3/4/08

" Un atto di umanità in una società divisa in classi "



























"... Ecco perché noi sosteniamo che l'atto di giustizia rivoluzionaria esercitato dalle Brigate Rosse nei confronti del criminale politico Aldo Moro è il più alto atto di umanità possibile per i proletari comunisti e rivoluzionari, in questa società divisa in classi "


Con queste parole Renato Curcio, fondatore e leader delle Brigate Rosse, rivendicò il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro durante il maxi processo di Torino al nucleo storico delle Br.

Il 16 marzo cadono trent'anni esatti dalla strage di Via Fani. Si sentirà parlare tanto di questa vicenda che è stata lo spartiacque della recente storia italiana. Via Fani e i 55 giorni che ne seguirono, insieme alla Tangentopoli dei primi anni novanta, sono stati i due eventi più importanti e decisivi dell'intera storia repubblicana.

Quella che segue è una mia personalissima ricostruzione di quella mattina del 16 marzo 1978. Una ricostruzione che prende spunto da numerose inchieste storiche e giornalistiche e, soprattutto, dalle autobiografie dei brigatisti che parteciparono all'agguato. L'idea di raccontare la cosa dal punto di vista di un " carnefice " non vuole assolutamente essere un apologia del brigatismo, e meno che mai legittimare l'operato delle Br in quella mattina di trent'anni fa. Mi dispiacerebbe se qualcuno lo pensasse, quindi ci tengo a sgombrare il campo da qualsiasi possibile fraintendimento.



Roma 16 marzo 1978, Incrocio Via Fani - Via Stresa


Mi sveglio alle sette. Mi sveglio si fa per dire, non ho praticamente
chiuso occhio, è il giorno dell'attacco al cuore dello stato, l'inizio
della nostra " campagna di primavera ".
Ho lo stomaco chiuso, non riesco
a fare colazione, butto giu solo un caffè amaro, senza zucchero.
Alle otto passano a prendermi.
Arrivati all'angolo fra via Fani e via Stresa ci infiliamo l'impermeabile con le mostrine, le divise da aviere che abbiamo scelto di indossare per dare meno nell'occhio. Sotto gli impermeabili nascondiamo le armi, abbiamo uno Stern, un Fna, pistole mitragliattrici calibro 9 parabellum, Smith e Wesson calibro 9, Beretta 7,65
e una Tz 45.

Siamo nove in tutto, ma il gruppo di fuoco è composto solo da me, Mario, Valerio, Franco, Prospero e Raffaele. Ieri notte siamo andati a bucare le gomme al furgone del fioraio che solitamente staziona all'incrocio fra via Fani e via Stresa, l'abbiamo fatto per impedirgli di recarsi questa mattina al lavoro e avere la spiacevole incombenza di trovarsi nel bel mezzo di una sparatoria.

Abbiamo messo altri compagni a bloccare il traffico nella parte bassa e
in quella alta di via Fani, mentre Rita ha il compito di segnalare l'arrivo
delle auto di Moro da via Trionfale. Non appena scorge le auto in arrivo
deve agitare il mazzo di fiori che tiene in mano in modo da permettere a
Mario di immettersi sulla via in tempo per ostruire il passaggio al veicolo
della scorta di Moro. E' tutto pronto.

E' tutto pronto...

La tensione è palpabile, nessuno parla, non c'è niente da dire, abbiamo
tutti ben chiaro qual'è il nostro compito nell'operazione. Qualcuno di noi
fa finta di leggere il giornale, ma non possiamo evitare di tenere gli
occhi puntati su via Fani, su quel mazzo di fiori in lontananza.
E' una giornata primaverile. Primaverile come sa essere solo a Roma, ma non abbiamo tempo per apprezzarla, siamo concentratissimi. Siamo le Brigate Rosse, l'avanguardia rivoluzionaria per il comunismo, e questa è la nostra azione più importante.
Non c'è spazio per l'improvvisazione, non c'è spazio per niente che non sia qui e ora. Non c'è spazio oltre via Mario Fani.

Adrenalina...

Attesa snervante, Raffaele mi dice che ha dovuto bersi un cognacchino
a stomaco vuoto per provare a sciogliere un po la tensione, ma ci vorrebbe ben altro che un cognacchino...i fiori...Rita sta agitando il mazzo di fiori...è il momento...è il momento...è il momento...vedo il mazzo di fiori che si agita al rallentatore, o almeno io lo percepisco così...ho il cuore in gola..ma non c'è tempo per essere emotivi, non c'è tempo di pensare...c'è tempo solo per quello che devo fare.

Le macchine sono due, una Fiat 130 blu dove dietro siede Moro e davanti due guardie,
e un Alfetta bianca di scorta che viaggia dietro la 130 con altre tre guardie a bordo. Le vediamo scendere lentamente da via Fani per dirigersi verso l'incrocio con via Stresa. Mario a bordo della Fiat 128 bianca con targa diplomatica si immette velocemente nella carreggiata, le macchine di Moro sono quasi davanti a noi, Mario frena bruscamente allo stop... L'autista di Moro non riesce a evitare il tamponamento a catena, anche perchè le luci di stop della 128 che guida Mario non funzionano. Ora! ORA!

Sbuchiamo tutti e quattro da dietro la siepe del palazzo di fronte e iniziamo a sparare. I movimenti sono automatici, pensati e ripensati centinaia di volte. Partono le raffiche di mitra. Gli agenti chiusi nella macchina di Moro sono i primi a cadere senza neanche avere il tempo di capire bene quello che sta succedendo.
Purtroppo accade quello che temevamo: nonostante le armi siano state controllate minuziosamente e oliate a dovere la sera prima si inceppano a turno più o meno tutte, il volume di fuoco diminuisce ma non impedisce fortunatamente di portare a termine l'azione.
Avevamo previsto un eventualità simile e ci siamo organizzati con armi di riserva: pistole. A quel punto della sparatoria vanno comunque bene.
Con la coda dell'occhio riesco a vedere una guardia che, per quanto ferita, riesce a tirarsi fuori dall'Alfetta e a sparare un paio di colpi verso di noi. I colpi non vanno a segno, prendo la mira e faccio fuoco, l'agente cade a terra.

Continuiamo a sparare ancora. L'unico rumore è quello delle raffiche, dei vetri dei finestrini che cedono di schianto e della lamiera forata dai proiettili, nient'altro.
L'azione dura dai due ai tre minuti, ma questo io l'ho saputo dopo. Sul momento non è quantificabile lo scorrere del tempo, in quella condizione non è possibile stabilire la durata effettiva dell'agguato.
L'incrocio tra via Fani e via Stresa è avvolto in una bolla spazio temporale. Smettiamo di sparare, non c'è più bisogno. Ora è solo silenzio, un silenzio che dura pochi secondi o un eternità.
Un silenzio sospeso. Il tempo è fermo. Tutto è fermo. Sembra quasi che si fermino anche le particelle di polvere pirica in sospensione nell'aria. Ora, per un attimo o per un eternità, esiste solo quest'incrocio, questo scorcio di strada,
queste macchine crivellate dal piombo, questo vetro per terra.

Faccio il giro della 130 blu dove intanto Mario sta prelevando illeso Aldo Moro. Illeso. Questa è la " geometrica potenza ": illeso.

Mi avvicino all'Alfetta per controllare che tutto sia a posto, ossia che nessuno della scorta sia sopravvissuto. Bisogna fare in fretta, il piano di fuga è definito nei minimi dettagli ma non possiamo permetterci di trascurare neanche una manciata di secondi.
Mentre mi avvicino all'Alfetta vedo la guardia che è riuscita a uscire dalla macchina e a sparare qualche colpo. E' in terra, morto, le chiazze di sangue delle ferite si allargano sulla sua camicia scura. Porta un impermeabile chiaro, lungo.
E' caduto sull'asfalto con le braccia aperte, come un Cristo sulla croce. L'impermeabile aperto e spiegazzato lo fa sembrare un enorme uccello piombato giu dal cielo, schiantato al suolo e trovatosi qui per caso.
Mi avvicino ancora. Lo guardo. Questo non è un uomo. Questo è un nemico di classe. Questo è un simbolo da abbattere. Questo non è un uomo.

C'è qualcosa che è caduto dalle tasche del suo impermeabile, guardo meglio. E' un tubetto di Vix Sinex spray nasale nella sua caratteristica confezione verde.
Un tubetto di Vix Sinex...lo uso anch'io per alleviare la sinusite...è un attimo, un frammento di consapevolezza si insinua nelle pieghe della mia mente, risale veloce le sinapsi, da una tregua istantanea e fugace all'adrenalina.
E' un attimo, ma l'eco di quest'attimo mi rimbomberà dentro per tutto il tempo che mi resta da vivere.
Lo so. Acquisisco in quel momento la granitica certezza che quell'eco non finirà mai di esplodermi dentro.

Questo è un uomo. E' un uomo.

Nella mia testa continua il silenzio. Gli occhi fissi su un tubetto di Vix Sinex, è strano, non guardo il corpo a terra senza vita, guardo quel tubetto. Il silenzio assorbe tutto, è per questo che la voce di Mario che mi chiama mi arriva da un altro tempo e da un altra vita e, sulle prime, neanche riesco a sentirla. Si avvicina, mi grida che dobbiamo andar via, immediatamente.

Mi riscuoto, corro verso la macchina, salto sopra e partiamo sgommando.

Quello era un uomo, cazzo. Quello era un uomo.

59 Comments:

Blogger Betta said...

Bello Mò, molto.
Da brivido.

11:22 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Grazie anima.

aZ

11:39 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Vivido! Molto bello.
Il crollo emotivo e il punto di vista mi fanno pensare al Film “Buongiorno, Notte”.
L’hai visto?

Il film è narrato dal punto di vista della brigatista “Chiara” che partecipa al sequestro Moro e vive col “tuo” stesso stato d’animo la prigionia.

Il titolo è tratto da una poesia di Emily Dickinson e rappresenta il sogno di “Chiara” che immagina Moro che torna a casa.

Buongiorno, Mezzanotte

Buongiorno, - Mezzanotte –
torno a casa
è stato il Giorno a stancarsi di me
come avrei potuto io, di lui?
La luce del sole era una casa
dolcissima in cui abitare –ma – non mi ha voluto – il Mattino / così – buonanotte Giorno!
Me lo lascerai guardare – non è vero –
l'Oriente che si colora di rosso?
È allora che le colline hanno un modo di essere
che fa sentire il cuore – altrove –
Mezzanotte – tu non sei così bella –
io avevo scelto il Giorno
ma – ti prego – accetta la bambina –
che lui ha cacciato lontano da sé

2:30 PM

 
Anonymous Anonymous said...

Si Buongiorno notte l'ho visto ma non mi è piaciuto. Mi piace la poesia di Emily Dickinson invece, bella, non la conoscevo.

aZ

2:40 PM

 
Blogger  said...

This comment has been removed by the author.

3:17 AM

 
Blogger  said...

This comment has been removed by the author.

3:17 AM

 
Blogger  said...

i brividi che scorrono su tutto il corpo ,mi son sentita ferita ,coinvolta, lacerata,bravo Tò hai toccato la mia anima che in questo momento è chiusa al mondo ma il mondo con le tue parole mi si è conficcato dentro.grazie Tò

3:18 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Spipilla che fine hai fatto?

aZ

8:18 AM

 
Anonymous Anonymous said...

...ed è vera quella catena di sant' Antonio che mi hai mandato?
Davvero Bill Gates è disposto a finanziarci?

aZ

8:20 AM

 
Blogger dariedda said...

ma-de-che
bill gates non sta pensando a noi. è una bufala che gira da un pò! :(

8:35 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Peccato...ci speravo...avevo gia fatto il biglietto per Dublino confidando nei soldi di Bill...

aZ

8:51 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Per chi è interessato, stasera c'è una trasmissione su Rai Tre ( si lo so c'è anche Real Madrid - Roma ) che parla dei misteri legati al caso Moro.

aZ

10:27 AM

 
Blogger dariedda said...

sono commossa...
calcisticamente, intendo.

1:46 PM

 
Anonymous Anonymous said...

:-)

aZ

2:07 PM

 
Blogger  said...

ma non credo sia vero ma io comunque l'ho inviata.sono sempre a casa a nascondere i miei chili di troppo.
grande roma ieri fino alla fine però che sofferenza.... io sono per l'inter ma nel cuore ho la roma donc mi sto convertendo definitivamente.oh sono in cerca di lavoro di qualsiasi tipo se sapete qualcosa fattemi un fischio saluto tutti gli amici

11:22 PM

 
Blogger dariedda said...

bella jò! non nasconderti a noi ci piaci bella morbida e burrosa! io pure comunque continuo a essere burrosa (come dice betta). fortuna che qualcuno a casa a smesso di fare crostate e dolci vari...
La partita di ieri è stata da pauraaa!Ed è stato bellissimo sfottere gli amici realisti al bernabéu. sono soddisfazioni.
mò tocca agli interisti dai.

12:08 AM

 
Anonymous Anonymous said...

tutto bello tutto bello ma io al tuo posto allargherei il pubblico del blog.
crì

6:08 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Mi si infeltrisce se lo allargo Crì.

aZ

6:21 AM

 
Blogger seserla said...

bella la ricostruzione, molto vivida e probabilmente reale, perchè no?

8:14 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Beh nella dinamica è reale.
E' romanzato il pezzo che riguarda le considerazioni intime del brigatista - io narrante, l'agente morto e il Vix Sinex, poi in linea teorica potrebbe essere reale anche quello.

aZ

9:38 AM

 
Blogger GPZ said...

Bella Tò. Purtroppo mi son perso la trasmissione di ieri su Moro.

Leggo ora che Mastella rinuncia a candidarsi. Che notiziona.
Da le colpe ad altri, ma forse i sondaggi dicono che la gente non ha minimamente intenzione di votarlo, visto il suo comportamento da 1994 ad oggi.
Chi piange i suoi mali pianga se stesso

10:29 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Probabilmente questa volta lo voterebbero veramente solo a Ceppaloni e dintorni. Lui era convinto che dopo il favore fatto a ziu Silviu, far cadere il governo Prodi, ziu Silviu sarebbe stato a sua volta riconoscente e lo avrebbe incluso nelle liste del Pdl. Ma anche da quella parte hanno capito che caricarsi in lista un Mastella non conviene, diminuisce notevolmente il livello di credibilità.
A me non dispiace per niente.
Si fotta Mastella.

aZ

10:36 AM

 
Anonymous Anonymous said...

...anche se ha la moglie bona (...così...per introdurre una nota di colore )...la moglie di Mastella è bona...neanche bella...bona...

aZ

10:39 AM

 
Anonymous Anonymous said...

porchededda, direi

darix

12:41 PM

 
Anonymous Anonymous said...

non ho parole...tipo andare da un analista e dirglielo però, consiglio vivamente, volendoti bene.tiziananncihovojadiloggarmi

2:07 PM

 
Anonymous Anonymous said...

Vado dall'analista e gli dico "...sa, io senza saper nè leggere e nè scrivere un paio di botte di slancio le darei a lady Mastella...magari sopra il tavolo di legno intarsiato nella sua cucina rustica di Ceppaloni...oppure sulla lavatrice in funzione...non so, un po scomodi comunque che c'è più gusto..."

E' una bella donna orsù...niente di che...

aZ

2:47 PM

 
Anonymous Anonymous said...

..cioè secondo te, questa
http://www.la7.it/img/video
/320X240/7685.jpg
... è una bella donna?ascò piu che dall'analista, tipo dallo psichiatra?

3:38 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Santa Cleopatra cheppalle!!!

aZ

4:18 AM

 
Anonymous Anonymous said...

già sei poco...

2:18 PM

 
Anonymous Anonymous said...

Eh, caro aZ, sarebbe bello pensare che almeno uno di quelli che sterminarono la scorta di Moro abbia pensato così, cioè: "quello è un uomo" ; ma, vista la fine che hanno fatto fare a Moro senza alcuna pietà ho i miei seri dubbi al riguardo...tra l'altro in quel modo quegli stronzi di brigatisti impedirono (insiemead Andreotti e Cossiga, ovviamente) il compromesso storico con Berlinguer e ci consegnarono mani e piedi a trent'anni di: Craxi, Cossiga, Forlani, Andreotti e - oddìioooo mioooooo!!!(per dirla comn Renzo Montagnani) - a Berlusconi!!!!

Saluti
Carlo Asili

7:35 PM

 
Anonymous Anonymous said...

E' proprio per questo che la vicenda Moro è uno dei fatti più importanti della storia repubblicana: perchè ha determinato la svolta e il successivo sviluppo della politica italiana nei suoi equilibri di fondo.

E anche per un altro fatto che può sembrare marginale rispetto ai grandi equilibri ma non lo è: la fine di quel grande movimento di contestazione che aveva le sue origini nel 68 e che è stato spazzato via proprio in seguito alla vicenda Moro.

aZ

9:34 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Caro aZ, sono pienamente d'accordo con te. Un abbraccio

Carlo Asili


PS: ahò, la moglie di Mastella è proprio bbbona!! E poi gallina vecchia fa sempre buon brodo....

5:06 PM

 
Blogger janamala said...

mico...senti..ma quel post...eheheh

6:27 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Eheh no...teniamo i rapporti di buon vicinato...

aZ

6:55 AM

 
Blogger janamala said...

uahauahauah!l'hai fatto amicco!!

7:56 AM

 
Anonymous Anonymous said...

uno aldo moro? no biggolo e biondino.

4:29 PM

 
Blogger dariedda said...

ahahaha! bellaquè!

amicco sei molto depresso?
mi spiace, sai? sarebbe stato
meraviglioso avervi in finale e battervi...

1:17 AM

 
Anonymous Anonymous said...

...mmmh depresso no, c'era da aspettarselo, non ci credevo molto neanche prima alla possibilità di ribaltare il risultato, non con l'Inter degli ultimi tempi almeno.

aZ

5:28 AM

 
Blogger  said...

L'UICO PROBLEMA è CHE ADESSO NON VORREI SI SCORAGGIASSERO PER DOMENICA

7:33 AM

 
Blogger  said...

L'UICO PROBLEMA è CHE ADESSO NON VORREI SI SCORAGGIASSERO PER DOMENICA

7:34 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Chissà...comunque non mi dispiace particolarmente che Mancini vada via...

Ma li avete visti ieri allo stadio Cassano, Valentino Rossi e Materazzi? Li hanno inquadrati diverse volte quei bravi ragazzi...mi chiedevo di cosa stessero parlando...probabilmente dell'aumento del prezzo della benzina e del pane a cinque euro...così a occhio...

aZ

8:01 AM

 
Blogger janamala said...

secondo me si lamentavano delle tasse.

8:35 AM

 
Blogger GPZ said...

Parlavano del fatto che Mancini andrà via e sarà il prossimo allenatore di Cassano.

9:31 AM

 
Anonymous Anonymous said...

da aldo moro a cassano(...)

10:40 AM

 
Blogger janamala said...

tipo tristezza eh?

10:47 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Beh c'è un filo che lega Aldo Moro a Cassano, sono entrambi pugliesi.

A parte questo, in risposta a Gp, non credo che parlassero di quello, un po perchè a quanto pare Mancini andrà via dall'Inter ma non rimarrà ad allenare in Italia, e un po perchè sono fermamente convinto che quei bravi ragazzi quando si trovano insieme parlano sostanzialmente di " figa " ( ...neanche di donne...proprio di figa, non pretendiamo troppo ), della tale modellina o della talatra showgirl..con l'eccezione di Materazzi, forse, che è sposato...ma la mano sul fuoco non ce la metterei...

aZ

10:57 AM

 
Blogger janamala said...

cmq, oggi, per la cronaca, c'è un articolo su cinzia banelli(nuove brigate rosse, che a me mi suona di perla,ma vabbè)..aldilà di tutto...di questa donna da anni appare una sua foto il giorno dell'arresto..una faccia da appena sveglia...con una tuta in pile bette triste...a disegnini blu e viola..tipo quella che uso a casa ..nemmeno quando dormo..quando faccio le pulizie..dai ajò..per una questione di dignità..quando vi arrestano VESTITEVI BENE E ASSUMETE UN'ESPRESSIONE SVEGLIA CAZZO.no davvero..cioè marcolino quando me l'han arrestato era vestito bene e sorrideva, mi faceva la sua porca figura...ajò

10:58 AM

 
Blogger janamala said...

si scherza ma fino a un certo punto, cioè io se mi arrestassero gli direi aspè un attimo che mi ripiglio,marco era davvero figo, rideva anche, come bobore col pugno alzato, pierfranco ci ha provato ma erano in due che lo tenevano,ma si capisce, io boh, per una questione di dignità eh.

11:01 AM

 
Blogger janamala said...

ps. tò, nessun filo aldo moro cassano.si salta di palo in frasca senza dignità, succede.

11:02 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Beh saltare per saltare meglio su una frasca che su un palo...sai com'è...

aZ

11:04 AM

 
Blogger janamala said...

eheheh

11:26 AM

 
Blogger janamala said...

cmq, a proposito di geometrica potenza,a me, la storia delle cento lire per fare la stella a cinque punte m'ha sempre affascinato...a parte che non è cosi facile come dicono...

12:57 PM

 
Blogger janamala said...

cess...tò...bette flash mi è venuto..ma te lo ricordi quando prestrasti mara renato ed io a piergurgu?perle ai porci...:-D

12:58 PM

 
Blogger Betta said...

Questa cosa l'ho sempre pensata anch'io.
Se mi dovessero arrestare per una cosa del genere andrei a testa alta e con un bel sorriso strafottente stampato in faccia.

Comunque, diciamocelo, Marcolino fa sempre la sua porca figura.

E non aggiungo altro.

4:07 AM

 
Blogger janamala said...

buongussssssstaia:-)

4:32 AM

 
Blogger janamala said...

mico,da domani con la repubblica esce un dossier su aldo moro...

4:51 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Chi erano i due che hanno sparato dalla moto Honda? Chi era il brigatista del commando che ha sparato più della metà dei colpi?
Chi era il brigatista del commando che, secondo diversi testimoni, ha urlato ordini in una lingua straniera (o in un dialetto)?
Che faceva il colonnello Guglielmi, del Sismi, istruttore di Gladio, in via Fani alle 9 di mattina, perchè doveva andare a pranzo da un amico?
Che fine hanno fatto le due borse di Moro portate via dai terroristi e i documenti in esse contenuti?
È verosimile che, solo per un caso secondo i Br, il giorno dell'agguato coincida con quello della presentazione alle Camere del Governo appoggiato dal Pci ?
Chi e perchè ha fatto scoprire l' appartamento di via Gradoli attraverso il trucchetto dell' acqua lasciata aperta? Perchè è stato immediatamente accreditato come "autentico" il comunicato del lago della Duchessa, che era palesemente falso per forma, stile e contenuto?
Che rapporto c'è tra la scoperta del covo di via Gradoli e il falso comunicato del Lago della Duchessa, che avvengono nello stesso momento ?
Perchè la notizia della scoperta di via Gradoli è stata data con grande risalto mentre la logica investigativa suggeriva un appostamento in attesa del rientro degli inquilini ?
Chi ha suggerito ai professori bolognesi la "pista Gradoli", dal momento che nessuna persona di buon senso può realmente credere alla versione della seduta spiritica?
Da dove venivano e che fine hanno fatto gli elenchi di politici, militari, industriali e funzionari pubblici trovati in via Gradoli, dei quali sono usciti solo 6 nomi, cinque dei quali erano negli elenchi della P2, scoperti solo tre anni dopo?
Come si spiegano le incongruenze temporali tra l'ora in cui, secondo i terroristi, sarebbe avvenuta l' "esecuzione", l' ora presunta della morte di Moro e l' ora in cui le Br avrebbero parcheggiato la R4 in via Caetani?
Perchè la scelta di via Caetani, distante dal luogo presunto dell'uccisione e in una zona particolarmente presidiata?
Perchè non è stata fatta chiarezza sul trasporto dei documenti fuori da via Monte Nevoso (il memoriale o altre carte, magari di Moro ?) prima dell' arrivo del magistrato?
Che cosa contenevano i faldoni acquisiti nel 2001 da consulenti della Commissione stragi che sembrano legare un elenco di Gladio e al covo di via Monte Nevoso? In che modo sono legate al caso Moro e ai suoi documenti le uccisioni di Varisco, Dalla Chiesa, Pecorelli, Chichiarelli,
Galvaligi?
Perchè le Br prima annunciano che «nulla deve essere nascosto al popolo» e poi tengono per sè le risposte di Moro, sostenendo che «non ci sono clamorose rivelazioni da fare»?
Perchè nessuna chiarezza è stata fatta sulle operazione preparate e poi non eseguite per liberare Moro?
Perchè, nella versione del memoriale trovata in via Monte Nevoso nel 1990, Moro scrive:«io desidero dare atto che alla generosità delle Brigate Rosse devo, per grazia, la salvezza della vita e la restituzione della libertà»?
Che rapporto hanno con il caso Moro gli oscuri segnali ripetutamente lasciati da Chichiarelli nel borsello «smarrito» e nella rapina alla Brink's Securmark?
Quale era il covo fiorentino dove si riuniva la direzione strategica delle Br? E chi era l'anfitrione di cui si è parlato come di un «conte rosso»?
Il tentativo di trattativa del Psi riuscì realmente ad avere contatti con due del gruppo Br che gestiva il rapimento. Perchè non si è pensato di pedinarli?
Che fine hanno fatto i verbali delle riunioni dei «comitati di crisi» al ministero dell'Interno?
È vero quello che ha detto Nara Lazzerini, ex segretaria di Gelli, che ha detto che subito dopo il rapimento avrebbe sentito il capo della P2 conversare con due persone, una delle quali disse:«Il più è fatto, adesso aspettiamo le reazioni»?
È vero che Nino Arconte, che dice di essere stato in Gladio, fu mandato a Beirut, prima del rapimento, a portare un messaggio che chiedeva di attivarsi per la liberazione di Moro?
Se gli stessi brigatisti dicono che la Renault rossa fu lavata bene prima del suo uso finale, come si spiegano le tracce trovate su di essa (bitume, sabbia tipica del litorale laziale poco a nord di Fiumicino, tracce di terreno vulcanico, residui vegetali tipici di zone vicine al mare)?
Come mai l'Hyperion, misteriosa scuola di lingue parigina, aveva aperto una sede a Roma poco prima del rapimento Moro per poi chiuderla poco dopo la sua conclusione ? Che ruolo ha avuto la fantomatica organizzazione chiamata «Anello» nelle presunte trattative per liberare Moro pagando un riscatto e chi erano i brigatisti con i quali erano in corso le trattative?

11:34 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Bene anonimo, questi più o meno sono tutti i punti oscuri che riguardano la vicenda Moro ( buona parte li hai copincollati tra l'altro, lo dico a onor del vero e non per bacchettarti ).
Alcuni di questi punti, pochi per la verità, posso provare a spiegarteli io stesso, e in realtà sono meno oscuri di quanto si creda, ne cito un paio:

Tu scrivi

" Perchè la scelta di via Caetani, distante dal luogo presunto dell'uccisione e in una zona particolarmente presidiata? "

Rispondo:

Questo si spiega bene se si ha un minimo di conoscenza delle tecniche di guerriglia urbana utilizzate dalle Br: è chiaro che le Br non potevano fronteggiare militarmente l'enorme apparato militare disposto nelle vie di Roma in quei giorni. Se però si considera solo la notte in cui la Reanault 4 rossa con a bordo il cadavere di Moro è stata spostata da via Montalcini a via Caetani le cose cambiano. La Reanault era naturalmente preceduta e seguita da altre due macchine con altri brigatisti a bordo, qualora si fosse verificato uno scontro a fuoco i suddetti brigatisti avrebbero dovuto affrontare una, al massimo due, pattuglie, e non tutto lo schieramento di forze dislocato nelle vie romane. Sarebbe stato difficile infatti fare confluire sul posto, in un lasso di tempo minimo, una grande quantità di militari.
Quindi ripeto, il trasporto del cadavere di Moro è stato organizzato con macchine di appoggio e di copertura, oltre alla Renault, preposte a intervenire nel caso si verificasse un conflitto a fuoco.
Questa spiegazione, oltre a essere quella più plausibile nonchè quella fornita da Mario Moretti che ha condotto l'operazione, è anche quella che risponde alle logiche della guerriglia urbana di matrice " tupamarista ", quelle stesse logiche a cui si ispiravano le Brigate Rosse.

Poi scrivi:

" Il tentativo di trattativa del Psi riuscì realmente ad avere contatti con due del gruppo Br che gestiva il rapimento. Perchè non si è pensato di pedinarli? "

Rispondo:

Colui che teneva i contatti tra le Br e il Psi durante i 55 giorni del sequestro era Lanfranco Pace, attuale collaboratore di Giuliano Ferrara nella trasmissione " Otto e mezzo " e all'epoca membro del nucleo storico dell'Autonomia Operaia romana. Pace ha incontrato tre o quattro volte durante quei giorni i brigatisti Valerio Morucci e Adriana Faranda.
Ora, premesso che all'epoca ben pochi erano a conoscenza di questi contatti, lo stesso Pace ha più volte spiegato, anche alle commissioni di inchiesta, che se uno conosce bene il territorio romano, se non vuole farsi individuare e pedinare e se, soprattutto, dispone di appoggi logistici che lo aiutano in tal senso, può riuscire benissimo a eludere qualsiasi controllo, e di fatto gli incontri fra Pace e Morucci - Faranda non sono mai stati scoperti se non attraverso le testimonianze dei protagonisti.


Per quanto riguarda il resto del tuo commento è una ricostruzione abbastanza corretta di quelli che sono, e a tutt'oggi rimangono, i misteri legati a questa storia.
Esiste una corposa letteratura a riguardo, tra le tante cose scritte personalmente mi capita di dare maggior credito alle indagini di Sergio Flamigni che ha dedicato numerosi libri all'argomento.

Nessuno è in grado al momento di dare risposte concrete alle domande che tu poni, però i libri di Flamigni, come anche altri, aiutano quanto meno ad aver un quadro più chiaro degli eventi.
La verità è comunque ben lontana dall'essere completamente sviscerata.

Grazie per il tuo commento.

aZ

12:45 PM

 
Anonymous Anonymous said...

leggere l'intero blog, pretty good

5:37 AM

 

Post a Comment

<< Home