1/7/08

...e il giorno della fine non ti servirà l'inglese!




















Egmond aan Zee - vicino Amsterdam - 25 - 10 - 1999

Aih aih bambino cattivo, anzi più che cattivo bambino stupido, hai calcolato malissimo la tua distanza dalle stelle e ora ti ritrovi a voler fuggire ad ogni costo da questa gabbia di matti...

Stamattina ti sei svegliato, dopo tre sole ore di sonno, con il sistema nervoso in condizioni più precarie del solito, sei sceso in Ping Pong Room come ogni mattina da quando ti trovi qua, e lì, inevitabilmente, sei esploso. Era prevedibile che succedesse prima o poi, anzi bisogna riconoscere che ci hai messo più tempo del previsto, ma è arrivata.

" Questa volta, davvero, me ne vado ! " ti sei detto...senza parlarne con nessuno, con aria decisa, sei uscito dalla stanza per andare al piano di sopra e preparare il borsone con la tua roba. Naturalmente ti hanno fatto seguire, ti hanno mandato dietro Vadano...figuriamoci Vadano...quale forza di persuasione...l'hai mandato un po a fare in culo, hai finito di preparare le tue cose e sei sceso giu pronto a sfidare le ire di Sanghi, quelle di Vereesh e di tutto lo staff illustrissimo, nonchè quelle di chiunque, perchè un azione del genere, lì dentro, non godrà mai del minimo apprezzamento da parte di nessuno, e tu lo sai bene. Bambino stupido.

Il tuo comportamento tutto sommato non ha meravigliato nessuno, è da giorni che rompi il cazzo perchè te ne vuoi andare, hanno solo notato che sei più determinato del solito, visto che hai anche preparato la tua roba...sembri serio, forse lo sei.

Bene, come da copione, colloquio recuperativo: tu, naturalmente, Sanghi la maga, Siddhen il nazi e, anche in veste di traduttrice visto che la discussione si preannuncia impegnativa, Isha. Che gran bel quadretto. Parti con la tua consueta arroganza che secondo te funziona come arma di difesa: " Lo so quello che mi dovete dire " dici " Certo non quanto voi " aggiungi sarcastico " Ma dovete pur ammettere che state parlando di me, quindi un minimo di voce in capitolo credo proprio di averla " sostieni, poco convincente ma vediamo l'effetto che fa....niente, nessun effetto...a un certo punto ti ritrovi anche a fare un affermazione di questo tipo ( chiedendoti tra l'altro chissà come la tradurrà Isha ): " L'uomo non è un equazione matematica ", ma a loro importa ben poco dei tuoi sproloqui pseudofilosofici, proprio non sanno cosa farsene...insomma, com'è e come non è le provano tutte per convincerti a restare. Sanghi, al contrario di quanto ti aspettavi, non si fa prendere da una crisi isterica e non ti urla contro, ha capito che sarebbe del tutto inutile, mantiene la calma, è decisa, ferma ma ragionevole, senz'altro una delle persone più belle che un bambino stupido come te potesse mai incontrare. Siddhen era e rimane un nazista, non nel vero senso della parola ovviamente, ma ci si avvicina. Isha è più cazzona di te, il che richiede un certo impegno.

Comunque sia uscite dalla stanza che la situazione non è minimamente cambiata: tu vuoi e devi partire. Loro, per niente scoraggiati nel tentativo di trattenerti, elaborano un altra strategia: " Prima di andare via devi salutare Vereesh, quindi aspetta alla reception " ti dicono.

Ora, sai bene che Vereesh è uno di quelli che ti colpisce direttamente al plesso solare, ha un grande potere energetico se capite cosa voglio dire, l'hai visto diverse volte far piangere le persone, te compreso, con la sola forza delle parole e con la presenza, che è molto più che carismatica ( e questa è una cosa veramente difficile da spiegare ), sicchè il fatto di parlare con lui, e sopratutto trovarti nella condizione di dirgli, a muso duro, che vuoi andartene via e che la sua " Università " ti sta facendo impazzire qualche problemino te lo mette...bambino stupido e codardo.

Quindi inizi a fare avanti e indietro per quegli immensi corridoi, visibilmente preoccupato, e per farti coraggio ti dici: " Vereesh non è come questa manica di stronzi, lui capirà ", pur sapendo bene che ti avrebbe rivoltato come un guanto e rimesso al tuo posto, forse con buone parole e discorsi belli tondi e ragionevoli, forse, nella peggiore delle ipotesi, ti avrebbe seppellito con la sola forza della voce che arrivava da chissà dove e che, quando si incazzava, ti faceva tremare anche il buco del culo, per poi farti piangere a dirotto per una mezzora...Vereesh...un essere veramente pieno d'amore, ma per dio non fatelo incazzare. E tu ce la stavi veramente mettendo tutta. La situazione era pesa, non c'è che dire.

Intanto passava un ora. Ne passava un altra. Sempre più nervoso continuavi a consumare suole sui corridoi, salivi al piano di sopra, parlavi con qualcuno, ti confidavi con Marco, uno dei pochi italiani, ti lamentavi con Sonika, d'altronde lamentarti era diventato da un po di giorni il tuo sport preferito. Stupido, stupido, bambino stupido.


Come se non bastasse ti hanno messo di guardia il solito Vadano che ormai è perfettamente calato nel nuovo ruolo di tutore " Vadano, ma tu lo sai che fuori da qui potrei farti molto male ? " questo pensi, e questo vorresti dirgli se solo avesse un senso...ma non ha senso niente, niente.

Finalmente si decidono, Sanghi ti richiama nella solita stanza, insieme a lei questa volta al posto del nazi Siddhen c'è Lucy, era quasi meglio prima ti dici, Lucy hai imparato a odiarla molto in fretta, stronza e saccente, è anche merito suo se hai tutte le intenzioni di uscire da qua al più presto, poi c'è la solita Isha ma niente Vereesh, e un po ti dispiace, devi avercela messa proprio tutta a spaccare le balle se neanche Vereesh si prende la briga di venire a prenderti a calci nel culo.
Sanghi questa volta è un po più tesa, Lucy le da un delfino di gommapiuma che funge da antistress, e tu preghi che quel delfino svolga al meglio il compito per cui è stato creato, se Sanghi perde la pazienza la situazione si aggrava non poco, tu hai un timore reverenziale per questa donna, la adori ma la temi, non è molto dissimile da Vereesh...ed è una maga.

Non servono molte parole questa volta, hanno in mente un altro simpatico programma per sollazzare il tuo sistema nervoso. Ti portano in un altra stanza ancora, più grande, lì, seduti sul divano, ci sono Helen, David e Akila, ti dicono che devi salutarli dal momento che hai deciso di andartene ( tu dici che l'avresti fatto anche se non fosse stato su commissione, che hai presente il concetto di educazione, ma loro ormai sembra abbiano smesso di ascoltarti da un po...). E qua, al momento dei saluti, ti succede una cosa strana: restate per un po a guardarvi, li vedi tristi e incazzati, e forse rassegnati. Helen piange. Dei tre è quella che ti vuole più bene, quella con cui hai legato di più, vi abbracciate e rimanete così per un po, stretti. Piangete ( ...dio quanto si piange in questo posto..). Dietro di voi Siddhen il nazi, che è tornato, fa il cinico buffone e hai voglia di sopprimerlo senza troppi complimenti.

Ora, stretto a Helen, il viso rigato da lacrime, inizi a ragionare diversamente...non vuoi più andare via...non vuoi andare via per Helen e per altre persone con cui hai legato là dentro...combattete un po la stessa battaglia, e questa si chiama diserzione, una roba da vigliacchi, e tu non vuoi passare per vigliacco bambino vero? Stupido si ma non vigliacco...

Vai da Isha e le dici che hai cambiato idea, che vuoi restare, lei non è minimamente sorpresa, se lo aspettava, tutti se lo aspettavano...che gente...

Tuttavia non si fidano, sono contenti che hai deciso di restare ma non sono affatto sicuri che questa volta hai veramente finito di rompere i coglioni. Niente di meglio per verificarlo che metterti alla prova: ti devi cambiare molto in fretta e tornare in Ping Pong Room, si tratta di sostenere una sessione un po particolare, all'inizio non capisci bene di cosa si tratta, quando te ne accorgi è troppo tardi ormai: ti mettono al centro della stanza circondato da un bel po di persone, ti ordinano di gridare incessantemente " AIUTO " con tutto il fiato che hai in corpo mentre quelli che ti stanno intorno devono a loro volta gridarti contro insultandoti in tutti i modi possibili...questa è la loro " Università della meditazione dinamica e dell'evoluzione dell'individuo prossimo all'illuminazione, o a qualcosa che ci somigli ", queste sono le tecniche della " catarsi "...d'altronde l'hai voluto fare tu questo gioco, mica ti hanno obbligato, e allora gioca...stai qua in mezzo a farti insultare e a chiedere aiuto, bello vero? E cambia ben poco che gli insulti che ti arrivano corrispondono a idiomi che non ti appartengono, e neanche che non siano formulati in totale sincerità ma siano funzionali alla situazione e all'effetto che si vuole ottenere, al tuo personalissimo Big Bang, al tuo crollo definitivo, l'abbandono totale di difese e sovrastrutture..." destrutturalizzazione" potremo anche chiamarla, a volerla buttare sul tecnico - terapeutico...in parole più povere ti tocca fare l'agnello sacrificale.

Rimanete per un tempo interminabile a gridare tutti come pazzi, ti ritrovi completamente fradicio di sudore, le vene del collo sul punto di deflagrare, gli occhi spiritati iniettati di sangue...Siddhen ogni tanto si piazza dietro di te e ti tocca, ti spinge, urlandoti nell'orecchio che devi limitarti a dire esclusivamente di si, in piena e totale accettazione del ruolo, devi chiedere aiuto, devi gridarlo.
A un certo punto non ci vedi più, spinto al parossismo, ti giri e gli gridi che se ti avesse toccato ancora l'avresti ammazzato con le tue mani. Fottuto arrogante italiano figlio di puttana ti dice lui, però pensa bene di evitare di continuare a toccarti. E' un film...non è possibile...se ti vedesse la tua mamma ora....

E alla fine, dopo una mezzora buona di totale follia, stremati, smettete di gridare...Lucy si rivolge a te dicendoti che non sei pronto per stare lì, devi imparare a non reagire...le rispondi dicendole che se il percorso da fare insieme prevede queste forme di violenza psicologica e repressiva forse ha proprio ragione lei, non sei pronto per stare in un posto simile, e tutto lascia intendere che non smani per esserlo. Basta. Fine.

Quando finalmente hanno deciso che potevi andare un po di gente si è riversata sul corridoio per salutarti, l'aria era pesante, qualcuno non ti ha neanche voluto abbracciare, altri piangevano e altri ancora si limitavano a rivolgerti torvi sguardi di rimprovero. Nirmala ti ha accompagnato alla stazione.
Piangevi.

6 Comments:

Blogger Betta said...

Immaginavo che questo post avrebbe creato silenzio.
Probabilmente si stanno chiedendo di che parli, chi è la gente che citi, chi è il bambino a cui ti rivolgi...
Mi sento un pò una privilegiata a sapere tutti i risvolti di questa vicenda, ad averla in un certo qual modo vissuta anch'io...

Abbracci

6:11 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Non è un post che richiede commento alcuno, e del resto mi chiedo cosa ci sarebbe poi da commentare...è una pagina di diario...molto personale, ma non sono nè timido e nè un fondamentalista della riservatezza...eheh...

Ti abbraccio anch'io more...

aZ

6:20 AM

 
Anonymous Anonymous said...

l'ho letto come un racconto, voglio dire qualcosa che non è realmente accaduto, e ho immaginato un sacco di cose...

paiola

6:25 AM

 
Anonymous Anonymous said...

No no...eheh...è accaduto tutto e anche molto di più...ho tagliato anche parecchio perchè la versione originale, scritta a poche ore dagli eventi sul treno Amsterdam - Parigi, è ben più...dettagliata...

aZ

6:32 AM

 
Anonymous Anonymous said...

I nomi tra l'altro sono reali, o meglio, mi spiego: alcuni sono reali altri sono nomi " Sannyasin "...mi spiego ulteriormente: la struttura in questione fa capo al pensiero e agli insegnamenti ( basati sopratutto su una moltitudine di forme di meditazione...pochissima teoria e tanta tanta pratica ) di Osho Rajneesh ( se non sapete di chi si tratta e per caso vi interessa saperlo cercatevelo su Google che non ho voglia di tirarla troppo per le lunghe sta cosa...). I Sannyasin sono quelle persone che possono essere considerate " adepti " (...ma adepti non è la parola giusta, per quanto si avvicini a rendere il concetto, infatti non stiamo parlando di nessuna forma religiosa...è una cosa un po più complessa ) di Osho e che, in virtù di questo, assumono un nuovo nome, pur non mettendo da parte il proprio nome originale nella vita di tutti i giorni.

aZ

6:43 AM

 
Anonymous Anonymous said...

...infine: l'esperienza che ho avuto io lì dentro è indicativa solo ed esclusivamente rispetto alla mia vicenda personale, con tutte le sue specifiche particolarità. Il che non vuol dire che se un altro dovesse decidere di fare un soggiorno di un po di tempo in quel posto andrebbe incontro allo stesso tipo di difficoltà.

Quello rimane, malgrado tutto, uno dei posti migliori che ho mai conosciuto, gestito, abitato e frequentato da alcune tra le persone migliori che mi sia mai capitato di incontrare. E Osho rimane una delle figure più intense e significative di tutto il " misticismo " ( anche qua uso la parola misticismo con molta cautela, perchè non è del tutto appropriata per spiegare la reale essenza del personaggio e dei suoi insegnamenti, però è anche quella che rende meglio l'idea...forse...) mondiale, sopratutto quello che ha la meditazione ( che al contrario di quanto comunemente si intende non si limita a contemplare lo stare seduti a gambe incrociate con gli occhi chiusi...o meglio, non si limita soltanto a questo...uff...quante cose ci sarebbero da dire...) come pratica principale.

aZ

6:54 AM

 

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