2/11/07

Del metodo


Domanda - Qual è il tuo metodo di rielaborazione dei racconti orali che raccogli?
A.C. - La rielaborazione per me è come se non esistesse, l’ascolto delle storie è già rielaborazione. La drammaturgia non è tanto il lavoro a tavolino quanto lo sguardo sugli eventi che mi interessano e sulle storie che ascolto, questa è la drammaturgia per me. Nei miei spettacoli non c’è mai un lavoro di scrittura, non c’è mai un lavoro di prove, faccio uno, due giorni di prove prima del debutto perché mi servono tecnicamente per capire i tempi. Per me, davvero, lo spettacolo è come quando uno torna da un viaggio: quando gli chiedono cosa ha visto nel viaggio non risponde perché se l’è preparato, risponde e sa raccontare ciò che gli è successo perché c’è stato.

108 Comments:

Blogger Memole said...

L'ho visto da poco a teatro....
Adorabile. Semplicemente.

2:30 PM

 
Blogger Betta said...

Fratelluzzo, con questo post apri un discorso che potrebbe durare anni, perché tocca troppe cose contemporaneamente.

Il teatro è una delle forme espressive più antiche, anzi, trovarne l'origine è difficile e affidato a supposizioni.
Nel corso dei secoli le forme teatrali si sono diversificate, assecondando tendenze artistiche e politiche, prestandosi come specchio dell'umanità o rappresentandone la rottura, e credo che la predilizione di un genere o di un altro sia una scelta squisitamente personale, dettata da quello che comunemente chiamiamo "gusto".
La drammaturgia, come scrittura del teatro, si muove nello stesso discorso.

Qualcuno potrebbe preferire uno spettacolo dove il corpo, più che la parola, è il centro assoluto dell'attenzione (va da sé che di prove ce ne vogliono parecchie), altri amano invece quel teatro in cui la parola è sincopata, spezzetata, morsicata, trasfigurara e resa "altro" rispetto al significato iniziale, altri ancora non hanno voglia di cercare i significati metaforici e preferiscono il teatro naturalista dove quello che si dice è quello che si vuol dire, con una scenografia e un costume che diano supporto e un pubblico che "spia" quello che avviene come da una finestra, c'è chi ama fumi e luci, chi ancora si diverte con i match di improvvisazione, chi un pò questo e un pò quello purché di buona qualità.

Non ho mai visto Ascanio Celestini e mi piacerebbe molto farlo appena possibile, e il suo discorso è interessante.
Però ecco, non è l'unico, e forse personalmente preferisco assistere all'interazione, allo scambio fra individui sul palco, piuttosto che al gioco solitario di un animale monologante (per quanto stare soli sul palco e tenere il pubblico per un'ora non è cosa da poco, anzi, chapeau!).

6:20 AM

 
Blogger azzazzel said...

Si è chiaro che,come dici,è sostanzialmente una questione di gusti e inclinazioni personali.In definitiva è l'unica vera certezza riguardo a qualsiasi forma di espressività artistica.Per quanto mi riguarda ammiro smisuratamente Ascanio Celestini e trovo molto intrigante,e in qualche misura affine,la dinamica di processo creativo di cui parla.

7:35 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Quindi in Sardegna, gli avventori dei Tzilleri, sono tutti attori, stando alle parole di Ascanio C.

8:11 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Ascanio Celestini è un grande. Forse il piu grande attore di teatro di narrazione che abbiamo oggi in Italia. Come attori (in senso stretto)sono forse più bravi di lui Paolini, Baliani, la Curino...ma Celestini ha il grande merito di aver recuperato la tradizione dell'oralità (quella antica) con una ricerca sul campo che sa di miracoloso. Un lavoro immane di interviste e sbobinamenti su alcuni argomenti che la nostra corta memoria sta via via cancellando: il lavoro, gli operai, la guerra, le diversità.
In questo senso la sua drammaturgia è lavoro prezioso, necessario.
Poi ha la fortuna di avere una grande forza espressiva (in questo aiutato anche dal suo romanesco)che gli consente di tenere incollato lo spettatore alle parole per lungo tempo, passando attraverso il riso e il pianto, la leggerezza e l'emozione profonda. Ma, ripeto, la grande carica sta nel narrare, nel gusto che si prova a raccontare. Come i nostri vecchi narratori di contos de fochile, anch'essi straordnari esempi di un teatro fatto di poco, se non di carisma e belle storie.
Se tutti noi facessimo una infinitesima parte del suo lavoro, forse l'oblio e i revisionismi del cazzo avrebbero vita più dura.

8:41 AM

 
Blogger azzazzel said...

Gpz:..beh non proprio.

Bir:..d'accordo con te in particolare sull'ultima frase.Il lavoro sia di Paolini che di Baliani(la Curino la conosco poco)si distanzia non poco da quello di Celestini,difficile fare un raffronto qualitativo su quale sia meglio o peggio o su chi sia preferibile come attore,seguono procedimenti abbastanza diversi,due modi diversi di lavorare(come dice lo stesso Celestini rispondendo proprio a una domanda sul paragone tra il proprio teatro e quello di Paolini).In questo senso è forse più proponibile un paragone tra Baliani e Paolini che si discostano meno e sono senz'altro più assimilabili.Di mio ho una forte predilizione per Celestini,lo trovo dotato di grande carisma magnetico,pur non disdegnando neanche un po gli altri due.
Il post su Celestini rientra nel discorso che si faceva su Kerouac,la scrittura "automatica" e un certo modo di intendere il processo creativo per il quale ho una personale predilizione,pur senza togliere niente all'idea di un elaborazione più accurata e meno spontanea.

9:29 AM

 
Blogger azzazzel said...

A costo di ripetermi dico che è abbastanza arduo,se non proprio privo di senso,fare paragoni tra determinate figure,o meglio,non tanto fare dei paragoni quanto provare a stabilire chi sia meglio o peggio.Anzi,sotto certi aspetti è persino un attitudine piuttosto infantile,e lo dico in partcolare al tipo che ha definito Kerouac o Hemingway dei truffaldini in confronto a Calvino(..ma suvvia).Sono raffronti campati in aria,sopratutto in virtù del fatto che ognuno riporta impressioni strettamente personali rispetto a qualsivoglia forma artistica,sicchè è un po banalotto provare a stabilire a priori chi sia meglio.Come dire che De Andrè è meglio di Dylan,o che Leonard Cohen è meglio di Tom Waits...ha lo stesso valore,in termini di critica,che dire che Mazingazeta è più forte di Jigrobotdacciaio.

9:49 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Ovviamente c'era dell'ironia nella mia affermazione, tuttavia trovo che c'è molta teatralità nel modo dei raccontare dei sardi, gli anziani però.

10:47 AM

 
Blogger azzazzel said...

:-),si infatti dicevo non proprio appunto per questo.Gli avventori dei tzilleri che dici tu non sarebbero definibili propriamente come teatranti,però sicuramente la "tradizione orale" di cui parla Celestini,e Birambai,ha a che fare anche col modo di raccontare tipico dei "contos de fochile",o contos de tzilleri anche.

10:58 AM

 
Blogger janamala said...

This comment has been removed by the author.

11:01 AM

 
Blogger janamala said...

ma infatti MAZINGAZETA è molto più forte di jeegrobotdacciaio,ma stai scherzando??ma il più fortissimo è Goldrake,lo sanno tutti,anche perchè c'è aktarus che è il guerriero più bono del mondo.assieme a capitan harlok,ovviamente.

11:03 AM

 
Blogger Betta said...

Bono Capitan Harlock.

11:31 AM

 
Anonymous Anonymous said...

harlock viene dalla fusione mimetica di hard e cock...

11:31 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Perché scrivi che è banale ed infantile fare paragoni tra autori lontani (non certo aprioristicamente)?

Per me la banalità è farsi piacere, spesso per un'aberrante voglia di omologazione (sicuramente non è il tuo caso), tutti gli autori che hanno avuto fama a livello mondiale, soprattutto se vicini a determinate idee politiche, o fase storica o accompagnati da presentazioni valide (Fernanda Pivano nel caso di Kerouac).

Da un amico sento spesso definire Pasolini (io adoro Pasolini) un furbetto poco onesto, soprattutto a livello cinematografico, in quanto ha spudoratamente copiato il neorealismo di Luchino Visconti, nella maggior parte delle sue pellicole.
E letterariamente uno che ha saputo vendersi alla grande.
Vendere se stesso, ancor prima della sua vena letteraria (il commento in riferimento esclusivamente ai suoi romanzi).
Il suo ragionamento ha un filo logico. Non sto a spiegarti le varie ragioni.

Il mio amico è stupido, infantile, acritico? Fidati sulla parola che non è così.

Tra Battisti e De André riesci a fare un paragone?
Tra Tenco e De André?
Tra Guccini e Ligabue?
Tra De André e Guccini?

A me viene normale farli, avere delle preferenze e, soprattutto, motivarle.
La stessa Pivano, dal momento che citi le critiche ufficiali..., si è espressa a favore di De André nello scontro a fuoco con Dylan.

Cerco di essere sintetico non per carenza di argomenti, ma per tempo.

11:37 AM

 
Blogger janamala said...

me l'ero immaginato pà.secondo me capitan harlock ne sapeva un bè.

11:38 AM

 
Blogger janamala said...

zzz..anonimo,dì al tuo amico invece di disquisire sulle opinioni spacciandole come fatti(ho avuto una folgorazione sentendo travaglio ieri)di spiegarmi le sue frasi deliranti del post precedente,che ancora aspetto.

11:40 AM

 
Blogger Betta said...

Anonimo migliore o peggiore, nel caso degli autori citati, credo dipenda dai gusti. Io amo De André più di qualunque altro cantautore, però non ti posso dire che sia migliore di Guccini (col quale sono cresciuta tanto quanto con De André), sono molto molto diversi, trattano argomenti diversi, hanno voci diverse, vogliono dire cose diverse...

11:45 AM

 
Blogger janamala said...

ah scusa anonimo sei sempre tu il delirante,non avevo capito.meglio ancora.ce la fai a spiegarmi quello che hai scritto senza ricorrere alle lame rotanti?su su due post sotto.
anonimo,sei uno che non ce la puoi fare.

11:49 AM

 
Blogger azzazzel said...

Scrivo che è banale o inappropriato proprio perchè la scelta,in ultima analisi,è affidata a quelle che sono impressioni personali,gusti,per cui è difficile stabilire a priori cosa sia meglio o peggio,tanto più che molte volte,nonostante nel medesimo contesto artistico,i registri creativi(o cifre stilistiche)sono talmente differenti che è pressochè impossibile fare un confronto.E alla fine l'unica conclusione sensata,piuttosto che stabilire un migliore o un peggiore,è prendere atto della varietà e differenza di personali inclinazioni,probabilmente è solo una questione di linguaggio.Ora,non so sei tu quello che ha definito Kerouac e Hemingway dei pseudo truffaldini,fatto sta che a me la cosa è parsa aberrante,e lo è anche nel caso di un paragone con Italo Calvino.Il discorso è partito più che altro da quest'affermazione.Per entrare nel merito del tuo commento:io posso preferire De Andrè a Battisti,ma non posso stabilire in termini assoluti che uno sia sicuramente meglio dell'altro.Credo inoltre che,al di la di eventuali relativizzazioni,la critica "ufficiale" ha una sua importanza,e se Kerouac è considerato uno degli scrittori più importanti del novecento non è certo dovuto alla presentazione della Pivano(inoltre non penso che proprio Kerouac susciti chissà quale attrazione "politica",dal momento che se uno lo conosce un po sa che si trattava di un reazionario anticomunista convinto,da questo punto di vista la fascinazione è eventualmente di tipo "esistenziale").E infine,sempre rimanendo in ambito di opinioni personali,penso che definire Pasolini un furbetto poco onesto,cinematograficamente o letterariamente,dovrebbe essere perseguibile secondo il codice penale.

12:02 PM

 
Blogger azzazzel said...

Hai detto bene:"avere delle preferenze e motivarle".
Poi un parere all'apertura del tuo commento:difficile che se uno vive la letteratura in un certo modo possa arrivare a "farsi piacere" un Kerouac,ad esempio,per una forma di omologazione o perchè particolarmente sedotto dal contesto in cui si muoveva Kerouac.I gusti letterari sono poco inclini a diventare moda nel senso stretto,se arrivi ad amare un determinato autore è perchè l'hai letto,l'hai inglobato e ne hai colto tutte le sfumature di senso.Sarà pur vero che,come si dice,Kerouac ha fatto vendere milioni di jeans Levis e mandato sulle strade milioni di giovani americani,nessun dubbio sul fatto che sopratutto "Sulla strada" sia stato preso di mira da un consumo massificato,ma non credo che sia un caso,per fare un esempio significativo,che Repubblica faccia un sondaggio su "I libri che ti hanno cambiato la vita" e Kerouac risulti tra i primi tre insieme a Salinger e Pavese.

12:16 PM

 
Blogger azzazzel said...

TRA CINQUE MINUTI COMINCIA LA RIVOLUZIONE

Un monologo tratto dallo spettacolo "Appunti per un film sulla lotta di classe" di Ascanio Celestini.


Io sono comunista…perché i comunisti sono come i marziani…qualcuno dice che i marziani sono una civiltà superiore, come i comunisti.Qualcun’ altro invece dice che i marziani sono dei criminali assassini che distruggeranno il mondo, come i comunisti.Ma tutti sanno che i marziani non esistono, che i marziani sono un’invenzione letteraria, una meravigliosa storia di fantascienza…come il comunismo.

Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa…tutti evidentemente erano dei disgraziati…ma ciascuno lo era in maniera differente…perché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte.Difatti c’era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c’era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos’é che si era perso, c’era quello che aveva perso la ragione…e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. C’era quello che aveva perso tempo e mò non c’aveva più tanto tempo da perdere…e difatti fu lui che disse: "Attenzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!""Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!""Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!""Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!" "Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

E nel mentre che s’aggiravano come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa, si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano "Avanti Popolo!", e dicevano "Avanti Popolo" perché mandavano sempre davanti il popolo…e loro rimanevano indietro, magari d’un passo magari d’un metro perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere. E furono questi ultimi che con gli occhi rossi e la morte nel cuore videro lo scompiglio nelle forze dell’ordine che mò non erano più ne forti ne ordinate…difatti erano scappati i generali, i marescialli, i colonnelli, i tenenti, sottotenenti, nullatenenti, perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c’erano più…Con loro erano scappati via i famosi guerrieri, quelli che mostravano i denti e terrorizzavano il mondo. Per strada c’era soltanto qualche brigadiere in pensione che sventolava la dentiera…ma si sa che anche i soldati sdentati capiscono come va la situazione…e si dissero sottovoce…

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…""Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…""Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…""Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…" "Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…"

Il capo dei capi della polizia e di tutti gli eserciti riuniti stava guardando in televisione un famoso programma sui gamberi in salsa rosa quando ci fu una spiacevole interruzione…il giornalista autorizzato dalla redazione disse che purtroppo il programma del sabato sera, insieme al tirassegno sull’emigrante che passa la frontiera, il telegiornale di Paperino, il Grande Fratello con suo cugino e le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda "Perché – disse – saltata è la programmazione…"

"Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"disse"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti per la prima volta nella sua luminosa carriera si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore, lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di se, che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo, adesso invece si vergognava che in una città cosi piena di sole sporcasse i muri con la sua ombra.Cosi quella folla che s’aggirava come s’aggirò il famoso spettro per l’Europa smise d’aggirarsi, si fermò un istante incominciò a fare il conto all’incontrario come si fa la notte di capodanno aspettando l’anno nuovo…e disse…"meno 5-4-3-2-1"

-con un po’ di emozione-

"Gentili signori comincia la rivoluzione!""Gentili signori comincia la rivoluzione!""Gentili signori comincia la rivoluzione!""Gentili signori comincia la rivoluzione!""Gentili signori comincia la rivoluzione!"

2:12 PM

 
Anonymous Anonymous said...

la tradizione dell'oralità (quella antica) con una ricerca sul campo che sa di miracoloso. Un lavoro immane di interviste e sbobinamenti su alcuni argomenti che la nostra corta memoria sta via via cancellando: il lavoro, gli operai, la guerra, le diversità.
In questo senso la sua drammaturgia è lavoro prezioso, necessario.

Si può concordare qualcosa, ma la tradizione orale, quella antica, quella autentica sono cose che ammorbano il pensiero. E te lo dice uno che è una specie di Capitan Harlock, anzi Batman. Così hanno iniziato a chiamarmi ieri in un paese dove facevo della ricerca sul campo. Con risultati abbastanza strani, meno significativi di quelli che poi celestini fa riemergere. Sarà perchè mi occupo di queste cose e non sempre il mio lavoro è fruttuoso, anzi, spesso non lo è. Il mito dell'anziano, e il mio anziano è più anziano del tuo è una frase che rientra nel genere di paragoni di cui sopra (e sotto). Celestini è forte, spara anche un sacco di cazzate e questo lo rende meraviglioso e umano. Sul fatto che poi bisogni prenderlo a modello per salvare la patria dall'oblio è vero, ma in parte. E che poi Pasolini fosse un furbo... Beh, copiava come copiano tutti perchè nel cinema necessariamente si copia, non è tradizione orale ma tradizione visuale. E un modo di trasmettere il sapere, e quel sapere è dato da uno strumento che va sistemato e la sua posizione genera dei significati grazie a quelli che l'hanno posizionato prima di te. Di certo El Paso non faceva niente per farsi piacere, cosa che ultimamente un po' mi preoccupa nelle persone. Ma i blues brothers cantavano everybody needs somebody, e su questo non possiamo farci niente.

Sono molto contento che il blog di Toti si apra a questi dibattiti e confronti. E pregherei gli anonimi di aprirsi dei blog ed entrare alla grande nella mischia. Se ci si confronta stare a Nuoro sembrerà stare in un altro posto.
Oggi sono andato al cinema, come tutte le settimane, qualsiasi cosa ci sia. Oggi ho visto un film terrificante, per donne. Lacrime e baci a iosa, attori boni (Jude Law) e simpatici (Jack Black) assolutamente fuori parte. Due attrici rese meno bone per far piacere al pubblico femminile ed aiutarle nella mimesi. Nelle scena in cui si doveva piangere ho pianto. Del resto ho pagato il biglietto per la fabbrica dei sogni e se c'è la possibilità della catarsi perchè non approfittarne anche se ci viene data nella versione patinata hollywoodiana? Poi era il film in cui tutto si risolve per il meglio, con montaggio veramente pessimo e un'imbarazzante caterva di metacinematografia, da Dustin Hofmann al blockbuster al vecchio sceneggiatore che ritrova la voglia di vivere incontrando la Winslet e suggerendole una serie di pellicole per aiutarla a trovare sè stessa. Però uscire dal cinema, fare la strada a piedi, comprare le sigarette e pensare: in fondo non va mica così male è una bella soddisfazione. Ed è bello quando la banalità si insinua dolcemente in una vita spesa alla ricerca dell'insolito. Sto proprio invecchiando.
Un bacione e mi scuso per la lungaggine, ho la digitite in questi giorni (cfr. il penultimo posto di www.falcoaibiza.splinder.com il blog della simpatia rigenerante, delle uova al tegamino e degli assoli di chitarra elettrica che fanno tremare le vene ai polsi)

3:15 PM

 
Blogger azzazzel said...

Falco sublime ;-)

3:42 PM

 
Blogger phoenietzsche said...

Non sono mai d'accordo sui soggettivismi... negano ogni fondamento alla bellezza, all'arte e quant'altro di umano poco umano sussista. Eppoi qualcuno piace a tanti, qualcunaltro piace a tutti, altri piacciono così tanto a pochi... direi che non occorre una riflessione austera ma è sufficiente il ventaglio delle percezioni più comuni a sfatare queste banalissime dicerie sul gusto.
Insomma, il detto "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" è una fantozziana cagata pazzesca, dietro cui si cela esclusivamente (e malissimo) pigrizia intellettuale o, peggio, supponenza e mediocrità critica.
Ci sono secoli di studi di estetica che vengono insultati (e quel che è peggio proprio da chi li ignora) ogni volta che viene ribadito questo (falso) concetto.
Ma vabbè, si vive di piccole solitudini...

10:01 PM

 
Blogger dariedda said...

anche a me piace celestini e trovo che abbia trovato una bella strada da afre. E' brevo, bravissimo, ma non ha inventato niente, questo bisogna dirlo, eh?
E' super bravo a portare tutto in scena. Il suo è un lavoro non solo di drammaturgia, lui è riuscito a coniugare teatro e radio perchè i suoi monologhi nascevano soprattutto pe rla radio, sulla falsariga del radio documentario classico che in Italia ebbe gran fortuna con un programma di radio 3 che si chiamava cento lire e che con la direzione udc di velzania è stato eliminato impunemente perchè troppo di sinistra. celestini a radio 3 ha fatto una marea di cose. I suoi monologhi si prestano moltissimo all'ascolto radiofonico.
la cosa più interessante di celestini sono le voci stesse che ha raccolto e poi drammatizzato.
Quando fai interviste e raccogli testimonianze, non hai nemmeno idea delle cose che ti possono capitare. Nel lavoro sulle miniere per fare un esempio che mi riguarda, ho parlato con un sacco di persone, il livello di empatia e attenzione mi sfiancava, tornavo a casa come risucchiata. Poi ri ascoltavo le interviste e sono venute fuori delle cose meravifgliose. Dei modi di raccontare la propria esistenza che sono fantastici, commoventi, toccanti o a volte tanto ironici. Nessuno, nessun drammaturgo o scrittore avrebbe potuto scrivere quelle cose nate dalla spontaneità del momento con la stessa intensità.

11:50 PM

 
Anonymous Anonymous said...

E vurria essere ciento lire
di tasca in tasca senza capire

1:12 AM

 
Blogger Betta said...

Phoenì dipende sempre da quale punto di vista affronti il discorso.
Mi sembra che nel negare il "de gustibus" tu stia affrontando la cosa in modo molto razionale e intellettuale, come se il "piacere" fosse una cosa strettamente legata all'intelletto, al bello estetico.
Ecco, credo che non sia proprio così.
Cioé, è anche così, ma è anche qualcosa che viene dal background di ognuno, dal bagaglio emozionale, dall'imprinting che ci viene dato nell'infanzia. Il bello estetico per come lo intendi tu ha molto dell'oggettività, ma quando io sento una canzone che INCONSAPEVOLMENTE va a toccare una corda che affonda in tempi remoti, a me piace perché senza che io quasi lo sappia fa parte del tessuto emozionale costruito negli anni più teneri della mia vita.

Ora, non vorrei divagare troppo, ma per esempio Steiner diceva che quello che viviamo nei primi 3 anni della nostra vita (cibo, stimoli visivi, musica ecc) è quello che poi da adulti ricerchiamo nei momenti di stress (ovviamente superata la fase di ribellione adolescenziale).

Ora, vuoi che questo (ma è solo uno degli elementi possibili che determinano il "mi piace") non abbia una sua potenza sulle nostre scelte.

Tu affronti il discorso dal punto di vista filosofico, rispettabilissimo, ma forse aprire il raggio d'azione non sarebbe male, soprattutto quando si affronta un argomento che per me (romanticona) è indissolubilmente emozionale.

2:22 AM

 
Blogger GPZ said...

Oggi salirò su al Gianicolo; mi lancerò nel vuoto e per un attimo sarò anche io Falco.
Sei mejo de Celestini. Falco forever everywhere

2:37 AM

 
Blogger janamala said...

Steiner diceva che quello che viviamo nei primi 3 anni della nostra vita è quello che poi da adulti ricerchiamo nei momenti di stress .

bette cazzata.allora spiegami perchè la signora delogu si è ordinata un vibratore rosa a 5 marce.o perchè a lapo elkan l'hanno groddato strafatto di coca e vestito da donna,a casa di un travestito.

3:08 AM

 
Blogger Betta said...

Tììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!

3:30 AM

 
Blogger Betta said...

Chi è la signora Delogu????

3:31 AM

 
Blogger Betta said...

...Tì ma stavi scherzando o stavi dicendo sul serio? Perché se stavi dicendo sul serio ti rispondo, se no vado a lavare il pavimento.

3:32 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Veramente Be' mi sembra una chiusura (di principio) dire che il bello sia relegato al gusto, e che poi questo gusto appartenga esclusivamente al singolo e non sia invece radicato in un terreno condiviso.
Dicendo che bisogna cercare il terreno comune del bello, che sia nell'esperienza estetica o in quant'altro, non voglio chiudere e neppure restringere il campo, tutt'altro. Lascia perdere il razionalismo (che pure c'è per carità!! :°)); intendo dire che gli schizzi di Leonardo sono considerati dei capolavori da tutti, magarì Beethoven a te non piace ma sarebbe arduo sostenere che non abbia fatto arte...
E allora, dove finisce il bello soggettivo davanti alla constatazione evidentissima che l'esperienza estetica non divide ma semmai accomuna l'umanità?
Dietro il 'per me' e 'il mio' si nasconde molto spesso l'illusione (per dirla con Bene) di essere soggetto parlante e non ci si accorgere di quanto si è parlati...
Detto questo accetto volentieri la sfida di una discussione, da tastiera a tastiera, sull'argomento.

3:36 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Solo due cosette:
a) La mia constatazione era un po' polemica soprattutto nei confronti di un commento del maestro di cerimonie: "è sostanzialmente una questione di gusti e inclinazioni personali.In definitiva è l'unica vera certezza riguardo a qualsiasi forma di espressività artistica"... mi rammarico del fatto che che egli non abbia reagito, ma soprattutto che il suddetto non utilizzi mai gli spazi dopo la punteggiatura!?
;°))
b)Be', ti correggo l'affermazione "il punto di vista della filosofia" perchè non vuol dire assolutamente nulla... i filosofi non fanno altro che litigare su ogni cosa (e in questo rappresentano bene tutte le categorie del pensiero, eheh!), figuriamoci condividere un verso o una destinazione!?!
;°))

3:42 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Nell'ultima parola "destinazione" c'era un evidente sottotesto che sgomitava da ogni parte...

3:43 AM

 
Blogger janamala said...

betta,la signora delogu è quella che abita sotto casa mia.la signora che non sorride.beh diciamo che brullando brullando è una domanda seria!uahauahauaha

3:53 AM

 
Blogger GPZ said...

Tizià ma il vibratore è per i momenti di relax mica per quelli di stress. o forse la signora Delogu diventa isterica quando usa il vibratore?
Ma quale è il confine tra opinione e critica?
Il giudizio di uno è opinone, il giudizio di tanti è critica?

4:17 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

La distinzione tra opinione e critica si pone in termini metologici. Il giudizio del singolo può essere sia opinione che critica, il giudizio di tanti può essere verità. Es. a dimostrazione della prima affermazione sia kant, della seconda la comunità scientifica.
P.s. Per travaglio: il fatto è sempre carico di teoria e la stampa, inteso come ogni organo d'informazione(pure tu!), informa non sui fatti, ma informa i fatti.
Ergo, viva deridà!

4:35 AM

 
Blogger Betta said...

Phoenì, qua non si discuteva su cosa è bello o no, si parlava di cosa, tra due soggetti simili, è più bello.

Prendi l'esempio già fatto di Guccini e De Andrè.

Tu da musicista mi puoi dire ( e in questo caso sono pure d'accordo) che De André è vocalmente e musicalmente superiore, però c'è chi non ama la poetica di Faber (più intimista forse) e preferisce quella di Guccini. Io li ascoltavo entrambi già nella culla quindi li amo e basta, senza troppe seghe su chi sia più bravo.

Poi stiamo parlando di bello artistico o di bello in generale?
Dei dipinti di PincoPallo o di un tramonto o una montagna innevata?

L'arte è per definizione polisemantica, e lo è storicamente, una cosa bella per un uomo rinascimentale può non esserlo per noi e viceversa.
Lo statuto dell'arte è insolito, e risiede nella coscienza collettiva.
Oh santocielo, il discorso è troppo complesso per trattarlo qui.....

4:39 AM

 
Anonymous Anonymous said...

betta tu lo sai come la penso su Rudolf Steiner, no? gia' ne parlammo un'altra volta.

Quanto alla questione sul bello, e' impegnativa ma appena ho un po' piu' di tempo mi dilungo. Per ora dico solo che d'accordo con phoeni' credo che indubbiamente esista una base comune per cui si oggettivizza la bellezza e per la quale davanti a una certa cosa tutti si possa concordare sul fatto che e' "bella". Il gusto e l'opinione sono altra cosa. Io per esempio adoro De Andre' ma Guccini non lo reggo (e secondo me porta sfiga!!!)

5:15 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Bella Be'!
Quello che tu chiami polisemantico io lo chiamo wittgensteinamente 'somiglianze di famiglia'.
Puoi riferire ciò che ho detto all'esperienza estetica in general, anche se ho citato pure degli artisti a esempio della mia immodesta opinione (e non ancora critica).
Cmq sono un po' meno storicista di te (anche perché si può fare una storia delle manifestazioni del bellezza, ma dai graffiti delle caverne al writing qualche radice comune pure ci deve essere) ma odio profondissimamente le classifiche per un sacco di buonissimi motivi: il primo è che io voglio tutto!! Non voglio il migliore, ma voglio ogni cosa mi possa prendere di cui possa indovinarne o presupporre il valore.
Eppoi non c'è niente di più presuntuoso e pretestuoso delle stellette di mereghettiana memoria che da tvsette hanno sfondato apparentemente le porte della critica (vedi morando morandini).
Ragion per cui ammiro Tarkovskij ma anche i cinque del quinto piano (gianfilippoooippoippo!!!), ma - fai attenzione! - senza passare da pierino e giovannona. Digerisco tutto, ma la cellulosa non è celluloide!!

5:17 AM

 
Anonymous Anonymous said...

scausate la fretta ma tant'e'...

ddx

5:18 AM

 
Blogger GPZ said...

Questa cosa 'del più bravo' non c'è in architettura. Quando parliamo tra 'addetti ai lavori' non ci rivolgiamo ad un progettista come 'uno più bravo di un altro'. C'è una critica architettonica ovviamente ma manca il confronto con gli altri. Il confronto c'è ra progettista e l'opera realizzata. E' nell'opera stessa che va cercato il livello di bravura dell'autore. Io parlo sempre di coerenza progettuale. Cioè, mi pongo degli obiettivi e ccerco di finalizzarli con delle scelte giuste, che ne scartano altre fino a dover considerare queste come le migliori possibili.
I'importanza del tema e degli obiettivi renderanno un'opera più significativa di altre.
Perchè De Andrè è melio di Max Pezzali? Entrambi fano dei buoni prodotti rispetto al fine prescelto, ma i temi affrontati da De Andrè sono sicuramente, per tutti spero, più 'alti' e significativi rispetto a quelli di Pezzali.
Il misticismo del testamento di Tito è diverso dal misticismo di Sei un mito.
Possiamo allora dire che Pezzali è bravo nel suo genere, quindi bravo ma relegato ad un certo argomento.
De Andrè è totalizzante, è poesia. La poesia è l'umanità stessa e non può quindi non toccare tutti.

5:21 AM

 
Blogger janamala said...

no no travaglio ha fatto un esempio di fatto:ad esempio il PIL.il pil non è che puoi dire secondo me il pil è così.e un altro può dire no guarda che ti sbagli il pil è cosà.perchè è verissima sta cosa,nei dibattiti politici danno sempre una loro interpretazione dei fatti.il PIL è uno,poco da opinionare c'è.per questo la gente non ci capisce un cazzo,e fondamentalmente,non può nemmeno capirlo.perchè ognuno da la sua opinione spacciandola come fatto.non dovrebbe essere così,manco per nulla.come diceva il tipo di zelig,FATTI NON PUGNETTE.invece solo pugnette.poi il discorso sulla dignità letteraria in teoria è un dato di fatto,nel senso che è anche banale dirlo,ma fra pulsatilla e pasolini ce ne passa,sebbene qualche critico prezzolato si sia permesso di accostarli(e non sto scherzando).dire fra de andrè e guccini è meglio de andrè,è già un opinione mascherata da fatto,dire preferisco de andrè a guccini è onesto,con tutte le argomentazioni che ci puoi trovare.dire che ne so..naomi campbell non mi piace va bene,dire naomi campbell è lezza è una cazzata.cmq è fuffa eh.
gpz, qua si parla di cose che si ricercano nei momenti di stress,ossia,per superare lo stress,ossia per rilassarsi.

5:21 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Io sono d'accordo con daria... ;°\
Eppoi il nasone più di 2000 anni fa sosteneva che tra tutte le idee cen'è solo una che ha l'esclusiva dell'assoluta visibilità, e ovviamente questa è la bellezza. Nel bene e nel male anche oggi rispetto a tanti "valori" la bellezza mantiene inalterato questo suo primato ontologico. Be' niente di personale ma mi era venuto questo esempio: quando grande, quando piccolo il seno è sempre stato bello. Da che mondo e mondo le tette si sono sempre usate, non sono mai passate di moda... qualcosa vorrà dire. :°\

5:25 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Il problema del pil è lo stesso della economia creativa di tremonti!! Magari esisterà pure un dato sul pil o sul debito pubblico, ma mi chiedo: a chi si è dato? Forse a noi umani non è dato saperlo. Cmq che a tutt'oggi non lo si sappia è un dato di fatto. E chiunque ne trasmetta un valore, dato alla mano, sostiene che il suo sia quello corretto... Il dato è tratto!

5:31 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

poi ogni dato fa brodo, ma soprattutto il dato knor

5:32 AM

 
Blogger Betta said...

Gpz, posto che De André è meglio di Pezzali, prova a dirlo al ragazzino tredicenne che abita sotto casa mia! Ti sputa in un occhio! E merita comunque il mio rispetto!

Phoenì....dici "voglio ogni cosa mi possa prendere"..tesoro va bene così per quanto mi riguarda, il resto è fuffa!

Daria, non sto parlando di Steiner in generale, del suo metodo educativo e dei suoi asili, ma di una cosa nello specifico e che guardacaso è stata provata scientificamente da illustri signori che ne sanno un pò più di noi.

5:34 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Si sostiene (pereira se non erro)che il grande orologiaio abbia esclamato agli enti matematici appena e da sempre creati: dati non foste a viver come bruti...

5:35 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

"Tutto il resto è fuffa" mi ha commosso quanto il "tesoro"...
Cià

5:37 AM

 
Blogger GPZ said...

I figli di Berlusconi hanno fatto la scuola Steineriana. Pare funzioni.
Un giorno lui è tornato a casa con il suo sorriso di plastica e i figli rivolgendosi alla madre pare che abbiano detto:
Mamma! Chi è questo coglione?

5:37 AM

 
Blogger janamala said...

ma dai fenì!!cioè adesso mi stai negando che esistano dei fatti?
voglio dire..che ne so..che sia stata messa una bomba il 12 dicembre 69,ti risulta fatto o opinione?travaglio racconta dei fatti,successi,oggettivi.non è che dice berlusconi secondo me è mafioso.ti racconta dei fatti,incontrovertibili,per cui sei tu che a quel punto deduci che è mafioso.dai sù.
ed è un discorso.
l'altro,sull'oggetticamente bello..beh parliamone.ossia,esistono delle cose oggettivamente belle,ma,sempre SEMPRE relativamente a quelli che sono i canoni estetici di quel periodo o di quel luogo.quindi sono sempre relativi.la filosofia è un opinione.un bè.

5:41 AM

 
Anonymous Anonymous said...

A me mi piacciono le cose brutte e le belle fighe.

5:49 AM

 
Blogger Betta said...

Grande Falco.

5:53 AM

 
Anonymous Anonymous said...

esistono cose oggettivamente belle al di la' dei canoni del periodo. I notturni di chopin, per fare un esempio, sono oggettivamente belli anche oggi nel 2007 e i canoni di bellezza sono diversi da quelli di allora, seconda meta' dell'800. Poi possono piacere o meno ma quella e' un'altra storia. Non si puo' negare che siano oggettivamente belli.
Poi, che la filosofia sia solo un'opinione e' un'opinione.

6:26 AM

 
Blogger janamala said...

la filosofia è una serie di opinioni di essere umani sul mondo.tutto qua.

6:40 AM

 
Blogger Betta said...

Ok, siamo d'accordo.

Peròperòperò.

Prendiamo per esempio Michelangelo.
E' indiscutibilmente bello ORA, dopo cinque secoli di tempo per metabolizzarlo.

Inevitabilmente i su8oi canoni sono stati di rottura rispetto al classicismo, non per niente da Michelangelo ha preso le mosse il manierismo che come il nome stesso dice è molto distante dalla bellezza classica e anzi è il disturbo per eccellenza.
La virilità delle figure femminili michelangiolesche sono state motivo di scandalo, la cappella Sistina stessa fu censurata.
Caravaggio che noi amiamo all'epoca era contestato per la troppa carnalità dei suoi santi.
Shakespeare non se lo filava nessuno, solo nell'800 durante il Romanticismo è stato rivalutato.


Quindi, bello e artistico sono due cose diverse e non si può prescindere dal momento storico.

Forse sarebbe meglio concentrarsi sull'impatto che certi artisti hanno avuto sulla coscienza collettiva.

6:40 AM

 
Blogger janamala said...

si ovviamente betta,intendevo proprio questo...non so come spiegarti il termine relativo...è un bel casino,ma poniamo che fra mille anni abbiano dei canoni estetici per cui michelangelo fa cagare...poi si,CHIARAMENTE michelangelo credo sia indiscutibile che disegni bene,così come è indiscutibile che shakespeare sapesse scrivere..quello che mi chiedo è...in ASSOLUTO è possibile parlare di qualcosa di oggettivo?

6:59 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

"La filosofia è una serie di opinioni, Tutto quà." Benissimo. Cioè, malissimo... bozzada! In un quiz televisivo si sarebbe sentito un rumore tipo "beeeeee!!!". Puoi riprovare cmq, sarai senz'altro più fortunata!
Scherzi a parte, non riprovare!

A proposito dei dati: nessuno ha detto che non esistono i fatti, berlino non sarebbe uno zoo altrimenti. Il discorso era altro.

Be' le cose che dici sono più un processo alla critica (e al gusto) che non un discorso sulla bellezza... io parlavo della controparte e anche daria parlava della controparte. Cmq ho detto di essere meno storicista, non di non esserlo in assoluto. Mi rifiuto però di continuare in questi termini: ci vuole un faccia a faccia e di vino una...

7:03 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Shakespeare scrivere?

7:04 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Oh Anonimo, effettivamente era anche scrittore!!! Sonetti e balle varie...

7:10 AM

 
Blogger Betta said...

Anonimo sfondi una porta aperta.
Di Shakespeare (o chi per lui) so anche quanti capelli aveva in testa.
Però sai com'è, attualmente c'è la sua firma su una certa quantità di testi quindi per comodità lo chiamiamo Shakespeare senza stare ad indagare su quante persone si celassero dietro il suo nomi e quale sia il suo reale pregio, se no facciamo un post a parte su di lui. Il discorso è già abbastanza complesso senza aggiungere anche quella diramazione.


Tì, non parlavo con te, la pensiamo uguale.

Frà scusa, io non faccio processi a nessuno, tantomeno a critica e gusto, però sai com'è, gusto e bellezza camminano vicinivicini.

Comunque è vero,inutile continuare qui, poi fuori c'è un sole meraviglioso e me ne vado ai giardini a correre.
Cià.

7:12 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Ti riferivi al fatto che le trascrizioni delle opere come noi le conosciamo sono del '23 e a opera di attori della compagnia... pedante aligheri! Sti anonimi

7:14 AM

 
Blogger janamala said...

no dai fenì illuminami.dimmi tu cos'è la filosofia.

7:16 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Ma non farti portare via dal vento che oggi tira come un folle!

7:17 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Mi spiace m non sono un illuminista.

7:17 AM

 
Blogger Betta said...

PEDANTE ALIGHIERI???? AHAHAHAH!
Frà tranquillo, a Bo non c'è vento e anche se ci fosse non mi porterebbe via, non sono così leggera ;)

7:24 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Definizioni a buon mercato della filosofia:
la filosofia è uno strumento di chiarificazione concettuale e un repertorio di conoscenze analitiche.
la filosofia è amore per la lontananza.
La prima è analitica, la seconda è sintetica; perché non dimentichiamo che la filosofia è storicamente la madre di ogni scienza, naturale o dello spirito che sia. Il tanto detestato (dai liceali) parmenide è il primo filosofo e il primo astronomo... quando si dice che il filosofo cammina con la testa per aria e cade in un fosso (in realtà sgambettato ostilmente dalla serva di Tracia) ci si riferisce a un mito costruito più sulla figura del parmenide osservatore dei cieli (per l'appunto) che il filosofo e studioso delle cose mondane.
Fra l'altro il mito originario è molto intrigante e più complesso di come ci viene tramandato sotto forma di detto... consiglio un approfondimento! Nel prossimo capitolo "filosofia e sociologia e filosofia e pscicanalisi"... di questo passo mi apro un blog pure io!! Scherzo, scherzo!?!
Janama' va bene anche la più consunta "la filosofia è amare il conoscere" anche se assai astratta, ma d'altronde è una definizione...

7:42 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Fenice al Consorzio Nettuno!

7:52 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Fenice al Consorzio Nettuno!

7:52 AM

 
Blogger azzazzel said...

Phoenietzsche...su su,non rammaricarti ;-) non avevo ancora "reagito" perchè fortunatamente non passo le mie giornate dietro la tastiera,sicchè mi è capitato di leggere tutto ora,al 57esimo messaggio.Che dire...credo che l'affermazione "i soggettivismi negano ogni fondamento alla bellezza" sia a dir poco perentoria,per iniziare,così come non mi permetterei mai di sottovalutare "secoli di studi di estetica",figuriamoci:il mio riferimento all'importanza della "critica ufficiale" nel discorso con l'anonimo serviva a ribadire sopratutto un metro di misura condiviso nella critica artistica.Tuttavia la risposta migliore alle tue obiezioni è proprio la discussione che è nata tra me è l'anonimo per quanto riguarda Kerouac:laddove la critica considera Kerouac uno dei maggiori scrittori del novecento puoi pur sempre trovare qualcuno che non lo vede più che un cronista,a quel punto hai due possibilità:negare dignità di critica all'opinione del qualcuno o constatare l'evidenza che in primis agiscono inclinazioni personali e soggettive,cosa che non fai certo per pigrizia intellettuale o mediocrità critica.Non è un falso concetto,è una grande verità.Uno può pur tenere in grande considerazione tutti gli studi di estetica possibili e immaginabili,ma al cospetto di una qualsiasi forma artistica avrà comunque ,nell'immediato,un riscontro sulla base delle proprie impressioni,e non sugli studi di estetica,e non è una chiusura,bensì,al limite,un punto di partenza.Dici bene quando affermi:"magari Beethoven a te non piace ma sarebbe arduo sostenere che non abbia fatto arte",è proprio questo il punto,nessuno credo possa sostenere il fatto che Beethoven non abbia fatto arte,tuttavia chiunque può sostenere che personalmente non apprezza Beethoven.Inoltre nell'affermazione "il giudizio di tanti può essere verità" avrei calcato la mano sul "può essere" perchè non esiste assolutamente niente che confermi che lo sia,il giudizio di tanti è manipolabile quanto il giudizio del singolo,diversamente non sarebbero esistiti fenomeni quali il Nazismo per fare solo un esempio,e forse neanche i jeans a vita basa tanto amati dalle giovincelle di oggi.
Infine,l'affermazione "dal punto di vista della filosofia" ha senso nel momento in cui si fa riferimento a una determinata corrente filosofica o nel momento in cui si fa riferimento a un percorso storico-filosofico condiviso,altrimenti Phoenì ti tocca smentire quanto hai detto precedentemente riguardo all'estetica condivisa,il discorso vale in entrambi i casi.

p.s...grazie per il maestro di cerimonie.

7:55 AM

 
Blogger janamala said...

fenì...allora prima di tutto ti ricordo che le scuolette le ho fatte anche io,quindi ecco,che mi spieghi tu che la filosofia è amore per il sapere mi potrebbe fare sorridere come incazzare...vedi quello che ti sfugge è che miravo al semplice..sfugge a molti,e questo è un limite pazzesco...ora,assodato che non sono deficente e che non mi sia sfuggito dall'inizio la complessità dell'argomento filosofia....e che lo davo come presupposto...che esista che ne so,un non essere che non è,così come un essere che è(ebbene si,ci sono rimasta sotto a parmenide) come fai a negarmi che siano semplicemente delle opinioni di questo genio simpaticone?vai oltre fenì,vai oltre la tua sapienza e riduci all'essenziale..cazzo a volte a voi sapienti vi sfugge l'essenza semplice delle cose.

8:13 AM

 
Blogger GPZ said...

Ma la filosofia non era quella cosa con la quale o senza la quale si rimane tale e quale.
Ahhhhh se non ci fossi io ad abbassare un po' i toni di questi discussioni così intellettuali.

Nominiamo Toti GCC: Gran Cerimoniere di Corte.

8:30 AM

 
Anonymous Anonymous said...

poi dice che i nuoresi parlano poco...
eeesuuu, bette zaaarra!
E poi siete tutti studiati.
però bello.
bi

8:39 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Infatti caro il mio Koda ho scritto proprio "può essere" e stavo quasi per sottolinearlo... eheh!
Io non ho scritto "dal punto di vista della filosofia" anzi mi sono amorevolmente indignato con chi l'ha scritto.
Cmq vedo che il mio tono provocatorio/polemico, di cui cavallerescamente mi scuso, ha dato come frutto una gioiosa conversazione. me ne rallegro caro il mio Koda e caro il mio GGM!!


Janama' mel'hai chiesto tu di darti una definizione, non usare questi trabocchetti retorici con me!! ;)
La semplicità o è come quella dello zen che in realtà nasconde un lungo cammino e una via perardua o non coglie nulla. Poi non darmi del sapiente, potrei imbarazzarmi o addirittura offendermi.
P.s. Non è "amore per il sapere" ma come già ti dissi "amare il conoscere"... se trovi la differenza sei a metà dell'opera.

8:39 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Ahimé se la filosofia non ci fosse bisognerebbe inventarsi...

8:41 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Ah To', Kerouac for president è un'affermazione superflua? Che dici?

8:42 AM

 
Blogger azzazzel said...

Phoenì non devi assolutamente scusarti di niente,il tuo tono polemico/provocatorio va più che bene e le tue osservazioni non sono mai banali,tutt'altro.I miei più sentiti complimenti,sopratutto per l'accenno al grande Wittgenstein.
Continua pure :-)

8:49 AM

 
Blogger janamala said...

guarda appunto,avevo anche aggiunto una considerazione sullo zen poi l'ho levata..dire che la filosofia è una serie di opinioni è riduttivo,non ci piove,ma è anche essenziale,e cmq non lo puoi negare.poi puoi aggiungerci tutto il blabla che ti pare,fino a sfinirmi di noia,ma non aggiungi niente al fatto che essenzialmente,la filosofia sia questo.che filosofia voglia dire amore per la sapienza,letteralmente intendo,idem.
poi ti posso dire che a me la filosofia,per quanto fosse trendy dire che piaceva,perchè faceva un sacco figo e intelletuale,a me A ME m'ha sempre sfavato un pò le ovaie,potrei anche dirti che,per me,la filosofia sono pippe mentali.ma questa è una mia opinione,per questo discutibilissima.e qua potrei anche dire che non capivo perchè dovessi studiarmi le pippe mentali di kant,e non mi facessero studiare le pippe mentali del benzinaio,che magari mi interessavano di più.la filosofia,cerca di rispondere a domande tipo:cos'è il bene.e ognuno dice la sua.però cosa è il bene,chi siamo,dove andiamo,nessuno alla fine lo sa,oppure come succede qua,ognuno dice la sua,questo intendo dire quando ti dico che sono opinioni.adesso mi sono spiegata?poi ecco,la filosofia serve anche un pò a inculare il prossimo,perchè alla fine gli puoi anche vendere che la tartaruga è più veloce di achille,per cui se vuoi provarci accomodati,i trucchetti li conosco anche io,me li ha detti tziu zenone.

9:03 AM

 
Blogger Betta said...

Phoenì è con me che eri indignato eh?
Chiarisco il concetto: ammetto che nello scrivere che ne parlavi da un punto di vista filosofico ci mettevo del personale perché io e te in passato abbiamo già avuto una discussione in merito al fatto che tu riporti spesso al razionale discorsi che razionali non sono ( e su questo ha ragione Jana, complicatoooo!), e in quel caso specifico stavi chiaramente parlando di Estetica (non nel senso del bello ma nel senso -filosofico cazzo- dell'apparenza).
O me lo neghi??????
MI che vengo lì mi!

9:04 AM

 
Blogger Betta said...

Ah che meraviglia.
Gongolo.

Tì il problema del "chi siamo dove andiamo e sostanzialmente che senso ha" è antico come l'esistenza stessa, probabilmente anche il benzinaio ha un suo parere a riguardo, però come dire, Kant ha avuto un impatto sul suo tempo che ne fa un filosofo tout court. Dirai, un tizio ha messo in una bacheca un apribottiglie e ci ha messo sotto un cartellino con scritto "vuoto esistenziale" e tutti lo chiamano Artista, quindi magari anche il benzinaio ascoltato bene potrebbe dire cose più impattanti, originali e rivoluzionarie di Kant.

O che bello.

Tutto e il contrario di tutto, l'ho sempre detto io.

9:08 AM

 
Blogger janamala said...

ero un eunuco che si faceva seghe immaginarie

agitando il braccio nel vuoto


tipo...

9:09 AM

 
Blogger janamala said...

vero bè..appunto.cioè merda d'artista di manzoni sta nel museo perchè manzoni o ci ha pensato prima o cmq siccome era manzoni allora andava bene.metti che lo facevo io non mi cagava nessuno.voglio dire kant l'ho citato perchè mi ricordo che mi aveva sfracassato le ovaie più di altri,però che ne so che tipo la risposta del benzinaio rispetto a questi grandi temi qui non sia più vicina alla verità di quella di kant?

9:20 AM

 
Blogger GPZ said...

vero bè..appunto.cioè merda d'artista di manzoni sta nel museo perchè manzoni o ci ha pensato prima o cmq siccome era manzoni allora andava bene

Tizià è la fine. Con questa affermazione mo si scatena il putiferio.
va bè vi mollo. Vado a sentire la filosofia del benzinaio.

9:29 AM

 
Anonymous Anonymous said...

arrivo tardi, sono le sette evventi. però l'oggetto non esiste. toglietevelo dalla testa. l'oggettivo pertanto esiste solo in un circostanziatissimo ambiente. si prenda ad esempio questa cazzata che ho appena scritto nell'ambito, giustappunto, di questa conversazione. di più non dimandare. ho vinto uno a zero per me. per la fisica ora non c'ho voglia.

10:27 AM

 
Blogger janamala said...

This comment has been removed by the author.

10:36 AM

 
Blogger dariedda said...

vabbè certo alcune possono anche essere opinioni sul senso della vita e dove andiamo e chi siamo. ovvio.
ma se parliamo di parmenide e dell'esempio fatto sull'"essere che è e non può non essere" allora la faccenda cambia e quella non è nel modo più assoluto un'opinione ma un dato di fatto. Una tautologia? anche, ma sicuramente non è un'opinione. (E se volete ve lo posso pure spiegare facendo la parte della falsa intellettualoide di merda.)
In questo senso la filosofia è, anche ma soprattutto, esercizio di pensiero, è analisi che aiuta e apre la strada alla conoscenza ed è sintesi del linguaggio per un'espressione chiara, comprensibile e il più possibile aderente alla realtà delle cose descritte.
La filosofia del benzinaio è anch'essa una filosofia dignitosa, ma sicuramente si esprime a livelli diversi. Al benzinaio gliene fotte poco di come l'universo mondo è organizzato e funziona o perchè l'uomo è sulla terra o se dio c'è o ci fa. Al benzinaio interessa la filosofia di vita strictu sensu, ovvero come funziona il mondo nei suoi rapporti basilari, ma non perchè il benzinaio abbia un intelletto inferiore ma perchè semplicemente vive una vita diversa. Kant poteva permettersi di farsi le pippe tutti i giorni perchè quello era il suo lavoro e aveva chi gli cucinava e gli lavava. il benzinaio vive la vita concreta dell'uomo semplice non dell'uomo di scienza perciò non è che può stare li a farsi tante pippe sull'ontologia e la metafisica. ha da campà.
Questo non vuol dire che non abbia da dire cose interessanti, assolutamente. Ma la filosofia è ben altro.
Al di là di quanto uno la gradisca o meno, gli piaccia o meno, l'abbia studiata, sudata, capita o meno credo sia innegabile riconoscere che la filosofia sia stata fondamentale e lo sia ancora per il progresso intellettuale, morale, etico, spirituale quello che volete dell'umanità tutta.
Io personalmente amo la filosofia e se dovessi rinascere la risceglierei. Mi spiace non continuare a studiarla, ma come si dice, io pure ho da campà!

10:40 AM

 
Blogger azzazzel said...

Era proprio Federico Nietzsche che sosteneva:"Non esistono fatti ma solo interpretazioni"
E probabilmente l'ha sussurrato anche all'orecchio del cavallo,quel giorno a Torino.O magari gli ha solo detto "cavallo golosoo"...la conoscete si la storia di Nietzsche e del cavallo?E' stato l'episodio chiave per determinare,all'epoca,la follia di Nietzsche,da là il ricovero e la lenta decadenza organica...mi ha sempre colpito tantissimo quel fatto del cavallo...

10:49 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Le pippe del benzinaio probabilmente discendono per via diretta da quelle di kant.
I paradossi di Zenone non reggono più da molto tempo. Ad es. da quando Agostino ha sfoderato una teoria sul tempo che, per dir così, toglie loro il terreno sotto i piedi.

Cara Betta, non ricordo la discussio precedente ma a quell'indignato avevo aggiunto un amorevole che tu colpevolmente ometti...
No, non sono di quelli che complicano. Ma non mi piace il riduzionismo. Nietzscheanamente (visto il nome, prima o poi mi toccava) vivo la contraddizione.
Non sono neppure un razionalista.
Ma credo che le ragioni (weberianamente strumentali) e le passioni alberghino insieme in un motel a ore... non so dirti come, ma credo che pensare alla fine faccia bene anche all'emozioni, un po' come far bene l'amore fa bene all'amore. :°(
Fra l'altro non ho mai creduto alla cecità dell'amore. Le passioni hanno le loro ragioni e la ragione è mossa da passioni. La neurofisiologia mi sostiene in questo volo pindarico.

10:51 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

cazz azazel mi ha preceduto nella citazione dell'amato federico... che disonore, mi toccherà citare bulgakov per vendicarmi!

10:56 AM

 
Blogger azzazzel said...

Usciamo dall'equivoco che se uno affronta argomenti "impegnati" con un linguaggio minimamente forbito,o fa rimandi e citazioni culturalmente dotti,se la sta tirando da intellettuale o da saccente o è didascalico.Sù.Uno parla e scrive per come è abituato a esprimersi,discute di ciò che gli interessa e perchè crede di avere qualcosa da dire a riguardo.Non impostatevi all'insegna di una semplicità ricercata solo perchè qualcuno può pensare che state menando vanto di voi stessi,il problema è eventualmente di questo qualcuno che lo pensa,mica vostro.Prendete atto della vostra indiscutibile "grandezza".Vi assicuro che è preferibile e più onesta una buona coscienza di se rispetto a un ostentata modestia buona per compiacere gli altri.

11:02 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Ah be',
troppe cose saltano in mente quando si cominciano queste discussioni.
La cosa che dicevi sull'estetica è una figata ma non mi rifacevo a quello!!! Però bravissima!! Nettuno parte seconda...
Il padre dell'estetica come disciplina moderna ovvero baumgarten si riferiva proprio alla sensazione (aistesis) e l'estetica per lui non era altro che la prima parte della conoscenza, quella legata alla sensazione per l'appunto... niente a che vedere col bello, né col circo direbbe Guccini... sicuru però!!!
Viva il principe!!!
Be' non odiarmi per il mio razionalismo, non è poi così autoritario come quello di un fisico...

11:17 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Bravissimo To'! Eppoi la parola è polisemica e il termine univoco e chi parla male pensa male... Leopardi terzino sinistro + Moretti centravanti (sinistro pure lui) di sfondamento.

11:20 AM

 
Blogger janamala said...

This comment has been removed by the author.

12:58 PM

 
Blogger janamala said...

no tò,il discorso non è che se uno parla con termini"forbiti" se la tira o meno,a me in genere non piace,evito in genere perchè voglio dire,è un blog...e poi cmq qua presto o tardi si finisce come al solito per non capirsi ed è il motivo per cui in realtà a me le discussioni via blog a certi livelli,mi pigliano a culo.cioè adesso per dire,la cosa mi ha ampiamente stufato. se dobbiamo parlare di padri dell'estetica o di filosofia teoretica la cosa mi annoia fortemente,e soprattutto non mi sembra il luogo.mi sembrano le cene che si svolgevano a casa mia a firenze con gente che mi filosofeggiava pure sui fagioli.qua mi sembra che si stia facendo semplicemente sfoggio di erudizione,che come ti ho detto,poco ha a che fare con l'intelligenza.poi per il resto non rispondo,per esclusiva mancanza di interesse,per noia,e per una caterva di motivi che non ho voglia di spiegare.

1:14 PM

 
Blogger azzazzel said...

....eeeeh

1:24 PM

 
Blogger azzazzel said...

Lo capisco,certi argomenti possono interessare e altri no.

1:25 PM

 
Blogger dariedda said...

arriviamo a cento anche con questo? eddaje! poi possiamo dedicare un post a rutti e gare di rutti e quanto sono brava a declamare poesie ruttando...
lo so sono pecoreccia, che ci volete fare. sono oltremodo senza speranza

2:16 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

99

3:19 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

1oo!

cos'era il premio?

3:20 PM

 
Blogger phoenietzsche said...

Ehi ehi, io non faccio nessuno sfoggio di erudizione o di particolare intelligenza... mi si provoca e io rispondo come sono, una persona colta e intelligente!!! :°D
Poi si può scegliere di intervenire e replicare se interessa, ma se non interessa uno può anche ignorare e passare oltre.. nessuno janama' ti obbliga a dire la tua su ogni cosa e per forza, sei libera di far tacere il tuo navs ogni tanto, anzi te lo raccomando, è un ottimo esercizio!?!
Ho sempre amato la carica dei 101...

12:01 AM

 
Blogger janamala said...

potrei raccomandarti la stessa cosa,e soprattutto di cogliere il senso dell'essenziale,perchè se sai costruire la navicella intergalattica e poi non sai come si fa il sugo allora poco te ne fai dei raggi fotonici.

4:06 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Hai rovinato tutto col commento numero 102... eppoi faccio un sugo buonissimo!

5:08 AM

 
Blogger janamala said...

guarda fenì..te lo dico eh..mi sei pure molto simpatico e so perfettamente che sei molto intelligente.ma a questo giro mi hai ricordato un tuo consanguineo bette simpatico;-)

5:59 AM

 
Blogger azzazzel said...

Tì vedi se mi puoi scatenare una guerra civile sul blog con la tua mania di fare nomi con grande nonchalance (nonscialans)! :-)

7:06 AM

 
Blogger phoenietzsche said...

Abbiamo tutti i nostri difetti!
To' noncuranza è un termine favoloso, generalmente bistrattato dai più a favore del francese di cui sopra...

7:25 AM

 
Blogger azzazzel said...

Vero!

7:50 AM

 
Blogger janamala said...

io?nomi?ma cando mai...tu vaneggi..io ho fatto un allusione..è una cosa molto diversa.non intendo mica innescare nessuna guerriglia,anche perchè non ce n'è per nessuno.e qua cali il sipario.

8:07 AM

 

Post a Comment

<< Home