12/30/06

Reclame!

Giò

























Ieri è morto il gatto di mia mamma, Giosuè. Anticipo subito possibili esternazioni del tipo " ma era solo un gatto...", non era solo un gatto era Giosuè, e anche se fosse stato "solo un gatto" sarebbe comunque stato un pessimo evento.
E' difficile parlare della morte, della scomparsa di qualcuno che ami...e infatti non lo farò...un po come Forrest Gump no, raccontava la sua vita alla fermata dell'autobus e quando si è trattato di parlare della morte della madre o di quella del suo amico Buba (il tipo ossessionato dai gamberi) ha abbassatto gli occhi dicendo "...non ho niente da dire su questo".

Voglio però ringraziare, anche se non credo lo leggerà, il veterinario che fino all'ultimo ha provato a salvarlo, Graziano Di Meglio è uno che, per intenderci, se ognuno di noi facesse la propria parte come la fa lui il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore. Fa un bellissimo lavoro, potendo tornare indietro non esiterei un istante a fare veterinaria, e ama veramente e consapevolmente gli animali, ne ha curati e salvati parecchi e, per come la vedo io, non è affatto poco....sempre rimanendo tra citazioni cinematografiche vi ricordate quando gli ebrei salvati da Schindler prima di dirgli addio gli dicono " Chi salva una vita salva il mondo intero"?...beh lo penso anch'io, e vale anche per gli animali.


- Ode al gatto - ( Pablo Neruda )

Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda, plumbei di testa. Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio, acquistarono nèi, grazia. volo. Il gatto, soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso: nacque completamente rifinito, cammina solo e sa quello che vuole. L'uomo vuol essere pesce e uccello, il serpente vorrebbe avere le ali, il cane è un leone spaesato, l'ingegnere vuol essere poeta, la mosca studia per rondine, il poeta cerca di imitare la mosca, ma il gatto vuole essere solo gatto ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda, dal fiuto al topo vivo, dalla notte fino ai suoi occhi d'oro. Non c'è unità come la sua, non hanno la luna o il fiore una tale coesione: è una sola cosa come il sole o il topazio, e l'elastica linea del suo corpo, salda e sottile, è come la linea della prua di una nave. I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte. Oh piccolo imperatore senz'orbe, conquistatore senza patria, minima tigre da salotto, nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche, il vento dell'amore all'aria aperta reclami quando passi e posi quattro piedi delicati sul suolo, fiutando, diffidando di ogni cosa terrestre, perché tutto è immondo per l'immacolato piede del gatto. Oh fiera indipendente della casa, arrogante vestigio della notte, neghittoso, ginnastico ed estraneo, profondissimo gatto, poliziotto segreto delle stanze, insegna di un irreperibile velluto, probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno, forse sei mistero, tutti sanno di te ed appartieni all'abitante meno misterioso, forse tutti si credono padroni, proprietari, parenti di gatti, compagni, colleghi, discepoli o amici del proprio gatto. Io no. Io non sono d'accordo. Io non conosco il gatto. So tutto, la vita e il suo arcipelago, il mare e la città incalcolabile, la botanica, il gineceo coi suoi peccati, il per e il meno della matematica, gl'imbuti vulcanici del mondo, il guscio irreale del coccodrillo, la bontà ignorata del pompiere, l'atavismo azzurro del sacerdote, ma non riesco a decifrare il gatto. Sul suo distacco la ragione slitta, numeri d'oro stanno nei suoi occhi.

12/22/06

Guardati!


















"Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso"

( Faber)

Precipitate pure, l'atterraggio è un problema solo per chi se lo pone...

Precipitare serve, eccome, solo così si può apprezzare appieno la scalata, solo così infrangi definitivamente l'idea che la vita si manifesti per strappi e cadute da cui risorgere...

Ci vogliono le palle per saper precipitare, altrochè...

Precipitando capisci quello che a pochi è dato capire: che un sasso lanciato in aria non ritorna sulla terra per la forza di gravità, ma perchè la ama...

...

Aaaaaaahhhhh....che strana vita...

Natale



E' Natale no? Bisognerà pur dire qualcosa, quanto meno fare gli auguri come si conviene, nonostante noi non si sia poi tanto gente convenzionale non siamo neanche così tosti e cazzuti da far finta di niente, così snob e miscredenti da lanciarsi in frasi del tipo: "A me il Natale sta sul cazzissimo"...no, in realtà il Natale ci piace, si respira quell'atmosfera particolare di....di....beh a parte l'implacabile frenesia consumistica, figuriamoci se ho voglia di farvi una menata sullo smarrimento progressivo degli autentici valori natalizi, me ne guarderei bene, no dicevo si respira quell'aria di festa collettiva, incontri, sbronze solenni e tanti abbracci a tutti indistintamente....è bello il Natale...ovviamente un po per tutti era meglio quando eravamo piccoli, ci mancherebbe, mi ricordo ancora la grande delusione quando mi rendevo conto che il mio rapporto col Natale, verso i sei sette anni, stava cambiando: non era più quello splendido immaginario di presepe innevato sotto la cometa e Re Magi in cammino tra le dune (oltretutto al quanto improbabile una nevicata in quel di Betlemme, ora come allora) di luci fioche a illuminare la stalla della natività, di buoi e asinelli a riscaldare il nascituro col loro respiro, mi sono sempre chiesto come facessero, non è facile, provate voi a riscaldare qualcuno col respiro, per carità è una bellissima immagine solo che mi sembra difficile anche se si tratta di buoi o asinelli eh...e per giunta noi siamo lupi....altra tribù. Eh niente...dicevo...a un certo punto tutto questo è finito, questa magia del Natale si è persa con l'irrompere dell'età delle incertezze, il Natale è diventato a suo modo consuetudine, tutto qua. Triste no? Eppure siamo qua saltellanti come coglioni nell'affannosa ricerca del regalo gradito, della sbornia commossa, degli irrinunciabili auguri...appunto....Buon Natale bellini, voletevi bene!

12/13/06

Spuntino!


Allora dai...bene...organizziamo questo spuntino tra Natale e Capodanno, possibilmente il 27.
Il posto può essere a Mamoiada ma presenta un piccolo inconveniente, e cioè che c'è un limite di orario, nel senso che come di consueto (succede più o meno ogni anno) mio padre a una certa ora ci sbatte tutti fuori. Quindi sarebbe meglio trovare un posto neutro dove la cosa può andare avanti anche fino all'alba dell'indomani. Si pensava a un capannone da affittare a Pratosardo ma a quanto pare non se ne trovano, quindi se qualcuno di voi amici del giaguaro ha a disposizione una location adatta si faccia avanti. Per il resto c'è poco da dire: siete invitati tutti solo che è meglio che comunichiate la vostra presenza per tempo in modo da avere un idea di quanti saremo.
Dai!

12/9/06

Chi pecora si fa lupo la mangia!

Tò...



- Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo! -

( Giuseppe Gioacchino Belli, " Li soprani der monno vecchio" )

...niente così...mi piaceva molto la frase...

12/6/06

Pietà l'è morta!














Il 70enne stuprò un'altra nipotina che si suicidò cospargendosi di alcol. La vittima oggi ha 14 anni. Trasferita in una struttura protetta lontano dalla famiglia

Brindisi, violentata per cinque anni. Arrestati il nonno e altri tre uomini -

Questo, purtroppo, è il genere di notizie che ci stiamo abituando a leggere sempre più spesso sui giornali, talmente spesso che ormai si sta creando una sorta di assuefazione a eventi di questo tipo, il cui passaggio successivo, prevedibilmente, porterà a considerarli quasi normali o in qualche misura accettabili come realtà di fatto, più o meno alla stregua degli incidenti stradali: -"Hanno violentato un altro bambino", -"Capita, succede ogni giorno".
Ora, è probabile che io non ricordi bene, però mi sembra di poter dire che quando ero molto piccolo, circa venti venticinque anni fa, le violenze sui minori erano molto meno frequenti, capitava senz'altro più raramente, o forse semplicemente se ne parlava di meno. Anche se non credo molto a quest'ultima ipotesi, sono infatti più propenso a ritenere che effettivamente fosse un fenomeno molto meno diffuso rispetto a quanto lo sia ora. Di questi tempi infatti succede con scadenza pressochè quotidiana che i giornali riportino notizie di maltrattamenti ai danni dei minori, una sorta di bollettino di guerra giornaliero, un campionario di orrori e miserie e sporco sporco SPORCO!
Mi riesce difficile persino considerare la questione sotto l'aspetto etico-morale, persino una qualsiasi forma di condanna mi sembra inutile, sterile. Ho difficoltà a parlarne e forse mi consola inconsciamente la fragile convinzione di non conoscere nessuno capace di fare del male a un bambino. Molto probabilmente è una cosa che proprio non capisco e non voglio capire, può anche darsi che mi manchino gli strumenti per farlo, la volontà, la perseveranza nel voler pensare la cosa fino in fondo, nell'analizzarla sotto molteplici aspetti, provare a capirne dinamiche ed eventuali motivazioni...cazzo nè so....
So solo che mi spaventa moltissimo. Mi spaventa pensare a quale tipo di distorsione può andare incontro un essere umano, mi spaventa pensare che certe cose esistono e sono più vicine a noi di quanto ci piace credere, mi spaventa l'inarrestabile degrado di un umanità allo sbando, mi spaventa l'eventualità di mettere al mondo un figlio in questo particolare momento storico.
Merda
Merda
Merda!

12/3/06

1988


Uahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua!!!!

Desaparecidos


Augusto Pinochet colpito da infarto, è grave. Ha ricevuto l'estrema unzione -



SANTIAGO - L'ex dittatore cileno Augusto Pinochet ha avuto un infarto ed è ricoverato in un ospedale militare di Santiago. Ha ricevuto l'estrema unzione, ha comunicato un portavoce della famiglia.

La morte non si dovrebbe mai augurare a nessuno, vero. Tuttavia c'è qualcuno che merita di morire, e anzi, in questo caso sarebbe stata cosa buona e giusta se fosse arrivata molto prima.

12/1/06

Accattatevelo!