11/12/06

70


Gli anni 70 non finiscono mai. Se si vuole capire l'Italia di oggi bisogna necessariamente passare da lì. Ma sopratutto, se qualcuno che è nato negli ultimi trenta trentacinque anni e non si è mai particolarmente interessato alla cosa vuole capire come mai un intera generazione di giovani ha combattuto, chi con le armi chi anche solo con i cortei, contro lo stato, non può prescindere da alcuni libri di fondamentale importanza: uno di questi è uscito in questi giorni, si intitola "Una vita in prima linea" ed è scritto da Sergio Segio.
Sergio Segio è una figura "di spicco" di quegli anni, è stato tra i leader del gruppo armato "Prima Linea", la seconda organizzazione armata della sinistra extraparlamentare in quanto a frequenza delle azioni e forse anche per numero di componenti, seconda solo alle Brigate Rosse ( anche se non sono completamente sicuro, sopratutto per quanto riguarda il numero dei componenti, potevano essere anche di più quelli aderenti a Prima Linea ) . Segio era considerato dall'antiterrorismo dell'epoca come il nemico pubblico numero uno, con un tasso di pericolosità ritenuto persino superiore a quello di Mario Moretti, il capo storico delle Br durante il sequestro Moro ( mi rendo conto che servirebbe veramente un intero libro per dare giusta collocazione alle persone e agli eventi in quel contesto, provo a sintetizzare ai minimi termini e non è una cosa per niente facile) . Ho avuto quella che reputo una fortuna ( e non sto a spiegare il perchè ) di conoscere Segio personalmente, non in senso fisico, ma attraverso uno scambio di e mail che tuttora in un certo senso continua. E' una persona di grande intelligenza e grande umanità, ha fatto i conti fino in fondo col proprio passato e non solo attraverso una lunghissima detenzione carceraria. Questo libro, di cui sono ormai alle ultime pagine, è il suo personale significativo tributo alla rivisitazione di quel periodo, così tragico ma anche così gioioso, della storia italiana. Un periodo che per molti motivi, non ultimo il non destabilizzare determinati equilibri di potere che tuttora sussistono, è stato finora accantonato, messo da parte come la polvere sotto i mobili che non si vede ma è lì ben presente, travisato e sfruttato a uso e consumo dei fautori della "verità dei vincitori". Il libro di Segio parla invece della "verità dei vinti". Lo consiglio a tutti quelli che vogliono saperne di più, al di là di pregiudizi di sorta e al di là delle comode e incomplete, se non del tutto fuorvianti, "verità ufficiali".

p.s. una cosa che non c'entra niente col post: per tutti i sardi del continente, nostalgici della propria terra, è uscito un programma scaricabile in 3d, simile a google earth, che riproduce la versione satellitare di tutta l'isola, lo trovate su www.sardegnaterritorio.it/

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

mi hai convinta , me lo compro.
ciao

3:01 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

:-) Cià!

5:44 AM

 

Post a Comment

<< Home