1/27/08

Io brucerò di te...





Eilà, generazione di sconvolti che non ha più santi nè eroi, come state?

Benedetto Croce diceva una cosa, citata più volte anche da Fabrizio De Andrè: fino a diciotto anni tutti scrivono poesie, da quest'età in poi ci sono solo due categorie che continuano a scrivere: i poeti e i cretini.

La poesia è una qualità del sentire ( se avete letto " Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta " di Robert Pirsig capirete che in questo caso il termine " qualità " assume un significato particolare, se non l'avete letto saranno ben fatti vostri ), conosco poeti che non hanno mai scritto una riga e scribacchini che hanno inutilmente riempito chilometri di carta...

Dite la verità, quante volte vi è capitato che qualche vostro amico vi abbia fatto leggere una poesia scritta da lui e mentre la leggevate aspettava in trepidante e malcelata attesa un vostro giudizio? E voi cosa dite? Ma dite " Bella " chiaro, mica vi sentite di assumervi la responsabilità di stroncare un aspirante poeta romantico, per giunta vostro amico ( che, detto per inciso, non vi perdonerebbe mai un eventuale stroncatura, farebbe lo sportivo tanto per far vedere che lui è uno che accetta tutti i giudizi ma sotto sotto coverebbe un rancore livido ).

E dite " bella " anche perchè spesso non l'avete capita ( succede per tutte le forme artistiche, se uno non tenesse conto di secoli di storia dell'arte prenderebbe il quadro di Lucio Fontana, quello dei tagli, e glielo romperebbe in testa ), o vi sembra semplicemente la ricerca di belle parole da mettere in fila. Non la capite perchè di solito contiene riferimenti troppo personali, o perchè vi risulta ermetica nella sua intima essenza oppure, cosa più drammatica, la poesia annoia...ebbene si.

La poesia è materiale da maneggiare con assoluta cura.
Per carità anche qua è un discorso evidentemente relativo, ma non mi sembra di dire un inesattezza sostenendo che non siamo più educati alla poesia, forse per quell'inutile usanza scolastica che ti costringe a impararle a memoria, forse perchè pietà l'è morta da un pezzo e, a guardarsi intorno, rimane ben poco di poetico.
Ma anche qua è bene dire che sono sempre gli occhi che guardano a rendere poetico lo sguardo e l'oggetto...che grande verità...

Gli Haiku giapponesi ad esempio sono bellissimi nella loro essenzialità e nel loro lampo breve e definitivo, al contrario certi lunghi componimenti possono risultare una martellata sugli zebedei...e ora? E ora non so come chiudere il post...ho riletto oggi casualmente quella frase di Benedetto Croce che mi ha ispirato, tra altre, queste riflessioni....ah, un mio amico che è un grande ammiratore di Fabrizio De Andrè un giorno mi ha detto che " ...a De Andrè possono spedire una cartolina dal Nicaragua e lui è capace di buttarti giu una splendida poesia sul Nicaragua prendendo spunto da quella cartolina "...questo per dire che è esclusivamente un tipo di " sentire ", una qualità del sentire appunto, che vi rende poeti...indipendentemente dall'abilità della vostra scrittura.

Fiuuu...finito...

1/24/08

Hasta la Victoria...forse...
























No, in realtà non volevo neanche farlo un post, più che altro sentivo l'esigenza di togliere quel cuore grondante sangue che mi ha vagamente rotto le balle, e se le ha rotte a me non oso immaginare a voi....

Ebbè come va?

Avete visto e letto tutti della situazione politica immagino...a questo punto non vale la pena neanche commentarla tanto è lo sconforto e il senso di nausea che provoca stare dietro alle magagne della politica italiana

L'unica cosa pressochè certa è che il governo Prodi, per come lo abbiamo conosciuto dalle elezioni del 2006 ad oggi, non esiste più...ci sarebbero molte cose da dire: valutare bene quanto ha fatto o non ha fatto questo governo in quasi due anni di legislatura, soffermarsi eventualmente sulla gravissima colpa nel non aver affrontato una volta per tutte la legge sul conflitto di interessi ( almeno quella...se ne parla da più di un decennio per dio...alla prossima, inevitabile, legislatura berlusconiana saremo ancora qua a chiederci come mai non è stata varata questa legge quando c'è stata la possibilità di farlo ), individuare i responsabili di questa dèbacle ( Mastella ) e capire una volta per tutte che certe alleanze ( con Mastella...ma anche con Dini, gente che con il concetto storico e politico di Sinistra non ha niente a che vedere ) non sono solo improbabili ma anche dannose, e speriamo che serva almeno da lezione per il futuro.


Poi cos'altro è successo....ah...hanno avvistato un ometto con passamontagna addosso che sta comodamente seduto sopra una roccia su Marte, è stato fotografato dalla sonda spaziale Spirit. Ora si discute se si tratti di un gioco di ombre, di una forma particolare della roccia stessa o di chissà cos'altro...per quanto mi riguarda si tratta, appunto, di un ometto col passamontagna in testa...non vedo cosa ci sia di strano...





22:30 - Siamo sull'orlo del precipizio. Ma state tranquilli, presto faremo un passo in avanti -

1/17/08

NERO

























Qua, alle cinque del mattino, io non dormo...

Volevo scrivere qualcosa sull'abbandono...sulla fine dell'amore, dei sogni e delle aspirazioni nati da quell'amore...sulla fine del pezzo di strada insieme...sullo strappo e sul dolore.

Volevo scrivere della lacerazione, del male che inevitabilmente facciamo e ci viene fatto, tutti, nessuno escluso.

Poi però io mi blocco, perchè spesso l'intensità di certe cose, nel bene e nel male, non è traducibile in una forma letteraria...o si rischia di sminuirla, il che sarebbe un atto sommamente delittuoso, o si rischia di fare riferimento a parole gia usate e abusate...perchè questo è veramente uno dei grandi traumi comuni a tutto il genere umano in tutte le epoche, l'abbandono, quel tipo di abbandono, ne hanno scritto da sempre, l'hanno raccontato in miliardi di modi...uomini molto migliori di me...

Ma scriverne probabilmente necessiterebbe anche di un minimo di distacco, e a me in questo momento manca, completamente.

Quindi ricopio un pezzo dall'ultimo libro di Flavio Soriga ( che non è Bulgakov ma è comunque dotato di un " sentire " che me lo rende vicino ), " Sardinia Blues "...lo leggevo stanotte ( io non dormo di notte ve l'ho gia detto? ) e ho trovato alcune parole che erano anche mie...


" Se ci ho pensato, a lei che fa l'amore con un altro, dopo che ci siamo lasciati? Minca se ci ho pensato, come direbbe Dany.

Lei mi ha lasciato per il suo coreografo, lei mi ha lasciato perchè si vedevano segretamente le sere in cui io andavo a giocare a tennis con degli sconosciuti in un campo comunale per giocatori senza soldi, il loro amore è cresciuto lento ma inarrestabile in quegli incontri segreti mentre io incrociavo una pallina con dei montenegrini sessantenni, io avevo capito tutto ma non ho voluto capire, maledetta la mia stupidità, lei mi ha lasciato per il suo collega bruttino ma bravo, tutto nervi e velocità, il ventenne virtuoso del contatto acrobatico, lo sapevo che lei gli piaceva, l'avevo sempre saputo, lei mi ha lasciato per quel bastardo di nero della compagnia in cui aveva lavorato un paio di mesi in Galles, quanto mi è stato da subito insopportabile, quanto non sbagliano mai le prime impressioni, lei mi ha lasciato per quel ragazzo indiano pieno di sterline che prendeva lezioni private da lei, certo, era ovvio, lei mi ha lasciato per un giamaicano incontrato al pub, per il barista, per il panettiere, per il magazziniere dello studio, lei mi ha lasciato e io impazzivo, diventavo scemo a pensare a chi, quando, come, perchè non mi ami più, perchè hai distrutto tutto? , e ce n'è voluto, ce ne vuole sempre per sentirsi finalmente ridicoli a farsi queste domande e a ricordarsi che non si lascia mai qualcuno per qualcun altro, mai, ma soltanto perchè bisogna farlo, perchè ci si annoiava, non si stava più bene, non aveva più senso vedersi ogni mattino e pensare Cosa c'è che non va? , perchè vorrei essere solo? Ci vuole così tanto, tempo e sofferenza, per guarire e non farsi più le domande assurde che pure non ci si può non fare...

Certo che ho pensato a lei che faceva l'amore con qualcuno, con chiunque conoscessi e conoscesse anche lei, nei sogni notturni brevi e spezzati e dolorosi in quei giorni di freddo bastardo dopo che ci siamo lasciati, tre giorni a vagare nel gelo di Londra ospite di una diciannovenne tedesca conosciuta al corso di inglese, dormivo nel divano letto del seminterrato della giovane Ulrike e pensavo a lei, alla donna che non era più mia, al suo sguardo di sfida e invito mentre fa l'amore, ci pensavo ogni secondo, la sognavo continuamente, tre giorni di febbre e delirio, ho perso cinque chili, camminavo nel freddo tutto il tempo e non mangiavo niente e cercavo di mettere ordine ai pensieri, di fermare la testa che invece girava a vuoto a cinquemila giri al minuto, un inferno, Dio mio grazie di avermi fatto guarire, grazie grazie grazie "

1/16/08

Sitz und Platz !







Com'era più che prevedibile il putiferio è scoppiato in tutto il suo fragore, trascinandosi dietro un interminabile codazzo di ipocrisie di vario colore, il cui eco rimbomberà tra i confini di questo paese per molto tempo ancora.

I quotidiani italiani di oggi riportano tutti, nessuno escluso, una miriade di commenti del mondo politico sulla vicenda Ratzinger - La Sapienza, il novantanove per cento di questi commenti stigmatizzano pesantemente la contestazione degli studenti romani e la presa di posizione dei 67 docenti della Sapienza firmatari dell'appello contro la visita del Papa. Tra le critiche più " carine " si può leggere: " fascisti rossi ", " provocatori ", " ignoranti " giu giu fino a " filo - islamici " e l'immancabile " terroristi ".

Solo due considerazioni:

Nessuno, tra quelli che hanno contestato la visita del Papa alla Sapienza, ha mai detto che Ratzinger è indesiderato sempre e comunque, senza se e senza ma.
Si è solo fatta presente, con i metodi di una legittima protesta, l'inopportunità di chiamare il Papa, questo Papa, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico ( cosa che avrebbe assunto un significato ben diverso da una visita in un qualunque altro giorno dell'anno ), in qualsiasi altra occasione la visita di Ratzinger sarebbe stata si contestata ma non avrebbe suscitato l'alzata di scudi che c'è stata in questi giorni. Questa è una cosa che pochi, nei quotidiani odierni, hanno fatto notare, ma a ben vedere è la cosa più importante, quella che getta una luce diversa sull'intera vicenda. Non considerarla è stato un esercizio di ipocrisia, non so fino a che punto involontario ma, come si suol dire, a pensar male molte volte ci si azzecca, e in questo caso mi sento autorizzato a pensare malissimo.

La seconda considerazione riguarda l'astuzia politica delle autorità ecclesiastiche nel decidere, al culmine della contesa, di rinunciare di sua sponte alla visita all'università. Agendo in questo modo hanno ottenuto due risultati sommamente gratificanti, nella loro ottica chiaramente: passare come vittime di una censura e far passare gli studenti e i docenti firmatari come esecutori di quella stessa censura, avendo così gioco facile nell'accusarli di essere chiusi, oscurantisti e timorosi di un confronto, come dire...il mondo alla rovescia.

Tutta la mia solidarietà va agli studenti e ai docenti della Sapienza, senza se e senza ma.

1/10/08

Sfaccimm'...





Parliamone di stà cosa della spazzatura napoletana, tanto più che inizia a riguardarci da molto vicino, stamattina infatti una nave contenente qualche tonnellata di quella monnezza è salpata alla volta della Sardegna...come siamo sempre gentili e disponibili noi....

Dirò una cosa forse impopolare riguardo a questa vicenda, l'altro giorno è stata una delle pochissime volte in cui mi sono trovato d'accordo con Vittorio Feltri, che nel suo editoriale quotidiano diceva in sostanza:

Napoletani...va bene, non navigate nell'oro, abitate quella che viene comunemente definita una metropoli povera. Va bene, questo governo non brilla sicuramente per spirito di iniziativa e anche i vostri governatori locali non sono da meno.
Va bene, vivete in una società largamente gestita dalla criminalità organizzata, la Camorra da voi è onnipresente in tutti i gangli della vita politica e civile, abbiamo letto tutti " Gomorra " di Saviano e tutti ci siamo impressionati per quello che racconta. Va bene, Maradona è andato via da un pezzo e il vostro massimo esponente rappresentativo è Gigi D'Alessio, sfiga. Va bene, siete da sempre condannati a rappresentare uno stereotipo fatto di pizza, mandolini e uè guagliò accà nisciuno è fess....

Va bene tutto questo e c'è di che capirvi e solidarizzare con voi...però però....però napoletà...come dire...DATEVI UNA MOSSA CAZZO!!! Ma neanche a Bogotà o a Bujumbura ( capitale del Burundi ) succede quello che succede da voi...eddai cazzo un minimo di senso della civiltà, del vivere comune, del bene collettivo...ste cose qua...quei principi che trovi, a diversi livelli, in tutti i consorzi umani...in Sicilia hanno la Mafia tuttavia non sguazzano nel pattume, in Calabria hanno la 'Ndrangheta ma puoi comunque respirare tranquillo senza aver paura che il Colera ti salti addosso...vi ho visto in tutte le televisioni in quest'ultima settimana, come è giusto che sia, ho visto gli scontri con la polizia e vi ho capito, tifavo per voi che eravate i buoni contro quegli altri, l'esercito del male...ma ogni volta che un giornalista provava a porgere il microfono a qualcuno di voi non trovavate di meglio che urlare rivendicazioni sconclusionate, quasi come invasati, tant'è che se stava a voi spiegare i motivi della contesa stavamo freschi...non ci si capiva un beneamato cazzo napoletà giuro...un minimo di lucidità per dio...sono cose che contano, anche la forma è importante, davvero...avevate raggiunto un livello evolutivo più alto quando stavate sotto i Borboni....

E lo so che questa può sembrare una generalizzazione forzata, so anche che può non essere piacevole sentirsi dire certe cose, così come essere considerati il terzo mondo d'Italia ( vi ricordate i cori che vi dedicano i tifosi avversari quando seguite la vostra squadra in trasferta? Si, sono delle teste di cazzo razzisti sono d'accordo, però inizierei a pormi anche qualche scomoda domanda, del tipo come mai i coretti con la parola " colera " non li fanno anche ai tifosi...chessò del Catania...), però urge comunque che voi vi diate una mossa...per voi per noi per tutti....statemi bbuoni guagliò!

1/9/08

Benni Pompeo Paz

Stefano Benni legge " Pompeo " di Andrea Pazienza





" Ero un leone ferito che ruggiva nel tuo giardino di tartarino...
Ero un leone finto impagliato nel tuo giardino di celentano...
Ero un eunuco che si faceva seghe immaginarie agitando il braccio nel vuoto. "

" Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare
una intera via crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo,
e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su
un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..."

Nessuno tocchi Fidel !

da Carmilla - Io non compro " Liberazione " -


1/7/08

...e il giorno della fine non ti servirà l'inglese!




















Egmond aan Zee - vicino Amsterdam - 25 - 10 - 1999

Aih aih bambino cattivo, anzi più che cattivo bambino stupido, hai calcolato malissimo la tua distanza dalle stelle e ora ti ritrovi a voler fuggire ad ogni costo da questa gabbia di matti...

Stamattina ti sei svegliato, dopo tre sole ore di sonno, con il sistema nervoso in condizioni più precarie del solito, sei sceso in Ping Pong Room come ogni mattina da quando ti trovi qua, e lì, inevitabilmente, sei esploso. Era prevedibile che succedesse prima o poi, anzi bisogna riconoscere che ci hai messo più tempo del previsto, ma è arrivata.

" Questa volta, davvero, me ne vado ! " ti sei detto...senza parlarne con nessuno, con aria decisa, sei uscito dalla stanza per andare al piano di sopra e preparare il borsone con la tua roba. Naturalmente ti hanno fatto seguire, ti hanno mandato dietro Vadano...figuriamoci Vadano...quale forza di persuasione...l'hai mandato un po a fare in culo, hai finito di preparare le tue cose e sei sceso giu pronto a sfidare le ire di Sanghi, quelle di Vereesh e di tutto lo staff illustrissimo, nonchè quelle di chiunque, perchè un azione del genere, lì dentro, non godrà mai del minimo apprezzamento da parte di nessuno, e tu lo sai bene. Bambino stupido.

Il tuo comportamento tutto sommato non ha meravigliato nessuno, è da giorni che rompi il cazzo perchè te ne vuoi andare, hanno solo notato che sei più determinato del solito, visto che hai anche preparato la tua roba...sembri serio, forse lo sei.

Bene, come da copione, colloquio recuperativo: tu, naturalmente, Sanghi la maga, Siddhen il nazi e, anche in veste di traduttrice visto che la discussione si preannuncia impegnativa, Isha. Che gran bel quadretto. Parti con la tua consueta arroganza che secondo te funziona come arma di difesa: " Lo so quello che mi dovete dire " dici " Certo non quanto voi " aggiungi sarcastico " Ma dovete pur ammettere che state parlando di me, quindi un minimo di voce in capitolo credo proprio di averla " sostieni, poco convincente ma vediamo l'effetto che fa....niente, nessun effetto...a un certo punto ti ritrovi anche a fare un affermazione di questo tipo ( chiedendoti tra l'altro chissà come la tradurrà Isha ): " L'uomo non è un equazione matematica ", ma a loro importa ben poco dei tuoi sproloqui pseudofilosofici, proprio non sanno cosa farsene...insomma, com'è e come non è le provano tutte per convincerti a restare. Sanghi, al contrario di quanto ti aspettavi, non si fa prendere da una crisi isterica e non ti urla contro, ha capito che sarebbe del tutto inutile, mantiene la calma, è decisa, ferma ma ragionevole, senz'altro una delle persone più belle che un bambino stupido come te potesse mai incontrare. Siddhen era e rimane un nazista, non nel vero senso della parola ovviamente, ma ci si avvicina. Isha è più cazzona di te, il che richiede un certo impegno.

Comunque sia uscite dalla stanza che la situazione non è minimamente cambiata: tu vuoi e devi partire. Loro, per niente scoraggiati nel tentativo di trattenerti, elaborano un altra strategia: " Prima di andare via devi salutare Vereesh, quindi aspetta alla reception " ti dicono.

Ora, sai bene che Vereesh è uno di quelli che ti colpisce direttamente al plesso solare, ha un grande potere energetico se capite cosa voglio dire, l'hai visto diverse volte far piangere le persone, te compreso, con la sola forza delle parole e con la presenza, che è molto più che carismatica ( e questa è una cosa veramente difficile da spiegare ), sicchè il fatto di parlare con lui, e sopratutto trovarti nella condizione di dirgli, a muso duro, che vuoi andartene via e che la sua " Università " ti sta facendo impazzire qualche problemino te lo mette...bambino stupido e codardo.

Quindi inizi a fare avanti e indietro per quegli immensi corridoi, visibilmente preoccupato, e per farti coraggio ti dici: " Vereesh non è come questa manica di stronzi, lui capirà ", pur sapendo bene che ti avrebbe rivoltato come un guanto e rimesso al tuo posto, forse con buone parole e discorsi belli tondi e ragionevoli, forse, nella peggiore delle ipotesi, ti avrebbe seppellito con la sola forza della voce che arrivava da chissà dove e che, quando si incazzava, ti faceva tremare anche il buco del culo, per poi farti piangere a dirotto per una mezzora...Vereesh...un essere veramente pieno d'amore, ma per dio non fatelo incazzare. E tu ce la stavi veramente mettendo tutta. La situazione era pesa, non c'è che dire.

Intanto passava un ora. Ne passava un altra. Sempre più nervoso continuavi a consumare suole sui corridoi, salivi al piano di sopra, parlavi con qualcuno, ti confidavi con Marco, uno dei pochi italiani, ti lamentavi con Sonika, d'altronde lamentarti era diventato da un po di giorni il tuo sport preferito. Stupido, stupido, bambino stupido.


Come se non bastasse ti hanno messo di guardia il solito Vadano che ormai è perfettamente calato nel nuovo ruolo di tutore " Vadano, ma tu lo sai che fuori da qui potrei farti molto male ? " questo pensi, e questo vorresti dirgli se solo avesse un senso...ma non ha senso niente, niente.

Finalmente si decidono, Sanghi ti richiama nella solita stanza, insieme a lei questa volta al posto del nazi Siddhen c'è Lucy, era quasi meglio prima ti dici, Lucy hai imparato a odiarla molto in fretta, stronza e saccente, è anche merito suo se hai tutte le intenzioni di uscire da qua al più presto, poi c'è la solita Isha ma niente Vereesh, e un po ti dispiace, devi avercela messa proprio tutta a spaccare le balle se neanche Vereesh si prende la briga di venire a prenderti a calci nel culo.
Sanghi questa volta è un po più tesa, Lucy le da un delfino di gommapiuma che funge da antistress, e tu preghi che quel delfino svolga al meglio il compito per cui è stato creato, se Sanghi perde la pazienza la situazione si aggrava non poco, tu hai un timore reverenziale per questa donna, la adori ma la temi, non è molto dissimile da Vereesh...ed è una maga.

Non servono molte parole questa volta, hanno in mente un altro simpatico programma per sollazzare il tuo sistema nervoso. Ti portano in un altra stanza ancora, più grande, lì, seduti sul divano, ci sono Helen, David e Akila, ti dicono che devi salutarli dal momento che hai deciso di andartene ( tu dici che l'avresti fatto anche se non fosse stato su commissione, che hai presente il concetto di educazione, ma loro ormai sembra abbiano smesso di ascoltarti da un po...). E qua, al momento dei saluti, ti succede una cosa strana: restate per un po a guardarvi, li vedi tristi e incazzati, e forse rassegnati. Helen piange. Dei tre è quella che ti vuole più bene, quella con cui hai legato di più, vi abbracciate e rimanete così per un po, stretti. Piangete ( ...dio quanto si piange in questo posto..). Dietro di voi Siddhen il nazi, che è tornato, fa il cinico buffone e hai voglia di sopprimerlo senza troppi complimenti.

Ora, stretto a Helen, il viso rigato da lacrime, inizi a ragionare diversamente...non vuoi più andare via...non vuoi andare via per Helen e per altre persone con cui hai legato là dentro...combattete un po la stessa battaglia, e questa si chiama diserzione, una roba da vigliacchi, e tu non vuoi passare per vigliacco bambino vero? Stupido si ma non vigliacco...

Vai da Isha e le dici che hai cambiato idea, che vuoi restare, lei non è minimamente sorpresa, se lo aspettava, tutti se lo aspettavano...che gente...

Tuttavia non si fidano, sono contenti che hai deciso di restare ma non sono affatto sicuri che questa volta hai veramente finito di rompere i coglioni. Niente di meglio per verificarlo che metterti alla prova: ti devi cambiare molto in fretta e tornare in Ping Pong Room, si tratta di sostenere una sessione un po particolare, all'inizio non capisci bene di cosa si tratta, quando te ne accorgi è troppo tardi ormai: ti mettono al centro della stanza circondato da un bel po di persone, ti ordinano di gridare incessantemente " AIUTO " con tutto il fiato che hai in corpo mentre quelli che ti stanno intorno devono a loro volta gridarti contro insultandoti in tutti i modi possibili...questa è la loro " Università della meditazione dinamica e dell'evoluzione dell'individuo prossimo all'illuminazione, o a qualcosa che ci somigli ", queste sono le tecniche della " catarsi "...d'altronde l'hai voluto fare tu questo gioco, mica ti hanno obbligato, e allora gioca...stai qua in mezzo a farti insultare e a chiedere aiuto, bello vero? E cambia ben poco che gli insulti che ti arrivano corrispondono a idiomi che non ti appartengono, e neanche che non siano formulati in totale sincerità ma siano funzionali alla situazione e all'effetto che si vuole ottenere, al tuo personalissimo Big Bang, al tuo crollo definitivo, l'abbandono totale di difese e sovrastrutture..." destrutturalizzazione" potremo anche chiamarla, a volerla buttare sul tecnico - terapeutico...in parole più povere ti tocca fare l'agnello sacrificale.

Rimanete per un tempo interminabile a gridare tutti come pazzi, ti ritrovi completamente fradicio di sudore, le vene del collo sul punto di deflagrare, gli occhi spiritati iniettati di sangue...Siddhen ogni tanto si piazza dietro di te e ti tocca, ti spinge, urlandoti nell'orecchio che devi limitarti a dire esclusivamente di si, in piena e totale accettazione del ruolo, devi chiedere aiuto, devi gridarlo.
A un certo punto non ci vedi più, spinto al parossismo, ti giri e gli gridi che se ti avesse toccato ancora l'avresti ammazzato con le tue mani. Fottuto arrogante italiano figlio di puttana ti dice lui, però pensa bene di evitare di continuare a toccarti. E' un film...non è possibile...se ti vedesse la tua mamma ora....

E alla fine, dopo una mezzora buona di totale follia, stremati, smettete di gridare...Lucy si rivolge a te dicendoti che non sei pronto per stare lì, devi imparare a non reagire...le rispondi dicendole che se il percorso da fare insieme prevede queste forme di violenza psicologica e repressiva forse ha proprio ragione lei, non sei pronto per stare in un posto simile, e tutto lascia intendere che non smani per esserlo. Basta. Fine.

Quando finalmente hanno deciso che potevi andare un po di gente si è riversata sul corridoio per salutarti, l'aria era pesante, qualcuno non ti ha neanche voluto abbracciare, altri piangevano e altri ancora si limitavano a rivolgerti torvi sguardi di rimprovero. Nirmala ti ha accompagnato alla stazione.
Piangevi.