5/18/07

Anvedi Madaski




Quest'omone nella foto ieri notte ha fatto una gran bella serata al Trittico Ironico ( a proposito, bel nome " Trittico Ironico " per un locale, complimenti a Silvana se l'ha scelto lei ), credo di non avere mai visto il locale così pieno, c'era da sudare parecchio, e nonostante io non sia precisamente un estimatore del genere musicale del buon Madaski l'ho apprezzato molto comunque, poi insomma c'era il grande Mastrone che da solo vale la serata. Comunque, ho fatto in tempo nell'ordine: 1) Ingolfarmi di Ceres Old ( ce l'ho ancora in circolo, se oggi sento anche solo l'odore della birra caccio fuori anche lo spuntino di pasquetta del 93 ), 2) Atterrire con discorsi alcolici deliranti tutte le donne che passavano nel raggio di un metro, per la gioia della mia signora, che poi in realtà se la ride perchè mi conosce e sa che abbaio ma non mordo mica, e poi la mia signora è comunque la fidanzata più bella del mondo e mi capisce, conosce bene il mio bisogno di pavoneggiarmi e sa che sono innocuo alla fine, 3) Verso le quattro e mezza cinque del mattino ho toccato la macchina di mia sorella ( amore mio niente di che, credimi, approfitto del blog per confessartelo ma non ho lasciato neanche un segno sulla macchina, ero in retromarcia quasi addormentato sul volante ma stavo facendo una manovra pianissimo, nessun segno sulla carrozzeria, puoi continuare a volermi bene ).
E insomma niente la serata è andata così, poteva essere rovinata verso la fine da questa storia della macchina, quando ho sentito il rumore della botta mi si è stampata in volto una paura più antica della ruota e stava per passarmi d'un colpo l'immensa sbronza che avevo con tanta pazienza coltivato tra un bicchiere e l'altro, ma poi a fatica sono riuscito a scendere dalla macchina per controllare e fortunatamente, e forse anche un po stranamente, non ho fatto nessun tipo di danno.
Chi muore giovane è caro agli Dei, cosa c'entri con questo post non lo so ma volevo scriverlo lo stesso.

21 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ma tutto quel delirio di donnine che si dimenavano ai piedi del giovane bassista?ne vogliamo parlare?

7:17 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Eheheh si ho notato, beh il bassista aveva sicuramente un suo perchè, notevole presenza esteticamente parlando, poi a Nuoro probabilmente uno così lo noti per forza.
Però a un certo punto è uscito fuori per fumarsi una sigaretta, e tra parentesi è stato accalappiato subito, e a guardarlo bene non era tutta sta gran cosa, rendeva bene in scena ma poi dal vivo, anche sentendolo parlare, si ridimensionava non poco.

Az.

7:48 AM

 
Blogger janamala said...

tutta invidia.

10:09 AM

 
Anonymous Anonymous said...

caro Az, un onore averti a cena. un abbraccio dalla bella cagliari, ci vediamo a giorni....e mi spiace per MADA, volevo vederlo a maneta, oltretutto se c'erano groupies magari rimorchiavo anche IO, che sono più belloccio del bassista, lo so già. :))))

11:29 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Grande Pollock, un onore per me essere stato a cena da te e sopratutto aver conosciuto i tuoi.
Torna presto.

Az.

12:18 PM

 
Anonymous Anonymous said...

dalla testa il bassista sembrava di fonni e poi vuoi mettere noi affascinanti barbaricini a confronto con un coso del genere!
grande serata , madaski e un genio
e non gli piacciono le birrette fresche
mas1

2:15 PM

 
Blogger  said...

Poi vabbè la novità ha sempre un suo perchè , comunque anch'io ho ballato lì davanti senza dimenarmi però anche perchè non ho le fisique du role o come si scrive Tò?

12:53 AM

 
Blogger seserla said...

complimenti a madriche e al trittico...bravi!

5:47 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Eheh boh stellì non lo mastico il francese, ma si scriverà così...

Az.

9:10 AM

 
Anonymous Anonymous said...

the dub syde of the nuoro

4:16 PM

 
Blogger janamala said...

tò perchè hai tolto il post su valerio verbano?

2:32 AM

 
Blogger Betta said...

Dire BASITA è dire poco.
Ma non tanto per il fatto in sé, quanto perché l'ho scoperto qui in questo momento (PARLO DELLA MACCHINA OVVIAMENTE).
Ma come cazzo vi viene in mente a te e a mamma di non dirmi niente?????
Ora finisco di sfogarmi qui e telefono.

1:55 PM

 
Anonymous Anonymous said...

Non te l'ho detto perchè non era importante... :-o

Az

2:24 PM

 
Blogger janamala said...

betta sono testimone oculare attendibile.cioè capisco che apprendere le notizie attraverso i mass media non è bello, ma ti assicuro che è un graffietto che manco si vede.:-)

2:40 AM

 
Blogger janamala said...

..testimone del danno a posteriori, nel senso che l'ho vista dopo, al momento del danno non ero presente.

2:40 AM

 
Anonymous Anonymous said...

ajò amicco dai posta qualcosa!

8:42 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Copincollo una cosa molto bella da un altro blog:

- Premessa: saldissima appartenenza del sottoscritto all'area della sinistra radicale.



La kefiah. La generazione invisibile. L'unta stirpe della kefiah nel tugurio dell'occidente. Passione vitalistica e autodistruzione, illusoria libertà dei costumi e cliché dell'alternatività; impegno sociale e stereotipi nichilistici. La generazione dell'immaginazione, della politica della combattività, dell'intelligenza di classe e della sensibilità popolare entra irreversibilmente nella sua fase terminale già nei primi anni settanta. Oltre che dalla deriva terroristica, il movimento del ’68 venne spazzato via da un altro elemento subdolo e imperdonabile: il manierismo estetico-formale dell'anti-istituzionalità, la ripetitività vacua dei segni grafici della rivolta, l’ostentazione pomposa e affettata fine a se stessa del 'melieu' antiborghese della contestazione, il narcisismo regressivo dei leaders come il losco figuro "Karlettomarx". La libertà delle scelte è naufragata sotto l'enorme frana della purezza iniziale delle intenzioni, e quello che rimane è un modello freddo e antivitale di irreggimentazione, di dispotismo trionfale della forma sulla sostanza, e di sfoggio conformistico di involucri "disobbedienti". Un film di fantascienza che si estende nel passato come ancora, purtroppo, nel futuro. Oggi come ieri, in assenza di un nuovo linguaggio comune e comprensibile nella sostanza, i grandi ideali umani e le nobili spinte al cambiamento non chiudono realisticamente il cerchio sugli eventi. Pessimi sottoprodotti diventano i cliché della maglietta del "Che", gli slogan antiborghesia imperialista, l’antiamericanismo tout court, la kefiah palestinese attorno al collo...
Scheletri linguistici diventano espressioni tipo: "egemonia del movimento operaio", "bisogni delle masse oppresse", "lotta della classe proletaria" ...

La kefiah e tutto il resto. L'effetto di questo riflusso sul noto nemico da combattere è solo una stimolante ed erotica scarica di solletico... -

Az.

11:49 AM

 
Anonymous Anonymous said...

p.s. per " Karlettomarx " non intende il filosofo, è un personaggio di un blog di discussione politica a cui fa riferimento...

Az.

11:51 AM

 
Anonymous Anonymous said...

uh, quanta ragione!
bira

12:02 PM

 
Anonymous Anonymous said...

..eheh lo sapevo che l'avresti apprezzato, anche a me è piaciuto molto.

Az.

12:15 PM

 
Anonymous Anonymous said...

..sopratutto, oltre all'autocritica perfettamente centrata, l'amara constatazione finale quando dice: " L'effetto di questo riflusso sul noto nemico da combattere è solo una stimolante ed erotica scarica di solletico..."...è la triste realtà.

Az.

12:18 PM

 

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