Polvere

- da Repubblica -
ROMA - Nell'atmosfera di Roma c'è della cocaina in sospensione: non si tratta dell'ennesima leggenda metropolitana, ma di un serissimo studio - il primo, di questo genere - compiuto dal Consiglio nazionale delle ricerche. Ad appestare l'aria della capitale non ci sono dunque solo i gas elle auto e delle industrie, ma anche le droghe. Dati che confermano quanto emerso in altri tipi di analisi, effettuate nelle grandi città occidentali, che mostrano come i fiumi, o le banconote, contengano sempre tracce di sostanze stupefacenti.
La notizia merita un approfondimento, inizialmente ero indeciso se parlare di questo fatto o della questione che riguarda Hugo Chavez, il presidente venezuelano, che in questi giorni è vittima di una manipolazione e delegittimazione mediatica, come da decenni a questa parte puo esserlo Fidel Castro, a causa della mancata concessione di frequenze a un emittente televisiva del Venezuela che ricalca con buona approssimazione la vicenda di Rete 4 in Italia. I giornali occidentali, non tutti naturalmente, si sono buttati sulla notizia stando attenti a non perdere un ulteriore occasione per infangare Chavez, in realtà le cose sono un po diverse da come nella maggior parte della stampa vengono presentate, se a qualcuno interessa saperne di più consiglio di leggere un paio di articoli che sono usciti in questi giorni sul sito di Valerio Evangelisti e Giuseppe Genna, " Carmilla on line ", a mio modesto parere uno degli spazi più validi sotto tutti i punti di vista dell'intera rete.
Ma dicevamo della Cocaina nell'aere romano: la notizia non è una novità, altri studi precedenti avevano certificato che anche nelle acque del Tamigi a Londra, così come nelle banconote in giro per Milano, è contenuta una notevole quantità di Coca. Certo se si arriva a riscontrare la presenza di Cocaina nell'atmosfera, tra le altre polveri sottili che vi si trovano, significa senza ombra di dubbio che la sostanza abbonda a dismisura. Direte, non stavamo aspettando le ricerche del Cnr per sapere che tra gli sport preferiti di questo scorcio di post modernità c'è il consumo sfrenato di Coca, la cosa è ben deducibile da diversi elementi che vanno dalle notizie di cronaca, ai vari scandali Coca-Vip alla frequentazione di determinati contesti mondani, nei quali quasi chiunque almeno una volta si è ritrovato anche solo per caso, in cui il consumo di Coca è ben superiore a quello di altre sostanze, compreso l'alcol.
La Cocaina e l'enorme diffusione che la riguarda rappresentano perfettamente lo spirito dei tempi che viviamo, lo " Zeit-geist " direbbero i tedeschi, è lo specchio di una società decadente come quella attuale...lungi da me il voler fare un discorso di stampo moralista all'insegna del " Oh signora mia che tempi viviamo, si stava meglio quando si stava peggio e via dicendo " , non potrei neanche permettermelo e non mi interessa impostare la cosa in questi termini. La mia vuole essere solo una constatazione, anche piuttosto facile lo ammetto, come a modo loro hanno espresso altri sociologi, giornalisti e analisti delle dinamiche sociali ben più qualificati di me. Dalla mia posso avere, a differenza di altri forse, l'esperienza diretta e la frequentazione di quegli ambienti dove il consumo di sostanze è pratica comune, dove i rapporti nascono e si consolidano all'insegna di quella che ho sempre definito come " affinità di veleni ".
La Cocaina si sposa alla perfezione con quelli che sono gli imperativi del vivere moderno: dinamicità, velocità e capacità produttiva. Oltre a questo è una sostanza caratterizzata da un " Appeal " che molti subiscono in maniera invasiva e in alcuni casi totalizzante, naturalmente il discorso non vale per tutti gli ambienti o per tutti gli strati sociali, è un fatto che, anche a causa del prezzo di gran lunga superiore alle altre sostanze, la Coca sia più utilizzata da quelle persone abbienti e maggiormente inserite nel processo produttivo, il cosiddetto popolo delle partite Iva, quelli che fanno girare il soldo insomma. In questo contesto di nuovi rampanti la Coca arriva quasi a non essere neanche considerata comunemente una droga, rappresenta tuttalpiù un additivo, un " di più ", un sostegno all'esigenza di essere sempre e comunque splendidi e splendenti, pronti per nuovi affari e socialmente " brillanti " come il protocollo richiede. Riguardo a questo discorso negli ultimi tempi è avvenuto un cambiamento significativo e, secondo me, assolutamente deleterio: a causa della diminuizione del prezzo della Coca il consumo ha iniziato a interessare anche quelle categorie che economicamente non vivono una condizione di particolare agiatezza, di conseguenza a fianco del consumatore abituale di Coca col colletto bianco troviamo, sopratutto nelle grandi città, anche l'operaio che si dedica in maniera appassionata all'arrotolamento di banconote con conseguente sniffata. Fù così che la sostanza divenne assolutamente trasversale e interclassista, tutti felici e contenti a smascellare in preda a una parlantina artificiale, poco meno di cento euro per acquistare quella sicurezza che diversamente richiederebbe numerose sedute da un bravo analista, e probabilmente non basterebbero neanche, vuoi mettere tanta spigliatezza e potenziale successo sociale così a buon mercato?
Il problema è che riguardo alla Cocaina e ai suoi effetti, alle conseguenze di un consumo di lunga durata, vige nella maggior parte dei casi un ignoranza abissale: si considera comunemente un " tossico " solo ed esclusivamente il consumatore di Eroina, categoria peraltro e fortunatamente in via di estinzione, perchè il consumo di Eroina è normalmente legato a un immaginario che fa riferimento al buco, alla siringa, all'astinenza e all'abbruttimento e a fenomeni di microcriminalità. Qua persiste un equivoco di fondo ( addiritura i consumatori abituali di Coca il più delle volte vivono con snobismo, quando non è autentico disprezzo, quelli che invece si fanno di Eroina ), e cioè in molti continuano a pensare che la Cocaina, " in fondo se saputa usare ", non da dipendenza, e se la da è comunque blanda e facilmente controllabile a differenza dell'eroina...questa è una stronzata enorme, non supportata da nessun studio scientifico, e viene detta più per legittimare il consumo di persone socialmente ritenute presentabili e anzi spesso viste con ammirazione in quanto infaticabili lavoratori ( ti credo ) e brillanti frequentatori della mondanità che conta. Al contrario, la Cocaina da una grande e molto problematica dipendenza, sopratutto sul sistema nervoso, e non è un caso se le strutture di recupero, i Sert, sono sempre più frequentate da consumatori abituali di Coca piuttosto che dai consueti eroinomani, con la differenza che mentre per l'Eroina, attraverso decenni di studi e ricerche, si è arrivati a trovare dei farmaci in grado di contrastare la dipendenza in maniera efficace ( ferma restando l'intenzione di smettere da parte del paziente in cura ) per la Cocaina la ricerca è ancora in alto mare, a oggi non esiste ancora un farmaco, nè un trattamento specifico, capace di interrompere il ciclo del consumo compulsivo.
Va da se che a causa dell'enorme crescita della richiesta e dell'offerta, e del conseguente abbassamento dei prezzi, la Cocaina è diventata, e tutto lascia intendere che lo diventerà sempre di più, la droga del presente e del futuro, la sostanza che se non la frequenti sei proprio " Out ", sopratutto tra i più giovincelli e quindi suggestionabili, con tutte le nefaste conseguenze che, inevitabilmente, ci saranno.
C'è veramente poco di che rallegrarsi.