5/30/08

..tu puoi scrivere il cazzo che ti pare...tanto...



























" Volevo infilare una pallottola tra gli occhi di tutti i panda che si rifiutano di fottere per salvare la loro specie...
Volevo aprire le valvole di scarico delle petroliere e inondare tutte le spiagge francesi che avrei visto...
Volevo respirare fumo..."

( Tyler Durden )




Ma tu che stracazzo vuoi da me?
No dico sul serio, guardami, cosa cazzo pensi di volere?
Perchè tu pensi di volere ma sei ben lontano dal volere veramente, volere è una cosa che non ti appartiene, sei impastato di desideri teleguidati, mica è roba tua, ogni tanto hai qualche attimo di lucidità in cui realizzi che qualcuno ha gia deciso tutto per te. In certi momenti, rari, capisci il senso del tuo personalissimo
" Truman show ", ma sono momenti appunto, si fa in fretta a nascondere tutto sotto il tappeto, tutti riescono a farlo più o meno bene, si tratta di sopravvivenza.

E allora ti ripeto la domanda, che cazzo vuoi da me?
Vuoi Pathos? Risate? Freschezza? Brillantezza?
E dimmi, e per chi cazzo mi hai preso?
Ma mi hai visto?
C'è stato un tempo in cui rinvenivo circondato da volontari in tuta arancione...e credimi sulla parola, non era un bel vedere...
Tuttora digrigno spesso e in modi sempre nuovi...
Dì un po hai deciso? Cazzo vuoi da me?

And the winner is....tum tum tum tum...l'attimo in sospensione...diluito...cosa puoi chiedermi quando mi vedi che reggo tutto il dolore del mondo sulle spalle? Ti senti ancora di rinfacciarmi qualcosa?

Di cosa c'è bisogno?

5/16/08

Su la testa ora...



Non è vero che è inutile combattere contro i mulini a vento...

Lo sapeva bene Federico Nietzsche, quel giorno ormai al tramonto, a Sils Maria, un attimo prima del crollo, e della morte di Dio.

E lo sapeva bene Arturo Rimbaud, appena diciannovenne quando, pur senza averla mai vista, ha sentito chiaro, limpido, il mal d'Africa.

E lo sapeva Vincenzo Van Gogh, nell'attimo esatto in cui i corvi si sono staccati in volo davanti ai suoi occhi, e intorno solo grano e cielo e terra.

E lo sapeva eccome Michelangelo, in lacrime ai piedi della Pietà, spasmi...lacerazioni...pietà di me Signore, abbi pietà di me.

E lo sapeva anche Giacomo Kerouac, fradicio di alcool e sudore , sotto gli sterminati cieli d'America, andando, non si sa bene dove ma andando.

E lo intuivano senza saperlo Charlie "Bird" il nero e Chet il bianco, quando, durante un assolo, incrociavano lo sguardo tra il fumo di un locale newyorchese. Angeli di desolazione.

E l'aveva ben presente Ernestito Guevara, che andava per i monti mentre io dormivo, mostrandomi dietro la notte la sua stella eletta.

E come poteva non saperlo Giorgio Gurdjieff, mentre forgiava la sua anima nella sperduta catena caucasica, libero, Re del suo mondo.

E l'aveva intuito Andrea Pazienza, all'alba, in un fugace attimo di tregua dall'astinenza, prima che gli uccelli lo finissero.

No, non è vero che è inutile combattere contro i mulini a vento.