda sopratutto dalla differenza insita nelle diverse forme artistiche cinema-letteratura.La bellezza del romanzo e il fatto che Carlotto parli bene del film consigliano di andarlo a vedere.



Non e' servita opposizione minoranze in Comitato nazionale (ANSA) - ROMA, 15 FEB - Marco Ferrando non sara' piu' candidato dal Prc. Il Comitato nazionale del partito ha votato per la revoca dalle liste del leader trozkista. A maggioranza, dunque, la segreteria del Prc ha ottenuto il mandato per procedere, 'data l'incompatibilita' con la linea del partito', alla sostituzione di Ferrando. A nulla e' servita l'opposizione delle minoranze che chiedevano la convocazione fisica e non la sola consultazione telefonica dei 260 componenti del Cpn.

Della serie: Il trionfo dell'ipocrisia.
Fino a qualche giorno fa Marco Ferrando faceva parte della minoranza Trotzkista all'interno di Rifondazione Comunista,candidato per un seggio in parlamento in caso di vittoria dell'Unione alle prossime elezioni.La sua candidatura è stata in questi giorni revocata da Bertinotti per presunta incompatibilità con la linea del partito.La revoca è stata decisa in seguito alle recenti dichiarazioni di Ferrando.Ora,cosa ha detto Ferrando per suscitare tale reazione? riporto:"Ho detto che il diritto internazionale prevede la resistenza nei confronti degli eserciti occupanti".Il riferimento è diretto anche nei confronti della strage di Nassirya dove morirono dei soldati italiani,Ferrando sostiene che la reazione dei ribelli iracheni,anche in quel caso,era del tutto legittima.
Apriti cielo!Questa dichiarazione è costata a Ferrando,oltre che la revoca della candidatura,anche l'accusa,arrivata da più parti sopratutto da destra ma anche da sinistra,di tradimento, nonchè di collusione ideologica con i terroristi.
La grande ipocrisia è che quella stessa sinistra che ora si affretta a smarcarsi da Ferrando prendendo le distanze con indignazione,non ha mai mancato di sottolineare che quella americana non è una strategia finalizzata all'esportazione della democrazia,bensì una occupazione militare a tutti gli effetti,cioè lo stesso concetto che Ferrando ha ribadito in questi giorni,aggiungendo la piena legittimità della resistenza irachena.Solo che,essendo in tempo di elezioni,secondo loro,bisogna saper tacere e indossare tutti il vestitino buono.Assurdo.Ipocrita.Ridicolo.
E tanto più assurdo se si pensa che dall'altra parte,nelle fila della Cdl,vengono candidati personaggi dichiaratamente di estrema destra quali Adriano Tilgher,fondatore di Avanguardia Nazionale,Roberto Fiore,fondatore di Terza Posizione poi di Forza Nuova,Gaetano Saya,Nuovo Msi,ex piduista e in carcere da luglio a novembre del 2005 per associazione a delinquere finalizzata all'usurpazione di titoli di polizia e violazione dei sistemi informatici del ministero dell'interno,in parole povere aveva messo su una sorta di polizia parallela di stampo fascista e anticomunista.
Un paese in totale regressione il nostro,e da un po di tempo ormai.

2/14/06


A proposito di Amore!












Kamù

Lo so che è San Valentino e ci vorrebbe qualcosa di soft,ma ho casualmente ripescato l'introduzione di un libro che all'epoca in cui l'ho letto mi era piaciuto molto,il libro è"C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo",di Efraim Medina Reyes,un quasi quarantenne colombiano.Questo pezzo è stato usato anche come introduzione a un articolo di un mio amico,Massimo Dasara,per il "Giornale di Confine"di Sassari.

[…]Uno si mette a scrivere perché non sa tirare di boxe e non ha fegato, perché ha i denti storti e non può sorridere come vorrebbe, perché per gli impotenti di ogni sorta non c'è altra strada, perché tutti i brutti sono scrittori o assassini e lui non è capace di far del male ad una mosca, perché scrivere lo fa sentire importante, perché per essere chiamati scrittori non c'è bisogno di scrivere bene e per essere chiamati figli di puttana fa lo stesso se si ha una madre che è una santa, perché ha paura di andare alla deriva senza far nulla, perché non può bere ogni sera, perché ama dio ma odia le associazioni senza scopo di lucro, perché non ha una ragazza, perché non ci sono emozioni ma insulti, perché a casa sua non c'è la televisione e la radio si è rotta, perché la moglie del vicino è un bonbon, perché ha paura di diventare calvo e per questo evita gli specchi. Uno si mette a scrivere perché non osa rapinare un supermercato, perché ama una donna e lei è la fidanzata del gallo del quartiere, perché non ci sono abbastanza riviste porno, perché vuol fare qualcos'altro oltre a cagare e masturbarsi, perché non è il gallo del quartiere e non è neanche il più forte o il più spiritoso, perché non è niente di niente, perché non vale un cazzo, perché se esce di casa lo fanno a pezzi, perché sua madre urla tutto il tempo, perché non ci sono illusioni né luce alla fine del tunnel, perché la sua mente vola basso e non sarà mai un altro Cioran, perché non ha il coraggio di saltare, perché non vuole la moglie brutta che si merita, perché ha paura di morire senza aver assaggiato un bel culetto, perché non ha padre né amici né fortuna, perché non sa sputare come Clint Eastwood, perché rimane impantanato tra un'intenzione e l'altra, perché c'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo.Il bello è che scrivere non serve a nulla di ciò che uno vuole. Scrivere è un limite, un dolore, un difetto in più. Il bello che dopo averlo fatto stai malissimo. Niente è cambiato, tutto rimane al suo posto (tranne i tuoi fottuti capelli), Pelè non torna in campo. Il brutto è che scrivi e Pambelè va al tappeto steso da un gringo, un gringo maledetto che è stato dentro per aver picchiato sua madre. Il brutto è che Pambelè non è la madre del gringo e - per quanto tu scriva - rimane al tappeto. Il bello è che scrivi e continui a sognare la moglie del vicino, sogni di afferrarla per le orecchie e darle una bella ripassata. Il brutto è che scrivere non ti guarisce dagli impulsi assassini, che rapinare un supermercato rimane il tuo obiettivo impossibile. Il brutto è che desideri ancora un amore indimenticabile. Il bello è che scrivere è un altro modo di cagare e masturbarsi. Il brutto è che leggi grandi autori ma solo Bukowski ti rimane. Il brutto è che un giorno la ragazza carina viene a sapere che scrivi e lo stesso non si lascia scopare a morte. Il brutto e che scrivere serve a tutto quello che tu non vuoi.
"Ciao mamma."
"OH MIO DIO ,REP,hai le scarpe SPORCHE DI CACCA."
"non urlare,pulisco il pavimento."
"TOGLITI DI Lì,TORNA DA DOVE SEI VENUTO"
"va bene,mamma,non urlare."
"NON STO URLANDO."

Efraim Medina Reyes
C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo

2/9/06



GIAPPONE, SENZA SOSTA LA CORSA AL SUICIDIO COLLETTIVO IN RETE
TOKYO - Non conosce soste in Giappone la corsa al suicidio collettivo, soprattutto di giovanissimi, organizzato sui siti internet: nel 2005, 91 persone si sono tolte la vita in 34 casi di morte volontaria di gruppo, +65% rispetto al 2004. Lo ha teso noto oggi la polizia nazionale, esprimendo rinnovato allarme per l'apparentemente inarrestabile fenomeno, cominciato in Giappone nel 2003 e da allora in ascesa continua: 34 morti nel 2003, 55 nel 2004 e ora 91.

Ora,va bene tutto,ma ci sono cose che sfuggono completamente alla mia comprensione.
Può anche darsi che sia il punto di vista Occidentale razionalista pragmatico che ci allontana da usi costumi e manie di altri paesi lontani,ma da noi,nella nostra isola felice questo si chiama "makkighine".L'evento è assolutamente tragico(ci mancherebbe,un suicidio collettivo),ma è inevitabile che presenti anche degli aspetti grotteschi e oserei dire comici,pur nella loro completa follia.O si potrebbe forse pensare che sono conseguenze, o più che altro malattie della modernità...chissà,forse...certo è uno strano mondo.

2/8/06



Approvata la legge Fini sulla droga"Marijuana ed eroina sono uguali"

E complimentoni!!!
Più che una legge un manifesto ideologico,come in tanti hanno fatto notare.Qualcuno ha detto a Fini di fare qualcosa di destra,e perbacco mica potevano chiudere la legislatura senza mettere il loro marchio di destra repressiva che si vuole moderna(!?).Chi paga?



Ieri sera io e la mia morosa siamo andati al cinema a vedere Romanzo criminale,si lo so,è uscito diversi mesi fa,ma Nuoro,il cinema Le Grazie...si sa no,sempre all'avanguardia.Avevo gia letto il libro di De cataldo un po di tempo fa,la storia è quella della banda della Magliana che ha imperversato a Roma sul finire degli anni 70.A me il film è piaciuto,non sarà annoverato tra i miei film preferiti,ma ho avuto comunque modo di apprezzarlo.Bello,anche se appena accennato e non aproffondito,l'intreccio tra banda della Magliana,estrema destra romana e apparati occulti dello stato intesi come servizi segreti deviati(?).Ci sono sicuramente alcune forzature rispetto alla storia reale,ma dipendono da esigenze cinematografiche,la più lampante è sicuramente data dagli interpreti del film,dubito che i vari componenti della banda reale,i Giuseppucci,Selis,Abbatino,De pedis,assomigliassero anche minimamente a Kim rossi stewart,Santamaria o Favino e non solo dal punto di vista fisico,anzi non è che ne dubito,so proprio che non hanno niente a che vedere.Quella del film è una caratterizzazione dei personaggi assolutamente forzata,risponde più che altro a esigenze di copione.Comunque,ripeto,il film mi è piaciuto.

2/7/06



L'ultima immagine del Che prima di essere assassinato dai ranger boliviani in combutta con la Cia....

La foto di per se è abbastanza esaustiva,credo non ci sia bisogno di aggiungere nulla.


Errata corrige-

Ho detto una castroneria:le appartenenze politiche non hanno sicuramente un origine accostabile ai gusti musicali o cinematografici.Mi scuso.



Quelli che faccio un po di fatica a digerire sono i "puristi".I puristi in genere,musicali,politici,letterari,cinematografici.Quelli per cui quello che ascolto io,quello che leggo io,i film che vedo io,la parte politica in cui mi trovo io sono buoni e meritano rispetto,tutto il resto è merda.E' un atteggiamento riscontrabile in campo musicale e sopratutto in ambito politico,ma questa volta non è tanto la politica di cui mi preme parlare.Sono cresciuto in pieno boom metallaro,e ricordo infinite discussioni in cui mi sono sentito ripetere che solo l'Heavy Metal era musica il resto non valeva una sega,solitamente giustificato dal fatto che i musicisti metal erano velocissimi,gli altri no(crescendo così uno impara in fretta a odiare Yngwie Malmsteen).Per quanto mi riguarda ascolto veramente tanta musica,e non mi sono mai fatto un problema di genere,vado da Beethoven ai Nofx passando per Branduardi,e non mi sono mai sognato di dire a qualcuno che la musica che ascoltava era merda,a meno che proprio non si trattasse di Paola&Chiara,ma ho avuto la fortuna di non conoscere nessuno che le ascolta.Sono gusti particolarmente soggettivi,e il motivo per cui a uno piace una determinata musica sicuramente non è lo stesso per cui a un altro piace un altra determinata musica.Idem per quanto riguarda libri,film,squadre di calcio o appartenenze politiche.



Massimo Fini è uno dei giornalisti italiani che apprezzo di più,trovo i suoi libri di una lucidità e intelligenza fuori dal comune.Fini è anche uno degli epurati"eccellenti" della tivù italiana nell'epoca del berlusconismo,tempo fa aveva un programma pronto per la rai,Cyrano,che qualcuno ha pensato bene di far saltare all'ultimo momento per non meglio precisati problemi politici,un veto dall'alto insomma,da molto in alto.Negli ultimi anni Fini ha scritto due libri,secondo me,bellissimi:in ordine di tempo il primo è"Il vizio oscuro dell'Occidente",l'altro"Sudditi-Manifesto contro la democrazia".Dal primo libro,"I vizi oscuri dell'Occidente",Fini ha estratto e pubblicato quello che definisce il"Manifesto dell'Antimodernità",di cui pubblico i punti base qua sotto,sono solo appunto dei punti base,dei riassunti se vogliamo,per un eventuale approfondimento rimando direttamente al suo sito:www.massimofini.it

-MANIFESTO-

NO Alla globalizzazione nè di uomini nè di capitali nè delle merci nè dei diritti.

NO Al Capitalismo e al Marxismo,due facce della stessa medaglia,l'Industrialismo

NO Alla mistica del lavoro,di derivazione tanto Capitalista che Marxista

NO Alla democrazia rappresentativa

NO Alle oligarchie politiche ed economiche

SI All'Autodeterminazione dei popoli

SI Alle piccole patrie

SI Al ritorno,graduale,limitato e ragionato,a forme di autoproduzione e autoconsumo

SI Alla democrazia diretta in ambiti limitati e controllabili

SI Al diritto dei popoli di filarsi da sè la propria storia,senza pelose supervisioni"umanitarie"

SI Alla disobbedienza civile globale,se dall'alto non si riconosce più l'intangibilità della sovranità degli stati,allora è diritto di ciascuno di noi di non riconoscersi più in uno stato

p.s sottoscrivo tutto.


Copertine: L'ARTISTA PLASTICO FERNANDO BOTERO INTERPRETA L'ORRORE ABU GHRAIB UNA COLLEZIONE DI 50 DIPINTI
BOGOTA’ – Il pittore e scultore colombiano Fernando Botero ha assicurato che il suo interessamento per gli eccessi delle truppe statunitensi nei confronti dei prigionieri iracheni non si è esaurito con la serie “Abu Ghraib”, costituita da 50 pezzi che verranno esposti a Roma.“Non ho ancora detto tutto quello che desidero esprimere su questo tema, a volte occorre dipingere molte cose per esprimere tutto quello che si serba nel cuore”, ha affermato l’artista nel corso di un’intervista telefonica da Parigi con l’emittente radiofonica Caracol Radio di Bogotà.

2/6/06


Riflessioni sull'infamia

L'infame è colui che spezza la solidarietà di gruppo.Chi tradisce i fratelli.
L'infame,nella sua lotta contro il Padre,lotta anche contro la Folla,contro chiunque.L'infame disprezza tutti,ma sa usarli.Ha smarrito il senso del bene e del male.O meglio:è bene ciò che gli giova,è male tutto ciò che lo limita.L'infame si rende conto che il suo comportamento può destare il disprezzo collettivo.Dunque si presenta come Vittima.Non è stata colpa sua,è stato costretto,da questo o da quello,dalle circostanze.L'infame nega la propria responsabilità,perchè aspira all'irresponsabilità suprema del Capo.Se il Capo,per definizione,può fare ciò che vuole,allora non può essere chiamato a rispondere dei suoi atti.Ciò negherebbe la sua libertà.Che mondo sarebbe quello in cui nemmeno il Capo è libero?
Giulio Cesare,che di questioni di potere se ne intendeva,disse:"Amo il tradimento,odio i traditori".Al Capo,all'infame Supremo,il tradimento è consentito,agli altri no.

"scusatemi ancora,amicu,perchè facete l'omu?"
"Eo fazzu l'omu pi sanghi e pi unuri e pi scacciari infami e tradituri."

Nelle canzoni di mafia,l'Infamia è sempre associata al tradimento.E il tradimento è punito con la morte.Per non rischiare di tradire involontariamente,diffondendo magari iformazioni inopportune,la consegna è:tacere.Regola militare,del resto:"Usi a obbedir tacendo".
L'omertà,cioè l'essere omu,è adesione incondizionata,nella difesa e nell'offesa,alla Legge del Gruppo.
Una versione distorta,criminale,del termine Umanità.
Ma bando alle ipocrisie.L'Omertà la trovi in qualsiasi gruppo sociale.Nell'Esercito,nella Chiesa,negli ordini professionali,nei Partiti si tenta il recupero di chi viola le regole,cioè dei colleghi"che hanno sbagliato",ma quelli che dall'interno li hanno denunciati,specie se l'han fatto pubblicamente,cioè all'esterno,non vengono certo omaggiati.La denuncia di un Infame comporta una certa dose di Infamia,spesso giudicata dal gruppo superiore a quella di chi ha trasgredito ma ha saputo tacere.
Viviamo isolati,immersi nella competizione di tutti contro tutti,eppure resta insopprimibile in noi il bisogno di sentirci parte di un identità collettiva i cui funzionamenti occulti,i cui segreti,i cui legami non devono,non possono essere svelati,se non si vuole perdere "l'onore".

(cit.Gianfranco Manfredi,"Nelle tenebre mi apparve Gesù")


Anguille elettriche! A centinaia di metri, nelle profondità dei mari, vive forse la creatura più bizzarra del pianeta: un'anguilla elettrica, capace di dare una scossa di migliaia di volt... volt; perché lo fa? E perché se ne sta così in profondità negli oceani... tutta bizzarra, nuota... perché fa questa cosa della scossa, perché? Che senso ci ha? Bisogna che qualcuno ci va a parlare! Bisognavalo su Rieducational Channel!

2/5/06


VIGNETTE SULL'ISLAM-
BRUCIA IL CONSOLATO DANESE A BEIRUT-

Mi rendo conto che non è un discorso liquidabile in due parole,ma sti qua hanno veramente rotto le balle.



Nel 1992,tre anni dopo il crollo del muro di Berlino e la fine dei regimi dell'est,

Francis Fukujama,il famoso politologo statunitense,decretò la "fine della Storia",

intesa come un unico processo di evoluzione che termina appunto alla fine del

xx secolo in seguito a quella che viene definita"la morte delle ideologie".

Cito questo fatto,su cui si è discusso tantissimo,per arrivare a parlare del nuovo libro di Umberto Eco che si intitola "A passo di gambero" e di cui ho letto la presentazione,con annessa intervista all'utore,sull'ultimo numero dell'Espresso.Eco,con la consueta lucidità e intelligenza,sviluppa una teoria abbastanza diversa rispetto a quella di Fukujama,il titolo stesso"A passo di gambero",è di per se evocativo della tesi centrale del libro,ossia:la storia non si evolve in direzione univoca,non va costantemente in avanti,la storia può anche tornare indietro.A supporto di questa tesi cita alcuni fatti:ritorno alle Crociate con lo scontro tra Islam e Cristianità,ritorno al grido di "mamma li turchi!",ritorno al fondamentalismo ottocentesco antidarwiniano,ritorno al terrore del Pericolo Giallo,ritorno ai servi di colore come in"Via col vento",ritorno all'antisemitismo con i suoi"Protocolli",ritorno con la devolution a una Italia pre-Garibaldi.

Cose che si pensavano superate,paradossi della storia.