11/1/07

Il bel Renè




Da poco passando dal blog di Simone Sarasso - http://confinedistato.blogspot.com/ - sono arrivato al blog di Renato Vallanzasca, una piccola precisazione prima: Simone Sarasso, classe 79, è un gran bravo ragazzo, un ottima penna e un grande conoscitore degli argomenti che tratta. Tempo fa ho letto il suo esordio letterario dal titolo " Confine di Stato " che narra le vicende legate alla strage di Piazza Fontana, all'eversione stragista di matrice fascista e alle zone d'ombra degli apparati dello stato, i cosiddetti servizi segreti " deviati ". Non mi dilungherò oltre sull'argomento, onore a Simone comunque, leggete il suo libro e visitate il suo blog che meritano entrambi.

Torniamo a Vallanzasca. Il bel Renè, come venne soprannominato dalla stampa nazionale all'epoca delle sue " imprese " ha dunque aperto un blog, per interposta persona, si capisce, dal momento che la sua condizione di recluso non gli permette ovviamente di avere accesso alla rete.
La vicenda umana, criminale e giudiziaria di Vallanzasca ha, quasi fin da subito, assunto i connotati del romanzo popolare, con tutti gli ingredienti tipici del genere: il bandito sanguinario ma a suo modo " etico " ( recentemente è uscito anche un libro dal titolo " Etica Criminale ", una biografia autorizzata di Vallanzasca ) e financo romantico ( è noto che il bel Renè ha ricevuto migliaia di lettere d'amore da ammiratrici varie durante tutto l'arco della sua detenzione che dura ancora oggi ). Naturalmente chi ha contribuito in modo determinante alla nascita del mito mediatico di Vallanzasca è stata, appunto, la stampa nazionale, ma bisogna pur riconoscere che, per un verso o per l'altro, anche il buon Vallanzasca ci ha messo del suo, non combaciando interamente con lo stereotipo del fuorilegge immorale, privo di scrupoli e unicamente interessato al denaro.
Ripercorrere la vita di Vallanzasca ( e quindi provare a spiegare perchè da questa vita è scaturita un immagine pubblica di questo tipo ) attraverso lo spazio di un post è impresa ardua, per tutti quelli che sono interessati ad approfondire rimando direttamente ai libri che trattano l'argomento oppure alla rete stessa, sempre prodiga di informazioni, anche se in molti casi da prendere con le pinze.

Piuttosto vorrei consigliarvi di dare uno sguardo al suo blog:
http://www.renatovallanzasca.com/

E' molto interessante, in linea di massima si può dire che i commenti che vi si trovano, pur con varie sfumature, si dividono in due categorie, e non poteva essere altrimenti a pensarci bene: da una parte i colpevolisti a oltranza, per cui Vallanzasca dovrebbe morire in galera, che vedono come un oltraggio alla decenza anche il fatto che abbia aperto un blog e gli sia data così la possibilità di comunicare con l'esterno ad ampio raggio.
Dall'altra tutte le altre persone che, pur non giustificando minimamente il percorso criminale di Vallanzasca, ritengono che i tempi siano maturi per una concessione della grazia da parte del presidente della repubblica ( grazia che è stata chiesta anche recentemente dal diretto interessato e che è stata prontamente respinta ).
Tra gli argomenti dei " perdonisti " ve n'è in particolare uno che non è affatto campato in aria: questi fanno notare infatti come molti altri personaggi che a vario titolo, nello stesso periodo in cui Vallanzasca era il boss della Comasina, si sono macchiati di reati di sangue se non peggiori quanto meno sullo stesso livello di quelli del bel Renè, sono gia da un bel po di tempo fuori dalle patrie galere, liberi di avere una seconda possibilità e di ricostruirsi un esistenza normale. Vallanzasca no. Sono liberi persino Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, ex terroristi di destra dei Nar, accusati della strage alla stazione di Bolgna del 1980 che fece un ottantina di morti, Vallanzasca no. Ora, nessuno vuole fare una macabra contabilità dei morti a carico di ciascuno di questi personaggi, però è quanto meno singolare la disparità di trattamento a seconda dei casi. Forse che Vallanzasca può essere considerato a tutt'oggi socialmente pericoloso?
Non credo proprio.

5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

...frega sega del bel Renè a voi eh ?

Fa niente, vi voglio bene lo stesso.

Az

9:07 AM

 
Blogger dariedda said...

tempo fa ho letto un articolo sul venerdì a proposito di vallanzasca.
ne usciva un quadretto davvero carino. era evidente che anche il giornalista ne aveva subito il fascino. personalmente a me renè fa venire in mente la capa scout che se ne invaghì mentre era a nuoro al punto da volerlo aiutare in presunte trame evasive. Per il resto ha ammazzato diverse persone, che poi l'abbia fatto coi guanti bianchi non mi cambia la sostanza. Un Graziano Mesina per esempio si è sparato 40 anni di galera avendo molto meno nel suo curriculum, anzi vantando pure uno sbattimento non da poco per salvare il famoso farouk. Quindi che dire di Renè?
Certo poi se pensi che gente come fioravanti e mambro stanno fuori ti viene da chiederti perchè renè no?
la verità è che siamo un paese di barzellettieri e cazzoni e questa cosa più passa il tempo, più leggo i giornali più me ne convinco.
e poi ho appena sentito alla radio che biagi sta male e ti dirò mi è preso male...

1:11 PM

 
Blogger dariedda said...

comunque scrivo sempre più spesso post che non vogliono dire nulla. minchia sto invecchiando di brutto.

5:42 AM

 
Anonymous Anonymous said...

No invece, ci stava eccome il tuo commento, davvero. E poi non è che bisogna sempre per forza dire qualcosa di particolarmente significativo....siamo noi che costruiamo i significati oltretutto...e io adoro i " nonsense "...

aZ

5:50 AM

 
Blogger dariedda said...

no, no credimi amicco. mi capita sempre più spesso di sembrare una ma-anchista...e quando ne prendo coscienza rabbrividisco. poi mi dico che l'importante è la consapevolezza e mi addormento pacifica.

6:13 AM

 

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