5/31/07

Polvere




- da Repubblica -

ROMA - Nell'atmosfera di Roma c'è della cocaina in sospensione: non si tratta dell'ennesima leggenda metropolitana, ma di un serissimo studio - il primo, di questo genere - compiuto dal Consiglio nazionale delle ricerche. Ad appestare l'aria della capitale non ci sono dunque solo i gas elle auto e delle industrie, ma anche le droghe. Dati che confermano quanto emerso in altri tipi di analisi, effettuate nelle grandi città occidentali, che mostrano come i fiumi, o le banconote, contengano sempre tracce di sostanze stupefacenti.

La notizia merita un approfondimento, inizialmente ero indeciso se parlare di questo fatto o della questione che riguarda Hugo Chavez, il presidente venezuelano, che in questi giorni è vittima di una manipolazione e delegittimazione mediatica, come da decenni a questa parte puo esserlo Fidel Castro, a causa della mancata concessione di frequenze a un emittente televisiva del Venezuela che ricalca con buona approssimazione la vicenda di Rete 4 in Italia. I giornali occidentali, non tutti naturalmente, si sono buttati sulla notizia stando attenti a non perdere un ulteriore occasione per infangare Chavez, in realtà le cose sono un po diverse da come nella maggior parte della stampa vengono presentate, se a qualcuno interessa saperne di più consiglio di leggere un paio di articoli che sono usciti in questi giorni sul sito di Valerio Evangelisti e Giuseppe Genna, " Carmilla on line ", a mio modesto parere uno degli spazi più validi sotto tutti i punti di vista dell'intera rete.

Ma dicevamo della Cocaina nell'aere romano: la notizia non è una novità, altri studi precedenti avevano certificato che anche nelle acque del Tamigi a Londra, così come nelle banconote in giro per Milano, è contenuta una notevole quantità di Coca. Certo se si arriva a riscontrare la presenza di Cocaina nell'atmosfera, tra le altre polveri sottili che vi si trovano, significa senza ombra di dubbio che la sostanza abbonda a dismisura. Direte, non stavamo aspettando le ricerche del Cnr per sapere che tra gli sport preferiti di questo scorcio di post modernità c'è il consumo sfrenato di Coca, la cosa è ben deducibile da diversi elementi che vanno dalle notizie di cronaca, ai vari scandali Coca-Vip alla frequentazione di determinati contesti mondani, nei quali quasi chiunque almeno una volta si è ritrovato anche solo per caso, in cui il consumo di Coca è ben superiore a quello di altre sostanze, compreso l'alcol.
La Cocaina e l'enorme diffusione che la riguarda rappresentano perfettamente lo spirito dei tempi che viviamo, lo " Zeit-geist " direbbero i tedeschi, è lo specchio di una società decadente come quella attuale...lungi da me il voler fare un discorso di stampo moralista all'insegna del " Oh signora mia che tempi viviamo, si stava meglio quando si stava peggio e via dicendo " , non potrei neanche permettermelo e non mi interessa impostare la cosa in questi termini. La mia vuole essere solo una constatazione, anche piuttosto facile lo ammetto, come a modo loro hanno espresso altri sociologi, giornalisti e analisti delle dinamiche sociali ben più qualificati di me. Dalla mia posso avere, a differenza di altri forse, l'esperienza diretta e la frequentazione di quegli ambienti dove il consumo di sostanze è pratica comune, dove i rapporti nascono e si consolidano all'insegna di quella che ho sempre definito come " affinità di veleni ".
La Cocaina si sposa alla perfezione con quelli che sono gli imperativi del vivere moderno: dinamicità, velocità e capacità produttiva. Oltre a questo è una sostanza caratterizzata da un " Appeal " che molti subiscono in maniera invasiva e in alcuni casi totalizzante, naturalmente il discorso non vale per tutti gli ambienti o per tutti gli strati sociali, è un fatto che, anche a causa del prezzo di gran lunga superiore alle altre sostanze, la Coca sia più utilizzata da quelle persone abbienti e maggiormente inserite nel processo produttivo, il cosiddetto popolo delle partite Iva, quelli che fanno girare il soldo insomma. In questo contesto di nuovi rampanti la Coca arriva quasi a non essere neanche considerata comunemente una droga, rappresenta tuttalpiù un additivo, un " di più ", un sostegno all'esigenza di essere sempre e comunque splendidi e splendenti, pronti per nuovi affari e socialmente " brillanti " come il protocollo richiede. Riguardo a questo discorso negli ultimi tempi è avvenuto un cambiamento significativo e, secondo me, assolutamente deleterio: a causa della diminuizione del prezzo della Coca il consumo ha iniziato a interessare anche quelle categorie che economicamente non vivono una condizione di particolare agiatezza, di conseguenza a fianco del consumatore abituale di Coca col colletto bianco troviamo, sopratutto nelle grandi città, anche l'operaio che si dedica in maniera appassionata all'arrotolamento di banconote con conseguente sniffata. Fù così che la sostanza divenne assolutamente trasversale e interclassista, tutti felici e contenti a smascellare in preda a una parlantina artificiale, poco meno di cento euro per acquistare quella sicurezza che diversamente richiederebbe numerose sedute da un bravo analista, e probabilmente non basterebbero neanche, vuoi mettere tanta spigliatezza e potenziale successo sociale così a buon mercato?
Il problema è che riguardo alla Cocaina e ai suoi effetti, alle conseguenze di un consumo di lunga durata, vige nella maggior parte dei casi un ignoranza abissale: si considera comunemente un " tossico " solo ed esclusivamente il consumatore di Eroina, categoria peraltro e fortunatamente in via di estinzione, perchè il consumo di Eroina è normalmente legato a un immaginario che fa riferimento al buco, alla siringa, all'astinenza e all'abbruttimento e a fenomeni di microcriminalità. Qua persiste un equivoco di fondo ( addiritura i consumatori abituali di Coca il più delle volte vivono con snobismo, quando non è autentico disprezzo, quelli che invece si fanno di Eroina ), e cioè in molti continuano a pensare che la Cocaina, " in fondo se saputa usare ", non da dipendenza, e se la da è comunque blanda e facilmente controllabile a differenza dell'eroina...questa è una stronzata enorme, non supportata da nessun studio scientifico, e viene detta più per legittimare il consumo di persone socialmente ritenute presentabili e anzi spesso viste con ammirazione in quanto infaticabili lavoratori ( ti credo ) e brillanti frequentatori della mondanità che conta. Al contrario, la Cocaina da una grande e molto problematica dipendenza, sopratutto sul sistema nervoso, e non è un caso se le strutture di recupero, i Sert, sono sempre più frequentate da consumatori abituali di Coca piuttosto che dai consueti eroinomani, con la differenza che mentre per l'Eroina, attraverso decenni di studi e ricerche, si è arrivati a trovare dei farmaci in grado di contrastare la dipendenza in maniera efficace ( ferma restando l'intenzione di smettere da parte del paziente in cura ) per la Cocaina la ricerca è ancora in alto mare, a oggi non esiste ancora un farmaco, nè un trattamento specifico, capace di interrompere il ciclo del consumo compulsivo.

Va da se che a causa dell'enorme crescita della richiesta e dell'offerta, e del conseguente abbassamento dei prezzi, la Cocaina è diventata, e tutto lascia intendere che lo diventerà sempre di più, la droga del presente e del futuro, la sostanza che se non la frequenti sei proprio " Out ", sopratutto tra i più giovincelli e quindi suggestionabili, con tutte le nefaste conseguenze che, inevitabilmente, ci saranno.
C'è veramente poco di che rallegrarsi.

5/18/07

Anvedi Madaski




Quest'omone nella foto ieri notte ha fatto una gran bella serata al Trittico Ironico ( a proposito, bel nome " Trittico Ironico " per un locale, complimenti a Silvana se l'ha scelto lei ), credo di non avere mai visto il locale così pieno, c'era da sudare parecchio, e nonostante io non sia precisamente un estimatore del genere musicale del buon Madaski l'ho apprezzato molto comunque, poi insomma c'era il grande Mastrone che da solo vale la serata. Comunque, ho fatto in tempo nell'ordine: 1) Ingolfarmi di Ceres Old ( ce l'ho ancora in circolo, se oggi sento anche solo l'odore della birra caccio fuori anche lo spuntino di pasquetta del 93 ), 2) Atterrire con discorsi alcolici deliranti tutte le donne che passavano nel raggio di un metro, per la gioia della mia signora, che poi in realtà se la ride perchè mi conosce e sa che abbaio ma non mordo mica, e poi la mia signora è comunque la fidanzata più bella del mondo e mi capisce, conosce bene il mio bisogno di pavoneggiarmi e sa che sono innocuo alla fine, 3) Verso le quattro e mezza cinque del mattino ho toccato la macchina di mia sorella ( amore mio niente di che, credimi, approfitto del blog per confessartelo ma non ho lasciato neanche un segno sulla macchina, ero in retromarcia quasi addormentato sul volante ma stavo facendo una manovra pianissimo, nessun segno sulla carrozzeria, puoi continuare a volermi bene ).
E insomma niente la serata è andata così, poteva essere rovinata verso la fine da questa storia della macchina, quando ho sentito il rumore della botta mi si è stampata in volto una paura più antica della ruota e stava per passarmi d'un colpo l'immensa sbronza che avevo con tanta pazienza coltivato tra un bicchiere e l'altro, ma poi a fatica sono riuscito a scendere dalla macchina per controllare e fortunatamente, e forse anche un po stranamente, non ho fatto nessun tipo di danno.
Chi muore giovane è caro agli Dei, cosa c'entri con questo post non lo so ma volevo scriverlo lo stesso.

5/16/07

Prima o poi doveva capitare



Arieccomi..

Dunque...l'altro giorno ho fatto un post che poi ho cancellato, credo che abbiano fatto in tempo a leggerlo solo Dariedda e Gpz, provo a riscriverlo:

Avevo gia detto che da un po di tempo sto visitando il blog di Paolo Guzzanti, bene, qualche giorno fa c'è stato uno scambio piuttosto simpatico tra me e lui che copincollo per intero qua di seguito.
Per chi non lo sapesse Paolo Guzzanti, oltre che padre di Sabina Corrado e Caterina, è anche tra i giornalisti di punta della destra italiana, alla stregua di un Ferrara per intenderci, è ascoltato sopratutto dalla base più agguerrita e ferocemente anticomunista della destra, fautore di un opposizione " distruttiva e irresponsabile ", parole sue.
Guzzanti è stato anche tra i membri della Commissione Mitrokhin, e da questa posizione si è superimpegnato per dimostrare che all'epoca della guerra fredda Romano Prodi era un uomo del Kgb, il servizio segreto sovietico, in funzione anti-italiana. Le cose non sono andate proprio bene per lui, non so se avete presente la vicenda Scaramella, comunque sarebbe lunga da raccontare e non è della commissione Mitrokhin che mi interessa parlare.

Lo scambio è partito nel suo blog perchè alla fine non ho saputo resistere e ho risposto a un suo discepolo che, tra le tante altre deliranti affermazioni, ha così sentenziato:

” loro ( quelli di sinistra n.d.t. ) si dichiarano “superiori” ma sanno molto bene che la loro inferiorità è manifesta in qualsiasi aspetto del vivere civile e sociale
.”

...e altre amenità simili, il blog è di quelli del tipo " Dagli al sinistro " e se ne dicono ben di peggio, le peggiori accuse, insinuazioni e nefandezze, ma è stato qua che veramente non ci ho visto più...

Rispondo:

Beh non direi che ci sia una manifesta inferiorità culturale della sinistra, se vogliamo guardare le cose con onestà una buona percentuale degli intellettuali e degli artisti italiani sono di sinistra, possiamo citare un oscar ( dato negli Stati Uniti e non in Italia ) come Roberto Benigni, un Nobel ( dato a Stoccolma e non in Italia ) come Dario Fo, un autore di statura mondiale riconosciuta pressochè all’unanimità sopratutto all’estero come Umberto Eco, musicalmente si potrebbe fare una panoramica su i cantautori italiani più validi e troviamo gente come De Andrè, Guccini o De Gregori, tutti di sinistra. Tra gli scrittori si potrebbero ad esempio citare Valerio Evangelisti o Stefano Benni, sinistra estrema. Se vogliamo andare sulla televisione troviamo i Guzzanti laddove la comicità di destra è rappresentata dal Bagaglino, e non credo sia proponibile neanche un paragone. Nel teatro troviamo Ascanio Celestini e Marco Baliani, tra gli autori e attori più celebri in Italia e all’estero, entrambi, indovina un po, di sinistra.
Il giorno in cui in tutte queste discipline si potrà trovare un corrispettivo anche a destra forse, e dico forse, si potrà parlare di un confronto dal punto di vista culturale, per ora è evidente che non c’è partita.
Poi certo, a voi viene più facile pensare che tutta questa gente sia schiava di quelli che, con assoluta malafede, definite dogmi di sinistra, viene più facile ritenere che si tratti di ” cervelli all’ammasso ”, vittime di chissà quale propaganda, ed è questo l’esempio più lampante della vostra malafede e, tutto sommato, della vostra pochezza. Non vi sfiora minimamente che tutta questa gente, così come milioni di persone in Italia, siano arrivati a essere di sinistra consapevolmente, informandosi, leggendo e ragionando con la propria testa, tanto più trattandosi di intellettuali. No, voi pensate che gli unici ” spiriti liberi “, quelli usi a non farsi condizionare, siano solo i sostenitori della destra, gli altri, i sinistri come li chiamate, è tutta gente manipolata da un informazione faziosa e menzognera… E' triste constatare quanto non vi rendiate conto dell’assurdità di questo assurdo ragionamento, chi sta a sinistra lo fa consapevolmente quanto voi, sempre consapevolmente si suppone, siete arrivati a ritrovarvi dalla parte opposta. Questo Paolo Guzzanti lo sa bene, ha due splendidi figli che rappresentano l’esempio più lampante, ed è strano che neanche lui si preoccupi di farlo notare.
Facciamo un piccolo esempio anche per quanto riguarda i blog, cosa che presumo a voi stia molto a cuore: non voglio offendere nessuno se dico che più della metà buona delle persone che partecipano a questo blog ha una padronanza dell’italiano assolutamente approssimativa, è un fatto, poi certo potete anche rispondermi che quello che conta alla fine sono i contenuti, poi però non vi lamentate se leggendo gran parte dei vostri commenti si pensa che culturalmente vige un vuoto totale, si incappa in certi strafalcioni verbali che più che ridere di gusto non si può fare, provate ad esempio a entrare nel blog di Giulietto Chiesa ( a proposito, per quelli che lo infamano con l’accusa di essere stato colluso col kgb vadano un po a leggersi l’intervista a Cristiano Lovatelli, giornalista italoamericano collegato anche alle riviste del dipartimento di stato americano, qui: http://www.cristianolovatelliravarinonews.com/articoli/giornalismo.htm ) e date uno sguardo ai commenti, se vi rimane un briciolo di onestà intellettuale noterete l’enorme differenza, e nei contenuti e nella forma e nella preparazione politico-culturale, rispetto ai commenti che si leggono qua. State sempre a menarla sul fatto che i sinistri pendono dalle labbra di chichessia ma voi fate la stessa cosa nei confronti di Guzzanti, sarà un caso che lo stesso Guzzanti si preoccupa di rispondere più ai vari Velaspez, Yanez e Gonthur piuttosto che interloquire con voi? A voi nella migliore delle ipotesi da una pacca sulle spalle invitandovi a tener duro e a fare proselitismo, il vero confronto politico, cioè la parte interessante di questo blog, avviene solo quando scaturisce un minimo di contradditorio tra quelle persone sopracitate che non rientrano nel pensiero dominante del blog, quelle stesse persone che per voi è molto più facile considerare dei provocatori, o disturbatori, o troll, per il semplice fatto che hanno un idea non conforme alla vostra, complimenti al vostro notevole senso della democrazia che tanto e tanto spesso rivendicate: se qualcuno non è d’accordo con voi lo liquidate subito senza neanche provare ad argomentare nel merito, o meglio, sono pochi quelli che lo fanno, proprio perchè sono poche le persone tra di voi che hanno gli strumenti e la capacità per reggere una discussione a certi livelli. Non possiamo mica pretendere che un Piras, ma come lui molti altri, la maggioranza, si cimenti in un confronto politico che esuli dalla sua abitudine di liquidare l’eventuale controparte tramite le sue invettive scatologiche, non si può pretendere troppo suvvia.
Guzzanti tutte queste cose le sa, ma evidentemente ritiene più comodo e conveniente tenervi buoni così, il periodo è quello che è e tutto quello che passa il convento fa gioco alla sua non facile situazione attuale.
Inoltre, per finire, vi ho sentito ringalluzziti dal fatto di essere in 1600 (…incredibile, 1600 persone le mette insieme un qualsiasi centro sociale italiano di media grandezza il sabato o in vista di un assemblea minimamente importante ) e addiritura ho letto qualcuno farneticare di presa del potere anche per via non democratica…eheheh attenzione ragazzi, che non vi sentano e sopratutto che nessuno vi prenda sul serio, finchè state in questa riserva sono fatti vostri ma sappiate che parecchia gente sta aspettando anche solo un vostro tentativo in questo senso per iniziare, finalmente, a divertirsi un po. Parola di lupetto.


E qua risponde un Guzzanti furioso:

wu ming ( il mio nick era Wu Ming 33,) , i miei figli sono sei, uno più bello, intelligente e formidabile dell’altro. Non due. Il resto del suo post è molto triste, inquietante e losco. Molto losco.
Io qui dal primo istante ho impostato un piano politico parlamentare rigorosissimo, di riforma democratica. Nessuno qui farnetica di “presa di potere”. Forse lei ha bisogno di un po’ di presa per il culo e siamo qui a servirla. Ma il suo losco, sudicio, torbido, equivoco, ricattatorio “sappiate che parecchia gente sta aspettando anche solo un vostro tentativo in questo senso per iniziare, finalmente, a divertirsi un po” è non soltanto sinistro, ma anche mafioso. Lei è un piccolo mafioso, vero? Lei è un uomo della cosca, si presenta come un killer nell’ombra e così la tratteremo.

Ma no, mi scusi. Ho appena letto per intero il suo messaggio. Lei è semplicemente il kaghebè che manda i suoi avvisi. Adesso riceva il mio. Voi non vincerete, mai, per quante coscienze e per quanti esseri umani possiate distruggere.


Rispondo io, lapidario:


Patetico. E paradossale l’accusa di essere uomo di cosca.
Ma non era lecito aspettarsi di più.


E ancora il nostro Guz:

LUPETTO MANNARO, WU MING PRENDERCI PER SCEMI?

“Patetico. E paradossale l’accusa di essere uomo di cosca.
Ma non era lecito aspettarsi di più.” scrive.

Patetico è uno dei tipici aggettivi overrated usati oggi a sinistra. Non temo il pathos. Ma temo - ho avuto una fila di morti sulla mia strada in tempi recenti - quelli che si chiamano agents provocateurs.

E quando lei entra in casa mia e insinua che qui si elaborino politiche eversive, lei si allinea con una serie di agenti provocatori i quali agiscono secondo una cultura che è insieme di cosca e cekista.

Quel che lei ha scritto è gravissimo come è gravissimo il fatto che lei descriva la sua fervida attesa per un regolamento di conti che è effeiivamente e sanguinosamente in atto.

Dunque io la prendo molto sul serio, non le do del buffone, e noto che lei usa uno stile coschista e cekista, cioè insieme (è una sperimentata accoppiata) mafioso e kaghebino.

E la considero una serpe che ha fatto capolino nel mio blog per il piacere di avvertirci, mafiosamente, che siamo tenuti d’occhio e che verrà il momento in cui pagheremo grazie a gente come lei, parola di lupetto che sarebbe in realtà la parola del lupetto mannaro.

Quindi sappia, piccolo provocatore in avanscoperta, che qui io discuto di come rendere rivluzionariamente efficace la democrazia rappresentativa parlamentare, come rendere forte e irreversibile il rapporto fra rappresentanti e rappresentati, e che nessuno fantastica qui altra “presa del potere” se non quella che la libera espressione della vita democratica e parlamentare consente.

Quindi lei, insinuando che qui covi l’eversione, serve certamente i suoi mandanti (non so sono anche i suoi padroni) e svolge un ruolo di minaccia, che - ripeto - sarei sciocco a non prendere sul serio.

Dunque sono patetico, e me ne vanto. Il pathos che qui puerilmente ci anima e mi anima è quello che spinge a recuperare le verità occultate da chi manipolando il passato si impossessa del futuro, ed è il pathos di quei milioni di italiani che cercano una via democratica alla libertà simile a quella che i francesi hanno scelto votando Sarkò.

Quindi le assicuro che se i lupetti mannari dovessero levare la testa e le zanne, noi, con modestia e semplicità, senza iattanza e meno che mai violenza, li porteremo allo zoo per la gioia dei bambini patetici e infantili come noi.

Adesso vada a farsi l’antirabbica, ché un’altra losca giornata di manipolazioni e torbide minacce la attende.


Ancora io, imperterrito:

“Quindi lei, insinuando che qui covi l’eversione, serve certamente i suoi mandanti (non so sono anche i suoi padroni) e svolge un ruolo di minaccia, che - ripeto - sarei sciocco a non prendere sul serio.”

Ma mandanti di chi? Ma infiltrato da chi?
Senatore non sarà forse che questo contesto spionistico in cui, forse suo malgrado, si è ritrovato negli ultimi tempi le sta confondendo un po le idee?
Io rispondo esclusivamente di me stesso, non ho nessun mandante nè tanto meno sono soggetto a farmi infiltrare da nessuno.
Non c’ è nessuna minaccia nelle mie parole, mi rendo conto che probabilmente a lei farebbe buon gioco se così fosse, ma il riferimento era a una frase letta tempo fa in questo blog dove appunto si favoleggiava, causa isterismo da governo Prodi, di colpo di mano anche, eventualmente, per via non democratica. So benissimo che questa non è nè la sua linea e nè quella della quasi totalità dei suoi sodali, non ho paventato nessun regolamento di conti con nessuno, mi sono limitato a fare presente quanto secondo me siano letteralmente ridicole certe prese di posizione, ossia: a sinistra tutti coglioni indottrinati e solo noi puri spiriti liberi, pensanti, indipendenti e onesti. Lei potrà anche non essere d’accordo, ma è un ragionamento assurdo e ottuso che sempre, dico sempre, rimbomba tra i commenti qui presenti. Certo lei potrà legittimamente farmi notare che questa è casa sua e chi partecipa è libero di dire ciò che ritiene più giusto senza renderne conto a me, figuriamoci, io mi permetto solo di farle notare che secondo me non rende un buon servizio alla coscienza di queste persone se fa passare il messaggio che l’altra metà del paese è composta da farabutti, corrotti e mentitori di professione. Questo, secondo me, si chiama esasperare gli animi, rendere una spaccatura che gia è problematica di per se ancora più accentuata e pericolosa per la convivenza civile in questo paese, che da questo punto di vista se la passa gia decisamente male. Forse è questo il suo senso di opposizione distruttiva che in altre situazioni l’ho sentita evocare. Faccia pure, liberissimo, io però altrettanto libero di considerarla un pericoloso irresponsabile. Questo è tutto, stia sereno senatore Guzzanti che nessuno si permette di minacciare nè lei nè nessun altro, meno che mai sotto l’egida di un fantomatico Kgb, almeno per quanto mi riguarda.
Saluti.


E infine Guzzantibus, forse più conciliante, malgrado l'accenno ai cinici e malvagi ( sic ) :

HO SOSTENUTO SPESSO IN PARLAMENTO CHE A SINISTRA LA MEDIA E’ PIU INTELLIGENTE E PIU’ COLTA DELLA DESTRA, MA SOSTANZIALMENTE CINICA E MALVAGIA.

A DESTRA LA GENTE E’ ONESTA, MOLTO PIU’ LEALE, PERSINO INGENUA (E’ UNA QUALITA’) E SE PROPRIO VOGLIAMO - SECONDO ME - SIAMO NOI DI DESTRA UN PO’ COGLIONI.

SIA DETTO IN PIENA E MASOCHISTICA SINCERITA’
PG


Conclusioni:

5/6/07

Mon Dieu....




...e nelle banlieu sono gia iniziati i festeggiamenti.

5/2/07

Omuncoli in abito talare




- da Repubblica -
ROMA - L'Osservatore romano giudica "vili attacchi" quelli pronunciati dal palco durante il Concertone di ieri a Roma e paragona le parole di Andrea Rivera, uno dei conduttori, ad un gesto di "terrorismo". Dal palco di San Giovanni Rivera, aveva attaccato il Papa "che non crede nell'evoluzionismo". "La chiesa non si è mai evoluta. Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana" aveva scandito dal microfono...


Nientemeno che un gesto di terrorismo, adesso dire LA VERITA', nè più e nè meno, è diventato un atto terroristico. Le frasi pronunciate da Andrea Rivera ( che tra l'altro ho conosciuto quando ancora non era famoso e faceva il menestrello in quel di Trastevere ) hanno scatenato un putiferio degno di scomunica da parte delle autorità ecclesistiche quasi come un Giordano Bruno qualsiasi...anvedi, a questo siamo, a ignorare beatamente il senso del ridicolo. Aspetto al varco qualche strenuo difensore della chiesa per affondargli i canini sul collo, questi post si fanno per litigare, mica per altro, e io se non litigo per un po di tempo sto male.

5/1/07

il segno di una resa invincibile - tributo a Paz -

parte prima



parte seconda