6/16/08

Vent'anni fa...( ritratto dell'artista da giovane...con conseguenze finali pressochè inevitabili...)





Vent'anni fa esatti, alla tenerissima età di 32 anni moriva nella sua casa di Montepulciano Andrea Pazienza, l'ho celebrato in modi diversi tante volte in questo blog, e in qualche modo continuerò a farlo...perchè la pazienza ha un limite, Pazienza no.

Per ricordarlo a vent'anni dalla morte ho deciso di pubblicare un intervista che è uscita stamane nella versione on line de " La Stampa ". L'intervista è a Sergio Staino e mette in luce non tanto l'aspetto artistico di Paz, di cui più che abbondantemente si è discusso, quanto l'aspetto autodistruttivo, a suo modo e purtroppo inscindibile dalla vicenda umana e artistica.

- L'ultima bugia del Paz -

Bologna

Un’overdose di eroina si portò via Andrea Pazienza la notte del 15 giugno di vent’anni fa, nella casa di campagna di Montepulciano dove viveva con la moglie. APaz, come si firmava nei fumetti, aveva solo 32 anni e un talento micidiale sparso a piene mani fra le riviste migliori di quel decennio, da « Linus » al « Male », da « Cannibale » a « Frigidaire », per citarne alcune. Il giorno prima di morire era andato a cercare Sergio Staino nella redazione di « Tango », il supplemento satirico dell’«Unità» diretto dallo stesso Staino, con cui collaborava: « Era stato in Brasile con l’idea di staccarsi dalle maledette storie di pusher che lo assillavano – ricorda oggi Staino – Doveva stare via un mese e invece se ne andò via per tre mesi, così eravamo in pensiero per lui. Tornò da quel viaggio ed era pulito, sembrava un’altra persona. Un giorno mi venne a trovare a Roma, all’Unità, era disperato perché doveva trovare quattro milioni di lire per pagare le tasse arretrate, come mi raccontò piangendo. Non sapevo come aiutarlo, allora gli proposi un contratto per un libro sulle sue storie pubblicate su Tango: lo lasciai lì per andare a trattare la cosa con l’amministrazione del giornale e lui mi riempì la scrivania di disegni di Occhetto… Tornai con due milioni, non avrei mai immaginato che mi stava prendendo per il culo. Il giorno dopo mi chiamano per avvertirmi che era morto ».

Paz aveva compiuto il suo ultimo giro di danza con l’amante più velenosa della sua vita, l’eroina, e ancora oggi il rammarico di Staino è enorme: « Noi abbiamo perso un gigante della storia dell’arte del Novecento, perché Andrea era uno sperimentatore, un inventore di immagini. Forse gli arretrati oltre che col fisco li aveva pure con gli spacciatori ».

L’amicizia fra il fumettista pugliese e il creatore di Bobo nasce all’inizio degli anni Ottanta, alle serate del Club Tenco a Sanremo: « Con Andrea ci siamo trovati uniti da un’affinità di condizioni d’autore, dato che il fumetto e la musica all’epoca erano snobbati dalla cultura ufficiale. Questi del Tenco hanno invitato me, Andrea, Manara, Michele Serra, ci veniva anche Benigni. Paz veniva e disegnavamo, perché al Tenco c’era la giornata musicale e poi tutto il gruppo degli artisti si trovava al ristorante. Andrea innescò dall’inizio un rapporto privilegiato con Guccini: lo disegnava in forme enormi chiamandolo “ Guccione ” e lui si arrabbiava, tanto che una volta erano arrivati a prendersi per la collottola ». Nel 1986 Tango va in edicola, e al direttore Staino viene subito naturale chiamare Paz nella sua squadra di disegnatori: « Facevo questo giornale satirico all’interno dell’” Unità ”, che allora era l’organo del Pci, ma fin dall’inizio, siccome c’era il rischio di essere troppo tenero col mio partito, pensai ad alcuni autori lontani da noi, cioè Vincino, Andrea e Angese. Andrea veniva dal Settantasette bolognese e Vincino, ai tempi del “ Male ”, era stato allontanato dalla Camera da Nilde Iotti ». Col direttore dell’Unità Emanuele Macaluso, Staino stringe un patto che riconosce piena libertà ai vignettisti: « Ho sempre difeso la libertà dei disegnatori, anche se qualche intervento dall’alto ci fu, ma non su Andrea e non per temi politici, c’era invece qualche limitazione per il sesso perché si andava su un giornale generalista ».

Pazienza, che pure proveniva dalle esperienze di satira estrema del « Male », non ha difficoltà: « Non era a disagio, disegnava molto volentieri per Tango. Io sono arrivato tardi a fare satira, “ Bobo ” è dell’81, ed ero un grande ammiratore di questi del Male. La mia stima era tale che nessuno di loro ha avuto invidie o pregiudizi. In certi momenti Andrea mi guardava dall’alto in basso perché non fumavo (erba, ndr) e perché ero un compagno serio che riconduceva tutto a un’analisi politica: c’era in lui l’affettuosità di chi guarda un babbo o un fratello maggiore che non capisce certe cose. Ricordo gli spettacoli di Tango, nei teatri o alle feste dell’Unità: David Riondino cantava e Andrea, che era strepitoso e di una velocità inimmaginabile, disegnava col pennarello in diretta costruendo le immagini a partire dalle parole ». Pazienza doveva avere un ruolo importante, anche se un po’ ingrato, anche nel film diretto da Staino nell’88, « Cavalli si nasce »: « Era la parte di un giovane pittore al servizio di un signore meridionale che si entusiasmava all’idea rivoluzionaria, una vicenda ambientata nel 1830. Alla prima repressione però il personaggio cedeva e denunciava gli altri, un traditore, ma solo per debolezza. Andrea mi serviva per dipingere queste madonne neoclassiche nel film. Erano i giorni in cui aveva cominciato a disegnare Astarte, una storia di un respiro meraviglioso in cui si era buttato a capofitto ». Paz però quel copione ha solo il tempo di leggerlo, poi arriva la notte fatidica del 15 giugno. « Lui è l’artista che ha rappresentato meglio l’inquietudine degli Anni Settanta e Ottanta, col suo Pompeo, il suo Zanardi: i più grandi. Aveva anche il desiderio di fare un film da regista, e secondo me ci sarebbe arrivato ».

80 Comments:

Blogger seserla said...

un sorriso a lui ed un grazie.

3:33 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Un sorriso anche a te...

aZ

3:49 AM

 
Anonymous Anonymous said...

dai che tristezza.....e' cosi' bello nella foto. mi e' venuto un magone. triste triste

5:05 AM

 
Anonymous Anonymous said...

..si è una storia triste..

aZ

5:22 AM

 
Blogger pollockmusic said...

mi piace moltissimo ma lo conosco poco. è uno di quei rari casi di artista che conosco poco e ne sa lo stesso...aahhaah. a parte tutto: mi consigliate un suo libro valido? ce ne sono troppi e mi incasino, ne voglio uno serio....

5:42 AM

 
Anonymous Anonymous said...

la vita parallela dell'eroina ha ucciso anche la sua vita vera.
mi sento male al pensiero di una pera che ti elimina dal mondo.
cosi' a caso , una pera tra tante e' quella giusta per morire

5:46 AM

 
Blogger  said...

grazie Tò per avermi fatto conoscere Andrea Pazienza.

6:15 AM

 
Anonymous Anonymous said...

grazie Tò per avermi fatto conosere Andrea Pazienza.

6:16 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Pollock

In realtà te li consiglierei tutti, perchè sono tutti molto belli, il che è anche abbastanza scontato da dire, ma soprattutto perchè sono tutti molto diversi tra loro.

Paz nonostante fosse riconosciuto all'unanimità come uno degli uomini più pigri del mondo ha lasciato dietro di se una produzione artistica vastissima e multiforme.

Personalmente sono sicuramente più legato a " Pompeo " rispetto agli altri lavori, perchè rappresenta il suo testamento spirituale. Di conseguenza è un lavoro pregno di un dolore esistenziale che raggiunge vette poetiche assolute, disegnato con un tratto volutamente violento, grezzo, marcato...buio...e non poteva essere altrimenti...Pompeo infatti è, in estrema sintesi, il racconto della tossicodipendenza di Paz vissuta nella disperazione e all'ombra dei portici bolognesi, dopo la " Rivoluzione " del marzo 77, in pieno riflusso storico...Pompeo è strazio e lacerazione, impossibilità di una vita normale, genio artistico, profezia, sfogo, morte e resurrezione, catarsi...vita vita vita...

Oppure è molto bella anche la serie di " Zanardi ", di tutt'altro genere rispetto a Pompeo: uno spaccato della gioventù nichilista dei primi anni 80, stretta tra la volontà di disimpegno e il ritorno al privato dopo la colossale sbronza ideologica e collettiva degli anni precedenti...anche qua è il riflusso che viene raccontato, ma lo fa in un modo molto diverso rispetto a Pompeo.

Molto bello anche " Pentothal ", precedente ai due gia citati, che è una cronaca appunto del 77 bolognese.

Poi c'è " Tormenta " , bellissimo, soprattutto il racconto dal titolo " Il segno di una resa invincibile ".

E poi ci sono una miriade di tavole sparse, vignette, dipinti, lavori per i giornali con cui collaborava, disegni fatti per gli amici, per copertine discografiche, per il cinema e qualcosa anche per la pubblicità...

Se c'è un posto dove proprio non è difficile trovare materiale su Pazienza è proprio Bulagna la grassa, teatro assoluto della sua vicenda artistica e umana...ho conosciuto decine di studenti che sono arrivati a Bologna sull'onda del mito e delle storie di Paz...e probabilmente solo lui è riuscito a raccontare Bologna in un certo modo ( l'unico che regge un paragone in questo senso, e lo fa da un punto di vista letterario, è Pier Vittorio Tondelli, anche lui precocemente scomparso ), l'ha fatto in presa diretta, nel momento storico in cui quella città aveva quanto di meglio da offrire rispetto a tutto il panorama nazionale e non...Bologna deve molto ad Andrea Pazienza.

Anonimo

Si, le pere eliminano dal mondo...una a caso o un altra non fa differenza, il risultato è inevitabilmente quello...tecnicamente il caso di Pazienza può considerarsi da manuale: è successo a lui quello che è capitato a molte altre persone alle prese con lo stesso problema, si era disintossicato da un po di tempo, aveva mollato Bologna e le " cattive compagnie " per sposarsi e andare a vivere nella campagna toscana di Montepulciano. La favola è durata poco. Come succede in questi casi il fisico di Paz si era riabituato, dopo immani fatiche e dolore, a una condizione normale, senza eroina.

Quando lui si è fatto l'ultima volta ha evidentemente utilizzato un quantitativo che il suo fisico, risintonizzato su uno standard normale, non era più predisposto a reggere...la maggior parte dei casi di overdose avviene in questo modo...si dice che si sia rinchiuso in bagno, e da quel bagno non nè è mai uscito...

aZ

6:23 AM

 
Blogger pollockmusic said...

credo che prenderò pompeo.

invece hai mai visto questo:

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.la7.it/img/video/320X240/12375.jpg&imgrefurl=http://www.la7.it/intrattenimento/dettaglio.asp%3Fprop%3Dventicinque%26video%3D12375&h=240&w=320&sz=54&hl=it&start=11&um=1&tbnid=ywZ2cqglXJ1IzM:&tbnh=89&tbnw=118&prev=/images%3Fq%3Dmarina%2Bcomandini%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26rls%3Dorg.mozilla:it:official%26hs%3DE7u%26sa%3DN

7:33 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Non l'avevo mai visto, l'ho guardato ora per la prima volta. Grazie, non è un intervista che rivela retroscena particolari ma non avevo mai visto la signora Paz dal vivo, conosco i suoi fumetti ( alcuni dei fumetti di Paz inoltre li colorava lei ), avevo visto delle foto ma non l'avevo mai sentita intervistata.

aZ

8:02 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Sulla partita ( o meglio, sulle partite ) di domani e sulla temuta combine tra olandesi e rumeni. Preso da un altro blog, illuminante:

- La lealtà degli altri -

" Ora io non è che voglia sempre dare addosso alla nazionale per partito preso, ma questa manfrina della lealtà, questa storia per cui l'Olanda adesso contro la Romania dovrebbe giocare “lealmente” (cioè vincere o pareggiare una partita che non ha nessun bisogno di vincere o pareggiare) la trovo insostenibile: degradante per chi ne parla e per chi ascolta.

Il calcio non è così. È uno dei pochi sport dove si può pareggiare a oltanza (anzi il pareggio sembra quasi il destino del match). Per questo esistono classifiche avulse e differenze reti; e se non vi piacciono, datevi al volley. Per questo esistono (dalla notte dei tempi) gironi a quattro invece che eliminatorie frattali come a Wimbledon. Per questo esistono strategie per qualificarsi al turno successivo senza bruciare tutte le energie. Niente a che vedere con la lealtà.

La lealtà è un'altra cosa. Si misura dai falli dati, e dal fair play. Ma quando in un girone di quattro squadre tu, Olanda, sei già matematicamente prima con una giornata di anticipo, non c'è nessun motivo razionale perché non ti rilassi: quella partitella di allenamento con dentro tutte le riserve te la sei conquistata sul campo (strapazzando campioni del mondo e vice, scusate se è poco). Ora starai già pensando a prepararti per passare ai quarti, e magari in semifinale: perché dovresti affaticarti con la Romania? Non te lo chiede il regolamento, non te lo chiede un malinteso concetto di “lealtà”, non te lo chiede nessuno a parte i dirigenti di una squadra avversaria che hai già sonoramente battuto sul campo. E che a star zitti farebbero una figura migliore.

Sta tranquilla che l'Italia, al tuo posto, farebbbe esattamente la stessa cosa: la “lealtà” è un concetto strano che tira fuori soltanto quando non riesce a infilare la palla in rete. Come quattro anni fa, ai tempi di Svezia e Danimarca: due squadre da cui ci aspettavamo la stessa malintesa “lealtà” semplicemente perché non eravamo riusciti a batterle . Il bello di avere un lungo archivio:

Noi siamo cialtroni e cattolici, e fieri d'esserlo, ma abbiamo bisogno che da qualche parte in Europa o nel mondo ci siano dei protestanti che abbiano lealtà e giudizio anche per noi. In loro abbiamo più fiducia nei che in noi stessi. Loro non fingono (noi fingiamo). Loro non rubano (noi rubiamo). Loro, se sono nostri alleati, è solo per il nostro bene. Loro, se vengono a liberarci, è per un calcolo disinteressato, per pura bontà. Insomma, loro sono migliori di noi, ma quel tipo di migliore di cui non si nutre invidia, perché ti lascia libero di goderti i tuoi difetti. Quel primo della classe generoso che ti fa copiare i compiti. È sempre alto e biondo, ma ogni tanto cambia lingua. Da sessant'anni in qua parla soprattutto inglese: prima parlava tedesco: è sempre un amicone che ci onora della sua amicizia, ci fa copiare tutto e non ci chiede nulla in cambio.

È una bella invenzione, questo amico biondo. Eppure, basterebbe ragionarci un po'. Tornare ai fondamentali. Cos'è l'etica protestante? Non è, prima di tutto, un'etica del lavoro? Noi li volevamo leali, loro sono stati professionali. C'è una bella differenza.

E cos'è la professionalità? È la capacità di far fronte ai propri impegni con costanza, massimizzando profitti ed eliminando gli sprechi.
…mentre nello stesso tempo, da un'altra parte del mondo, c'è un popolo di sognatori che ancora ragiona in termini di lealtà, e attende la sua Vittoria, che le porga la chioma. Aspetta, aspetta e spera ".

Capito? Italiani piccini...

aZ

11:11 AM

 
Blogger Betta said...

"Pompeo" è stato il secondo regalo che ho fatto a Paolo.
Però non so se lo consiglierei come esordio, essendo una sorta di testamento secondo me deve esser letto dopo aver assaggiato il resto.
Anzi, ne sono sicura.
Leggerlo sì, ma dopo.
Prima un po' di risate amare, di pennarelli blu consumati che fanno il cielo azzurro, di Zanna e Colasanti.
Dopo Pompeo.

1:33 PM

 
Blogger pollockmusic said...

cazzo io sono veramente un'entità di alto livello. sono stato 5 minuti su internet e ti ho sceso bette intervista cardine attualissima e che non conoscevi. cioè, ti voglio bene e ti stimo, alcuni di voi li ritengo intelligenti abbastanza, ma per altri veramente il mio invito è a non leggermi perchè sono troppo avanti. sono così avanti che se rallento per mandarvi a fare in culo mi addormento aspettandovi....ahahahahaha.

4:51 PM

 
Blogger pollockmusic said...

betta, insomma mica ho capito? cosa devo comprare per iniziare con Pazienza secondo te? titolo, edizione, prezzo, e boh....ahahahaha

4:53 PM

 
Anonymous Anonymous said...

" ma per altri veramente il mio invito è a non leggermi perchè sono troppo avanti. sono così avanti che se rallento permandarvi a fare in culo mi addormento aspettandovi...."

Questo è uno dei commenti più belli che abbia mai letto da che frequento i blogghets...potrebbe sembrare che la seconda frase è più scaltra della prima, in realtà ho apprezzato tantissimo " il mio invito è a non leggermi perchè sono troppo avanti "...cazzo questo si che è parlare...consapevolezza e adorabile sbruffoneria, questo ci vuole...e vada a farsi fottere il politicamente corretto...Nietzsche ha intitolato alcuni suoi paragrafi, letteralmente " Perchè scrivo libri così buoni "..che se è un affermazione che può suonare presuntuosetta adesso provate a immaginarvi come poteva essere accolta in quell'Europa imbalsamata nell'ipocrisia vittoriana delle buone maniere...e non serve a niente far notare " Si ma Nietzsche era Nietzsche " ( gia vi immagino mentre lo dite o lo pensate ), solo i più mediocri di voi potranno fare una simile affermazione senza capire che non c'entra proprio niente...onore ai matti, quelli liberi e quelli liberati!

aZ

5:42 PM

 
Anonymous Anonymous said...

" ma per altri veramente il mio invito è a non leggermi perchè sono troppo avanti. sono così avanti che se rallento permandarvi a fare in culo mi addormento aspettandovi...."
ma perchè non te ne vai affanculo direttamente senza scassare i coglioni così non c'è il problema di leggerti?vai avanto vai però,vai prima di me che poi ci vado anch'io ma in un'altra maniera,ma quale frase stupenda è una minchiata detta da un minchione quando cadrai ti farai molto male e il dolore sarà sicuramente peggio del mio perchè non pensavo di essere così in alto.riprenditi pollock anche se sicuramente sarà sempre già troppo tardi.

11:51 PM

 
Anonymous Anonymous said...

caro veggente,
quando distribuivano l'ironia eri al cinema?

12:04 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Esagerato veggè...svegliato male stamattina?

aZ

12:19 AM

 
Anonymous Anonymous said...

..non dirlo a me che sto per dichiarare guerra alle Nazioni Unite...comunque non ho parlato esattamente di " frase stupenda "...è che ho un debole per un certo tipo di ironica sbruffoneria, il problema sta proprio nel cogliere quell'" ironica "...

aZ

12:22 AM

 
Anonymous Anonymous said...

non è questione di ironia lui ci crede è questa la cosa tragica se poi era ironico buon per lui ma seguendo i suoi interventi mi è sembrato sempre troppo preso dalla sua magnifica persona e voi lo alimentate.
si oggi sono incazzzzzzzaaatttttoooo nero

12:31 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Anch'io se ti può consolare, comunque abbiamo deciso di fare terapia di gruppo all'interno del blog...puoi sfogarti quanto vuoi e troverai senz'altro qualche anima pia pronta a raccogliere il tuo grido di dolore...dico sul serio eh...approfittane...tanto più che se c'è una cosa difficile al giorno d'oggi è trovare qualcuno disposto ad ascoltarti..in più sei anche anonimo e questo ti mette oggettivamente in una condizione di vantaggio...

aZ

12:39 AM

 
Anonymous Anonymous said...

L'idea della terapia di gruppo mi pare ottima, tanto più che anch'io oggi sono incazzata parecchissimo, picchierei qualcuno che se lo merita (ma non lo faccio perchè con queste braccine non sono certa di fare davvero davvero male), il tempo fa di nuovo cagare e, per dindirindina, non mi sento cmq pronta per la prova costume.
Cerca un professionista serio, serve a tutti.

12:46 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Fra sciamani e veggenti è proprio tutto un dale-que-te-doy di paranormalità. Manca solo l'invocato Crepet.

Comunque, o Veggente, usala, qualche virgola, ogni tanto, che sennò, mica ti si capisce, a te.

1:54 AM

 
Blogger Betta said...

Aggiungerei, fra gli argomenti che funzionano sempre (sesso, calcio ecc) "Pollock".

2:33 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Ho letto una cosa carina, scritta da una donna che non so chi è ma mi piacerebbe incontrare, in realtà la frase non è poi niente di che, però non so...avete presente la cosa giusta letta al momento giusto?

Lei è una lei che è evidentemente reduce da una delusione amorosa, e, partendo da una frase, come dire, significativa ( ha sempre colpito molto anche me nella sua semplicità ) contenuta in una canzone di Capossela scrive quanto segue:

“ L’emozione è tutto nella vita, quando siete morti è finita ”.

Sì, perdio: quanto era passato dall’ultima emozione?

Però, però… una speranza c’era:
“ Non importa che ho perduto, ora vado più leggero e senza aiuto ”. (...ed era questa la frase di Capossela alla quale anch'io sono particolarmente affezionato )

Ma sì, dài, un bel respiro profondo e poi un bel VAFFANCULO. Non a un uomo soltanto: a tutti gli uomini egoisti e gelosi, insicuri e complessati, crocifissi e marci nell’anima. Quelli che quando gli spezzi il sogno (sogno?), vogliono indietro i soldi.

Strano, che bastasse un solo vaffanculo per stare così bene, dopo.

aZ ( speranzoso e combattivo...il che può durare cinque minuti come una vita intera...ma è più probabile cinque minuti...non allarghiamoci...)

aZ ( sempre quello di prima )

3:45 AM

 
Anonymous Anonymous said...

e pollock non risponde,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
(contenta effe?).
ma pollock ti ho mandato affanculo?a si non ricordavo ,rinnovo l'invito ,con in vai e caga "chi soe deo de sta minchia".quanto mi stai sul cazzo ma quanto,tu non lo sai.

5:43 AM

 
Blogger pollockmusic said...

grazie AZ sei carino.
stasera CASSANO, non distraetevi.

6:51 AM

 
Anonymous Anonymous said...

e sti cazzi pollock nun ce li metti?

7:01 AM

 
Blogger dariedda said...

veggente sei nella top five per i premi simpatia. Dai insisti che magari sbaragli la concorrenza.

7:04 AM

 
Anonymous Anonymous said...

ma io direi anche nella top two.

8:22 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Io posso assicurare che Pollock ha una capacità di attirare insulti dagli sconosiuti unica al mondo.
Anche stando zitto e fermo. Anche al raduno olandese dei non-violenti. Sempre e dovunque.
Comunque voto anch'io per il secondo posto del veggente.

GGM

8:33 AM

 
Blogger pollockmusic said...

ahahahah betta bellissima, mi era sfuggita quella degli argomenti, sono onorato.

ad ogni modo non so se sono più teso per la partita di antonio, o per gli insulti che prenderò IO da GGM se antonio se la zarra....mamma mia ho paura.
ci siamo quasi, ci siamo quasi, forza antonio.
e GGM mudu che delpiero è in panca.MUDU.
:)

9:42 AM

 
Blogger Betta said...

Pollock che non risponde alle provocazioni, anzi, che le ignora come se non esistessero, è spassosissimo.
Giuro Lù, se continui così a Veggente gli viene un'ulcera più che se rispondi.
Ovviamente non rispondere nemmeno a me ora, se no non vale. Veggente non esiste, punto.
Goduriosissimo, davvero, ti vedo che te ne fotti e mi fai troppo ridere!

9:47 AM

 
Blogger Betta said...

Effe ma il blog che appare quando klikki sul tuo nick è tuo?
E' privato o collettivo?
Posso venire a scriverci le mie scemenze?
Lo so, se mi metto a leggere tutte queste cose le scopro da sola, ma sono pigra.
Dimmelo tu.

9:49 AM

 
Anonymous Anonymous said...

ma certo, prego, prego, le scemenze mai manchino.

'azzu che educazione... ma tu bussi anche prima di aprire il frigorifero?

10:07 AM

 
Blogger Betta said...

Oddio Effe, non so perché ma si sono venute in mente un sacco di volgarità, il pensiero istintivo è stato "sì, io sono una brava bambina, chiedo sempre il permesso prima di..." e poi non so come ma ho avuto solo visioni non scrivibili, tantomeno nel blog di mio fratello.
E' l'ansia pre partita.
Verrò a scrivere le mie sciocchezzuole.

10:11 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Dai bello, non lo sapevo mica che avevi un blog Effe..senti, ti volevo svelare un retroscena, io ho deciso che ti volevo molto bene quella volta che al Trittico parlando, in mezzo a una frase, hai detto " ...confinante col cunzone di mio padre " ( cunzone tradotto letteralmente vuol dire terreno recintato )...è stato sentirti pronunciare la parola
" cunzone " appunto che ha fatto di te una delle mie superstar preferite...io vado matto per queste cose, alcune volte mi capita di far ripetere diverse volte una parola se mi è piaciuto il modo in cui è stata pronunciata...mi emoziono con poco...niente, finito.

aZ

10:17 AM

 
Anonymous Anonymous said...

aahaha!! era cunzau forse... è più del mio lessico!

10:30 AM

 
Anonymous Anonymous said...

No mi sa che parlavi di terreno confinante e hai usato quell'espressione...poi ti è anche venuta fuori qualche parola in spagnolo...ebbè insomma...una donna che parla spagnolo ha sempre un suo perchè...lo so che sono luoghi comuni di quarta serie ma io nella mia semplicità contadina, lo ripeto, mi emoziono anche per questo genere di cose...

aZ

10:39 AM

 
Anonymous Anonymous said...

L'unico vero grande momento di spirito nazionalista condiviso trasversalmente...con tutta la fanfara della retorica patriottarda, con una stampa che non più tardi di tre ore fa aveva pronta la messa al confino per quell'incompetente di Donadoni, da domani di nuovo assurto al ruolo di grande stratega e salvatore della patria...ma va bene così..ci emozioniamo per questa roba soprattutto perchè è anche altro, fortunatamente.

aZ

« Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è invasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro. »

(Pier Paolo Pasolini)

« Il calcio è l'arte di comprimere la storia universale in 90 minuti. »

(George Bernard Shaw)

1:48 PM

 
Blogger pollockmusic said...

grande antonio...grande....non eccessivo ma grande.....

4:27 PM

 
Blogger  said...

bello, bellissimo,sono strafelice è stata veramente una bella partita,ma la Francia che cavolo aveva?non sembrava proprio la francia.
comunque bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
......la partita, la squadra ,tutto,sono commossa

11:31 PM

 
Blogger  said...

comunque è vero Tò a me facevi rifare le facce ,tu hai una predisposizione per i particolari allucinante comunque bello anche tu.baciuuuuuuuu

11:40 PM

 
Blogger Unknown said...

io ieri ho visto la partita da sandrino con barbarella.credo fosse l'unico circolo dove eravamo le uniche due a guardare la partita.per di più donne. è stato imbarazzante.

2:26 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Bella tu Giovà...

aZ

5:17 AM

 
Anonymous Anonymous said...

aZ, con questa storia dei particolari mi hai fatto ricordare una cosa antichissima che avevo scritto... vediamo se la ripesco

5:46 AM

 
Blogger  said...

Grazie To ma io mi sento una chiavica,Paola ha parlato di prova costume ,ma quale costume per carità.
ma dove siete tutti volevo condividere con voi la gioia della vittoria ma siete spariti tutti.....:(

5:56 AM

 
Anonymous Anonymous said...

I particolari sono importanti, fondamentali direi...spesso definiscono un insieme in misura maggiore rispetto ai tratti caratteristici più evidenti...oggi ho avuto un illuminazione a proposito di particolari...di quelle cose che ti capitano anche se non le hai cercate, un pensiero che si insinua tra le sinapsi e illumina tutto il resto, rende tutto più chiaro...ma non saprei raccontarlo...

aZ

6:25 AM

 
Blogger Betta said...

Mi sento un po' in colpa.
Ad un certo punto, osservando Ribery che correva come un siluro, ho detto:
"qualcuno che gambizzi Ribery..."
Tempo mezzo minuto e gli è partita la gamba.
Ecco, non volevo fino a quel punto, mi è pure simpatico.
Una piccola storta, senza troppo dolore, qualcosa che lo mettesse fuori fino a fine partita ma tranquillo, tipo che oggi si poteva svegliare saltellando.

Comunque sia, ho visto il rigore da dietro il divano.
E a fine partita avevo qualche linetta di febbre e le gote rosse come Heidi.

Il calcio ha sostituito il teatro come spettacolo per le masse, vero.
Io però lo vedo più come un combattimento tra gladiatori.
Sono i gladiatori dell'epoca moderna.
Non è un'idea mia, vorrei ricordare dove l'ho letto ma non lo ricordo, e non è nemmeno troppo originale, però mi sembra proprio appropriato, quella è l'arena, e noi tutti coi pollici pronti a mandare al massacro chi sbaglia un rigore, una parata o la formazione...

6:36 AM

 
Blogger Betta said...

Tò, io quel tipo di epifanie le paragono al princicpio del domino, come se la pallina di piombo che parte fosse uno stimolo inaspettato che tocca la prima pedina e le idee si susseguono come le altre pedine che cadono una dietro l'altra e creano un disegno inaspettato, senza che tu faccia niente.
No?

6:41 AM

 
Anonymous Anonymous said...

ma dov'è il magico pollock?

6:41 AM

 
Anonymous Anonymous said...

veggente, lo vedi che poi in fondo anche tu lo ami e quando non c'è ti manca tanto???

6:51 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Betta

Si esatto, il principio del domino rende perfettamente l'idea.

Veggente

Ti svalo un segreto compagno, il magico Pollock ha un blog tutto suo, e se tanto mi da tanto non vede l'ora che tu passi a trovarlo. In gamba.

aZ

6:58 AM

 
Anonymous Anonymous said...

lo so Az mi vuoi dire di non scrivere più qui?

7:57 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Stavo per scrivere un commento bette ischiu su Gadamer, Heidegger e il circolo ermeneutico ma grazie a dio mi sono fermata prima.
È il delirio.

Comunque un certo Schleiermacher, se non sbaglio, disse: fino a quando ogni particolare non riceve la sua luce piena e si presenta con un contorno puro e definito. Cioè come hai detto tu, i particolari "spesso definiscono un insieme in misura maggiore rispetto ai tratti caratteristici più evidenti..."

8:09 AM

 
Anonymous Anonymous said...

No Veggente giuro!

Davvero.

aZ

8:15 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Oggi mi fidanzo...bette bello fidanzarsi...fidanzatevi anche voi...per qualche mese si può fare...poi uscite con la vostra fidanzata mano nella mano, portatela al cinema, al ritorno ribaltate i sedili della macchina e fate chiaramente capire quanto siete contenti di essere fidanzati...lo so, in estate non conviene fidanzarsi, ma io c'ho proprio voglia di fidanzarmi...e oggi mi fidanzo!

aZ

5:44 AM

 
Blogger Betta said...

In estate è bello fidanzarsi ogni dieci giorni.

6:42 AM

 
Blogger Betta said...

Mò stanotte ho sognato che partivi e mi sono svegliata in lacrime, un male al cuore indescrivibile.

6:42 AM

 
Blogger  said...

dai To e chi è la fortunata?o non si può dire?

6:43 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Partivo per dove?

aZ

6:44 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Nun se pò dì ancora...

aZ

6:45 AM

 
Blogger Betta said...

Non so, ma era un viaggio lungo, non sapevo quanto ti avrei rivisto. Tu eri serio, un po' nervoso, ma molto risoluto. Mi abbracciavi forte e sorridevi per tranquillizzarmi, ma io piangevo e già mi mancavi e non ci potevo credere che non sapevo quando ti avrei rivisto.
Però era un viaggio...come dire....giusto, necessario...

6:56 AM

 
Anonymous Anonymous said...

mmmmnnnn......muble...mumble...
flop flop flop
rrrrrrrrrrrrrrrrrr
drinnnnnnnnnnnn
ummmmmmmmmmmm
dum dum dum
plof plof plof
tic tac tic tac
point point point
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

8:44 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Ma non eri gia fidanzato?

10:11 AM

 
Anonymous Anonymous said...

No

aZ

11:43 AM

 
Blogger pollockmusic said...

non voglio domande sulla vita privata del mio assistito, grazie.

avvocati unificati pollock

1:43 PM

 
Blogger Betta said...

Tra l'altro prima bisogna passare il test della sorella.

1:46 PM

 
Anonymous Anonymous said...

Az sei un fanciullo sempre pieno di novità. Meraviglioso.
Cmq per essere pignoli un fidanzamento di 10 giorni non è proprio un fidanzamento...
Però in effetti se in quei 10 giorni ti sembra che possa durare per sempre sì. Ok, te lo passo.
Molto marzulliana questa cosa che mi son fatta una domanda e mi son data una risposta.

1:02 AM

 
Blogger pollockmusic said...

non voglio commenti sarcastici sulla vita sentimentale del mio assistito, per i quali ci riserviamo la possibilità di chiedere i danni psicologici..

avvocati unificati pollock

3:20 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Mamma mia, non fa a assentarsi un attimo da nuoro che succede di tutto...

3:36 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Spett.li avvocati riuniti Pollock,
il precednte commento della sottoscritta non voleva essere sarcastico in alcun modo, ma semplicemente chiarificatore.
Il suo assistito utilizzava il termine "fidanzamento" in modo discutibile, e io non mi permisi di fare riferimento a fatti persone e luoghi reali, né intesi farlo.
Chiedo venia in ginocchio.
Non mi sguinzagli Taormina, la prego.

4:03 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Ciao amichetti

E' vero fidanzamento è una parola grossa...

aZ

4:52 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Effe ti faccio gli auguri per il tuo compleanno qua perchè ho provato a farteli nel tuo blog ma dovevo riempire troppi campi:

AUGURI stellina! E scrivo anche qua che sei geniale, come ho scritto nel blog di Betta, in virtù della tua battuta su Rigoni Stern e Gattuso e anche di un po di altre cose...

aZ

5:12 AM

 
Anonymous Anonymous said...

la battuta non è la mia ma di quel tizio del link :)
Grazie per gli auguri!
Comunque non è poi così difficile commentare... un nome falso e una e-mail falsa, niente di più!

6:14 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Vabbè sei geniale lo stesso...

aZ

6:17 AM

 
Anonymous Anonymous said...

ciaoooo pollock!!!!!

6:48 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Carlè guarda qua che regalo che ti faccio, poi dicono che son cattivo...

http://pollockmusic.blogspot.com/

aZ

6:58 AM

 
Blogger pollockmusic said...

occhio che quel link l'hanno già usato per dirmi che rimbaud scrive meglio di me...menomale che me l'hanno fatto presente, altrimenti pensavo di essere più bravo io cazz.

5:03 AM

 

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