11/29/07

Amor, ch'a nullo amato amar perdona




Ho messo questo filmato un po perchè lo ritengo tra i migliori, forse il migliore in assoluto, pezzi comici italiani, tratto da uno dei più bei film italiani e interpretato da due tra i migliori attori italiani di sempre, e l'ho messo perchè stasera, come molti di voi credo, ho visto Benigni in televisione. Un energia straordinaria, vita allo stato puro. Sono ammirato.

11/15/07

Pubblicità Progresso






Ma voi l'avete vista la pubblicità del nuovo Lubrificante Durex ?

La pubblicità apre con pochi frame confusi su cui prevale il sonoro: trattasi dell’inconfondibile cigolio di un letto, usato e strausato in cinematografia tanto da essere riconosciuto come tale anche se stai apparecchiando la tavola o leggendo un libro o guardando i compiti del tuo bambino...sono due che scopano...e quindi nei primi due secondi la tua attenzione è sullo schermo...catturato!!!

L’inquadratura apre con camera fissa su parte del set…le luci sono soffuse e tendono all’arancione, una luce calda, intima…in primo piano un comodino e in secondo piano due ragazzi…lei stesa a pancia in giù, lui a cavalcioni sopra di lei su un letto che continua a fare l’inconfondibile cigolio...

...la confezione è tubolare, arrotondata, assolutamente e inconfondibilmente fallica…il colore tendente al rosa lo addolcisce e lo rende un prodotto che è rivolto alle donne ( !!! ), lo capisci dopo cinque secondi, infatti lui lo trova quasi per caso sul comodino. La voce fuori campo declama il prodotto: Durex, lubrificante...per massaggi...e...per far smettere di cigolare il letto...allarghiamo la camera e il nostro lui dopo aver fatto una serie di faccine che sono la comunicazione dello spot, maliziosamente abbassa il lenzuolino rigorosamente bianco candido, e si intravede il fondo schiena della ragazza...non ho detto culo perché nei 30 secondi non c’è assolutamente niente di volgare...l’assurdo è che si usano le coscie e le tette per vendere il riso Carnaroli e qui non si vede quasi niente ma si allude che è una meraviglia...geniale...in realtà la pubblicità parla di lubrificanti per massaggi...geniale è l’alibi della signora Pina al supermercato. L’interpretazione dei due fanciulli è importante...le espressioni di lui e di lei sono di fondamentale importanza, lei è sempre sorridente e beata, lui è il protagonista chiaro: " Uomini prendiamoci quello che vogliamo, guardate lei com’è contenta..."


Secoli di cattolicesimo proibizionista spazzati via in trenta secondi di spot pubblicitario...

11/10/07

The Partisan - Leonard Cohen





Quando essi scorrevano oltre il confine
Io fui avvertito di arrendermi,
Questo non potevo farlo;
Presi la mia pistola e sparii.

Cambiai il mio nome così spesso,
Ho perso moglie e figli
Ma ho molti amici,
Ed alcuni di loro sono con me.

Una vecchia donna mi diede riparo,
Mi tenne nascosto nella soffitta,
poi i soldati vennero;
Lei morì senza un bisbiglio.

C'erano tre di noi questa mattina
Sono il solo questa sera
Ma devo andare avanti;
Le frontiere sono la mia prigione.

Oh, il vento, il vento sta soffiando,
Attraverso le tombe il vento soffia,
La libertà presto verrà;
Poi noi torneremo dal buio.

I tedeschi erano nella mia casa
Essi dicevano, "Segnati,"
Ma io non ho paura
Ho ripreso le mie armi.

Ho cambiato nome cento volte
Ho perso moglie e figli
Ma ho molti amici
Io ho tutta la Francia

Un vecchio uomo, in una soffitta
Ci nascose per la notte
I tedeschi lo catturarono
Egli morì senza meraviglia.

Oh, il vento, il vento sta soffiando,
Tra le tombe il vento soffia,
La libertà presto verrà;
Poi noi torneremo dalle ombre.

11/8/07

tutullitullitullitullitullitullipà....



























da Repubblica:

CONTRORDINE: una camminata sexy ed ancheggiante non significa che una donna stia lanciando segnali a potenziali partner. O meglio, sì, ma forse non sono quelli che loro vorrebbero ricevere. Il suo incedere morbido e ammiccante nasconde un'altra verità: la mancanza di disponibilità ad un approccio galante.

La scoperta è di un'équipe scientifica della Queen's University, in Ontario, Canada, riportata dal New Scientist. Ed ha sorpreso non poco i ricercatori, che hanno studiato la camminata di un gruppo di volontarie, mettendola poi in relazione al livello di ormoni sessuali presenti nella loro saliva. Bene: quelle che avevano l'andatura più allusiva ed attraente erano anche le più lontane dall'ovulazione. Fattore che, secondo i ricercatori, indica una precisa strategia da parte femminile per mascherare la fertilità e ingannare potenziali corteggiatori sgraditi a favore, invece, del partner prescelto.

Se è vero che le donne hanno a disposizione un'ampia gamma di segnali per pubblicizzare la loro disponibilità sessuale nel periodo di massima fertilità, la camminata sexy pareva a buon diritto una delle espressioni più immediate e facili da intendere. Meghan Provost, che ha guidato lo studio, ne era convinta. Ma qui è arrivata la sorpresa: niente di più lontano dalla realtà.

Mostrando in video la passeggiata delle signore ad un gruppo di maschi, la risposta ottenuta era invariabilmente la stessa: ancheggiante uguale sexy uguale disponibilità. Errore: le più fertili fra loro erano quelle che avevano la camminata più modesta, con meno movimenti e ginocchia chiuse.

All'inizio i ricercatori hanno pensato ad uno sbaglio e hanno ripetuto il test, ma alla fine hanno dovuto arrendersi. E la spiegazione che propongono è questa: le donne vogliono nascondere il periodo dell'ovulazione, tenendo l'informazione solo per il loro compagno. Per lui hanno ben altri segnali più intimi e intellegibili solo ad un contatto ravvicinato, come una variazione delle espressioni facciali o un cambiamento dell'odore del corpo.

"Se le donne vogliono proteggersi da attacchi sessuali nel periodo in cui sono più fertili, ha senso cercare di promuovere la loro 'avvenenza' in modo evidente quando non lo sono", spiega a Bbc Meghan Provost. Ipotesi condivisa anche da altri scienziati. E' interesse della donna formare una relazione solida con un uomo che possa aiutarla nel crescere i figli, piuttosto che pubblicizzare la sua fertilità rischiando poi di essere avvicinata da un grande numero di maschi pronti a competere per lei, dice il dottor John Manning della University of Central Lancashire sempre alla Bbc. Alla fine, insomma, vince la monogamia.



Ma è vera sta cosa?...e io chissà cosa mi credevo....voglio dire, se è solo una questione di fecondazione e solidità del rapporto...beh...parliamone...ho un ottimo corredo genetico, riguardo alla solidità posso garantire un po meno ma prometto di impegnarmi....

11/3/07

Brava gente, chiaro.




La vicenda che tiene banco in questi giorni, il brutale assassinio di Giovanna Reggiani per mano di un immigrato romeno a Roma ha per l'ennesima volta dimostrato, se ce ne fosse bisogno, che siamo un brutto paese, abitato in larga parte da brutta gente.

Nessuno credo possa onestamente negare che esiste un problema immigrazione in Italia, un problema di convivenza tra etnie diverse, per mille motivi che non sto qua a elencare. Tuttavia fa ribrezzo lo sciacallaggio e la becera strumentalizzazione che la destra italiana, con Gianfranco Fini in prima fila, ha fatto del tragico episodio: caccia al rumeno, richiesta di un espulsione in massa, distruzione dei campi nomadi e chi più ne ha più ne metta in una gara a chi riesce a formulare il pensiero più grottesco.

Chiunque non sia offuscato da una massiccia dose di malafede arriva a capire che Nicolae Romulus Mailat, l'assassino della Reggiani, è un criminale in quanto tale e non in quanto romeno. Mi chiedo come reagirebbero i virgulti della " nuova " destra se in seguito a un barbaro omicidio da parte di un italiano, poniamo in Inghilterra, il governo inglese o i conservatori inglesi chiedessero l'immediato abbattimento delle abitazioni degli italiani immigrati con annessa espulsione di massa e, giusto per non farci mancare niente, qualcuno avesse la brillante idea di giustificare la caccia indiscriminata all'italiano sul suolo inglese.

La cosa mi sembra di un evidenza persino banale, evidentemente per Fini e camerati non lo è.

11/1/07

Brace






Di notte

Al buio

Davanti al Fuoco

Col vento che bestemmiava

Ho capito che senso ha essere nato qua


( Nuoro duenovembreduemilasette )

Il bel Renè




Da poco passando dal blog di Simone Sarasso - http://confinedistato.blogspot.com/ - sono arrivato al blog di Renato Vallanzasca, una piccola precisazione prima: Simone Sarasso, classe 79, è un gran bravo ragazzo, un ottima penna e un grande conoscitore degli argomenti che tratta. Tempo fa ho letto il suo esordio letterario dal titolo " Confine di Stato " che narra le vicende legate alla strage di Piazza Fontana, all'eversione stragista di matrice fascista e alle zone d'ombra degli apparati dello stato, i cosiddetti servizi segreti " deviati ". Non mi dilungherò oltre sull'argomento, onore a Simone comunque, leggete il suo libro e visitate il suo blog che meritano entrambi.

Torniamo a Vallanzasca. Il bel Renè, come venne soprannominato dalla stampa nazionale all'epoca delle sue " imprese " ha dunque aperto un blog, per interposta persona, si capisce, dal momento che la sua condizione di recluso non gli permette ovviamente di avere accesso alla rete.
La vicenda umana, criminale e giudiziaria di Vallanzasca ha, quasi fin da subito, assunto i connotati del romanzo popolare, con tutti gli ingredienti tipici del genere: il bandito sanguinario ma a suo modo " etico " ( recentemente è uscito anche un libro dal titolo " Etica Criminale ", una biografia autorizzata di Vallanzasca ) e financo romantico ( è noto che il bel Renè ha ricevuto migliaia di lettere d'amore da ammiratrici varie durante tutto l'arco della sua detenzione che dura ancora oggi ). Naturalmente chi ha contribuito in modo determinante alla nascita del mito mediatico di Vallanzasca è stata, appunto, la stampa nazionale, ma bisogna pur riconoscere che, per un verso o per l'altro, anche il buon Vallanzasca ci ha messo del suo, non combaciando interamente con lo stereotipo del fuorilegge immorale, privo di scrupoli e unicamente interessato al denaro.
Ripercorrere la vita di Vallanzasca ( e quindi provare a spiegare perchè da questa vita è scaturita un immagine pubblica di questo tipo ) attraverso lo spazio di un post è impresa ardua, per tutti quelli che sono interessati ad approfondire rimando direttamente ai libri che trattano l'argomento oppure alla rete stessa, sempre prodiga di informazioni, anche se in molti casi da prendere con le pinze.

Piuttosto vorrei consigliarvi di dare uno sguardo al suo blog:
http://www.renatovallanzasca.com/

E' molto interessante, in linea di massima si può dire che i commenti che vi si trovano, pur con varie sfumature, si dividono in due categorie, e non poteva essere altrimenti a pensarci bene: da una parte i colpevolisti a oltranza, per cui Vallanzasca dovrebbe morire in galera, che vedono come un oltraggio alla decenza anche il fatto che abbia aperto un blog e gli sia data così la possibilità di comunicare con l'esterno ad ampio raggio.
Dall'altra tutte le altre persone che, pur non giustificando minimamente il percorso criminale di Vallanzasca, ritengono che i tempi siano maturi per una concessione della grazia da parte del presidente della repubblica ( grazia che è stata chiesta anche recentemente dal diretto interessato e che è stata prontamente respinta ).
Tra gli argomenti dei " perdonisti " ve n'è in particolare uno che non è affatto campato in aria: questi fanno notare infatti come molti altri personaggi che a vario titolo, nello stesso periodo in cui Vallanzasca era il boss della Comasina, si sono macchiati di reati di sangue se non peggiori quanto meno sullo stesso livello di quelli del bel Renè, sono gia da un bel po di tempo fuori dalle patrie galere, liberi di avere una seconda possibilità e di ricostruirsi un esistenza normale. Vallanzasca no. Sono liberi persino Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, ex terroristi di destra dei Nar, accusati della strage alla stazione di Bolgna del 1980 che fece un ottantina di morti, Vallanzasca no. Ora, nessuno vuole fare una macabra contabilità dei morti a carico di ciascuno di questi personaggi, però è quanto meno singolare la disparità di trattamento a seconda dei casi. Forse che Vallanzasca può essere considerato a tutt'oggi socialmente pericoloso?
Non credo proprio.