9/13/06

Amatevi ordunque!















Praticato fin dalla notte dei tempi l'autoerotismo e' stato spesso ostacolato o vietato da motivazioni di tipo religioso o morale. Secondo i piu' recenti studi, invece, la masturbazione altro non e' che un modo per conoscersi e amare se stessi; rappresenta, infatti, un procedimento per procurarsi piacere sessuale per mezzo di una stimolazione tattile dei genitali. Un'attivita', dunque, del tutto normale e naturale che, secondo gli psicologi, e' importante soprattutto per le donne che, in genere, hanno piu' difficolta' degli uomini a raggiungere l'orgasmo. Potendolo praticare da sole, infatti, le rende meno inibite e offre la possibilita' di "allenarsi" ad essere meno frenate in presenza del partner. Inoltre e' scientificamente provato che la masturbazione e' un modo per sentirsi meglio, piu' sicure e coccolate. Anche gli uomini, a loro volta, sentono il bisogno di praticare l'autoerotismo ma, in genere, sono spinti piu'dal bisogno di trarre nuova energia o scaricare le tensioni accumulate che dalla voglia di sicurezza. La masturbazione permette, inoltre, loro di provare piacere senza doversi preoccupare della donna che gli sta accanto. Nel caso in cui, pero', l'autoerotismo diventi l'unica occasione per provare piacere bisogna individuarne i motivi(spesso psicologici) altrimenti l'intesa sessuale puo'essere seriamente minacciata.

Freud diceva che il novanta per cento delle pulsioni umane sono direttamente o indirettamente di derivazione sessuale, personalmente non so se la percentuale corrisponde e non so neanche se è proprio possibile farlo un discorso in percentuale, tuttavia credo che la teoria di Freud corrisponda in buona misura a una grande verità.Nella maggior parte dei casi infatti una buona vita sessuale corrisponde a un tenore di vita mediamente buono, dal punto di vista umorale si intende,anche perchè se uno vive nella miseria può copulare quanto vuole ma la miseria rimane là.Ho fatto una sorta di ricerca sull'auterotismo sotto diversi punti di vista, sociale, storico, psicologico(non hai proprio niente da fare direte voi...:-) e ho trovato molte teorie interessanti a riguardo.Io penso che il rapporto con l'autoerotismo sia una chiave molto valida nell'interpretazione della psiche e personalità umana e allo stesso tempo mi rendo conto che l'argomento rappresenta un tabù per quasi tutti, un tabù per molti versi insormontabile.Inoltre la cosa si è sempre prestata a una miriade di fraintendimenti,dal terrorismo psicologico di stampo clericale che minacciava la cecità per chiunque praticasse la masturbazione a tutta una serie di invettive di matrice moralistica che tendevano a criminalizzare tale pratica, possiamo pure scherzarci e viene quasi automatico farlo ma pensate a quante adolescenze si sono trascinate fra innumerevoli sensi di colpa e inutili pentimenti.
Ho volutamente preso quest'argomento perchè mi piacerebbe parlarne, naturalmente nella speranza di non urtare la suscettibilità di nessuno, per quanto mi riguarda voglio citare uno slogan che andava molto di moda nei decenni 60-70:"Il personale è politico", ovvero, non c'è proprio niente di cui non si possa parlare, e parlare il più delle volte ha un enorme utilità.

"...e quel che è giusto, Fedro ,e quel che non è giusto...
dobbiamo aspettare che siano gli altri a dirci queste cose?"

18 Comments:

Blogger dariedda said...

la mia vista si eà molto abbassata negli anni tanto che non riesco a leggere bene il post...di che si parlava?

2:49 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Autoerotismo è meglio!

4:54 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Beh se qualcuno aiuta...è ancora meglio...

5:08 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

...se qualcuno aiuta però smette di essere autoerotismo..:)

8:45 AM

 
Blogger dariedda said...

comunque non capisco molto l'assonanza tra auterotismo e donne che faticano a raggiungere l'orgasmo. che poi questo orgasmo femminile, ne vogliamo parlare? un animale raro, tipo lo yeti...c'è non c'è...esiste, non esiste, arriva, non arriva, dov'è? li, no lì, io l'ho visto, e una volta era multiplo, dai che culo, eccetera eccetera. non mi sconfinfera l'assonanza perchè mi sembra si tratti di situazioni diverse. nell'atto autoerotico se tu e tu che ti vuoi tanto bene e ti conosci. Nell'atto erotico c'è un'altra persona che magari ti frena e punto o sennò magari hai da pensare alla spesa, ai figli, alla macchia di umidità sul muro, alla seconda serie di Lost che vuoi vedere eccetera.

11:26 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

Per quel che ne so gli orgasmi femminili sono di due tipi,ma non avendo esperienza diretta non saprei dire con certezza.Indubbiamente un uomo deve avere cognizione di alcune cose per riuscire far star bene una donna sessualmente,per la donna è notevolmente più semplice e lineare,riuscire a far star bene un uomo intendo...anche se poi anche lì non è così scontato come potrebbe sembrare...il mondo è appunto bello perchè vario.

11:58 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Concordo con Koda...autoerotismo è fai da te...

12:13 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

..a quanto pare non è un argomento che interessa particolarmente,comprensibile comunque.

10:07 AM

 
Anonymous Anonymous said...

aspetta, non darti per vinto. abbi fede. piuttosto, hai sbagliato l'approccio, a leggere il post sembra di sentir parlare un professore della materia. dovevi farlo più giocoso, come quello di giovanna sui pompini o quello di betta sulle poppe o quello di daria sulla sua drammatica esperienza a non è la rai.

11:36 AM

 
Anonymous Anonymous said...

prima puntata: le origini.
ho scoperto che laggiù qualcuno mi amava intorno ai 7 anni, mentre giocavo a fare superman stando sdraiato a pancia in giù su di un puff (non un puffo e nemmeno puff
daddy, ma una poltroncina). ero li che scendevo in picchiata per salvare Lois Lane quando ho sentito
un formicolio impadronirsi di Sbirulino, come quando le formichine si impadroniscono di una mano addormentata facendovi impazzire. a quel punto ho
deciso di atterrare sul tetto del primo grattacielo e fregarmene di quella maiala. senza neanche togliermi il costume, sono corso in cucina da mamma, per farle vedere la mia scoperta, ma quella befana ha iniziato a sbellicarsi dalle risate e ha subito chiamato mio
padre, che si è scompisciato pure lui. io non capivo. potete immaginare il mio disappunto. tornai nella mia cameretta, dove però trovai mio fratellino che,
accortosi del mio stato e preso da spirito di competizione, mi fece vedere il suo, che era più grande del mio. potete immaginare il mio disappunto. decisi che l'indomani avrei fatto vedere la mia scoperta ai miei compagnetti di banco. così feci e scoprii che non avevo scoperto l'america, perchè anche loro avevano fatto la stessa scoperta. da quel giorno è stato un crescendo. iniziai a guardare le compagnette sotto le gonne e ben presto a picchiarle se non mi lasciavano guardare. insomma un piccolo maniaco sessuale. avevo trovato qualcosa che mi interessava più delle lucertole: le farfalline!

12:19 PM

 
Anonymous Anonymous said...

seconda puntata: lì sotto cosa c'è?
dopo un po' guardare sotto le gonne delle compagnette non mi soddisfaceva più. avevo scoperto che sotto le gonne avevano le mutandine. adesso dovevo scoprire cosa stava sotto le mutandine. ma non mi ci facevano guardare, nemmeno dopo che gli tiravo i capelli. dovevo trovare una soluzione, anche perchè la curiosità diventava sempre più grande. decisi di chiedere spiegazioni ai miei amichetti del cortile. quelli con cui giocavo e mi menavo, come azzazel. ma anche loro non sapevano che diavolo ci fosse li sotto. allora lo chiesi a giuliano s. che era uno dei grandi del cortile, ma seppi poi anche uno dei più stupidi. mi disse, infatti, che tra le gambe le femmine avevano un triangolino di peli (detto boschetto) dove in mezzo ci stava un buco e che i maschi dovevano infilare il pisello nel buco. giuliano s. aveva quasi 18 anni io solo 8, oggi posso dire che ne sapevo più di lui.

12:29 PM

 
Anonymous Anonymous said...

terza puntata: la pornografia.
la risposta alla mia domanda la trovai quasi per caso, nascosta in mezzo alle impalcature e ai tavoloni di un cantiere che stava sotto casa. ero a caccia della lucertola numero milleseicento, quando ho messo le mani su un giornaletto, mezzo strappato, che in copertina era pieno di donne gnude. non mi sembrava vero. ne avevo sentito parlare dai più grandi. i mitici giornalini porno, il graal di ogni ragazzino. e io l'avevo trovato. lo nascosi subito sotto il maglione e guadagnai la via di casa, pensando già a quante pippe mi sarei fatto. naturalmente l'avrei fatto vedere anche agli amici, ma prima toccava a me. quella sera i miei uscirono portandosi dietro mio fratellino. finalmente potevo vedere com'era fatta una donna nuda. altro che buco nero, giuliano s. non aveva capito una mazza!

12:51 PM

 
Anonymous Anonymous said...

quarta puntata: i record.
11 anni. a quest'età uno inizia a confrontarsi con gli amici sulle dimensioni e altre amenità simili. non mi ricordo chi, ma qualcuno di loro mi raccontò di essersi fatto una decina di pippe, tutte di fila, senza fermarsi. la cosa non mi convinceva, ma decisi di mettermi alla prova, per vedere cos'ero in grado di fare. non si poteva mai sapere. qualche compagnetta molto carina che mi piaceva da morire poteva saltarmi addosso e chiedermi di farla sua. io dovevo farmi trovare preparato, mica potevo fare brutte figure.
il mio record a 11 anni è stato di sei pippe una di fila all'altra.
ci ho quasi lasciato le penne! però non avevo battuto il mio compagno. potete immaginare il mio disappunto. ora non spaventatevi, avevo 11 anni si, a quell'età si è ancora bambini, non si dovrebbero avere certe fantasie. ma dovete capire che son cresciuto con ragazzi che erano tutti più grandi di me di due anni o più. per cui esperienze come la pornografia si condividevano. ma mica era solo quello. la maggior parte del tempo si giocava a pallone o ad altro e si parlava di un mucchio di cose, dalla musica ai film di edwige fenech. le pippe erano residuali.

1:16 PM

 
Anonymous Anonymous said...

quinta puntata: un po' di serietà.
adesso basta. mica posso raccontarvi anche la mia adolescenza.
la maturbazione è una parte importante della mia vita, non mi faccio problemi a dirlo, anche se da qualche anno le cenette a lume di candela con me stesso sono diventate più rare. complice soprattuto il cattivo umore che mi accompagna e che mi toglie non solo la voglia di uscire con una ragazza, ma anche la voglia di toccarmi. semplicemente i cazzi che ho per la testa hanno la meglio sulle voglie di quello che tra le gambe. può capitare.
con la masturbazione uno impara a conoscersi. per prima cosa vedi come sei fatto, poi scopri come ti trasforma quando sei eccitato, come diventa più sensibile, tanto che ti fa male se non lo tocchi con la dovuta delicatezza. poi man mano che lo fai, nel tempo, scopri come ti piace di più, capisci che se provi a farlo con una mano diversa da quella preferita ci metti una vita a finire, provi con la saliva, provi sotto l'acqua calda, provi a metterci su il bagnoschiuma, ecc.
poi ti metti il problema se sia abbastanza grande oppure no. e questa è una cosa che ti accompagnerà per molto tempo. poi un giorno, dopo averlo strapazzato per bene, ti trovi le mani appiccicose e ti accorgi di aver impiastrato la scrivania o il pavimento: sei diventato più grande. però sei ancora li, che ti meni il piffero, sognando che a suonarlo ci sia invece la tua compagnetta del cuore, quella che nemmeno ti caga e a san valentino da il cioccolato a gabriele e non a te che ti chiami gianluca. la stronza! poi un bel giorno gli combini un incontro al buio e lo porti a cena da una tua amica, che sai che ti vuol far vedere la sua farfallina. e lui contentooo...

2:09 PM

 
Blogger dariedda said...

ahahahahaha!

4:08 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

Ahahahahahahaha

8:33 AM

 
Blogger Betta said...

Leggo solo ora le puntate di Mil.....ho le lacrime dalle risate!
Sei trooooppo simpatico!
Ovviamente l'argomento è serio, ma il tuo modo di parlarne è fantastico!

6:05 PM

 
Anonymous Anonymous said...

sempre la stessa storia, dicono tutte così: "sei simpaticissimo, mi fai morire dal ridere, mi fai scompisciare!".
poi però non te la danno mai. uff!!
le inviti a cena, si abbuffano, si scolano due bottiglie di vino, si scompisciano, ti fanno i complimenti per il risottino coi porcini (raccolti da babbo, ma spacciati per funghi raccolti da te nella boscaglia del supramonte, tra banditi e ostaggi, dopo mille peripezie, ma per lei questo e altro). saltano il caffè e si bevono l'ammazzacaffè, due ammazzacaffè, tre ammazzacaffè, che al quel punto pensi: "è fatta! ora mi violenta!" invece, all'improvviso, si tirano su dal divanetto (lo stesso che tre ore prima avevi sistemato con cura pensando che poi lo avresti smontato a forza di montarla), e se ne vanno, inventandosi le scuse più assurde (come quella che ti ha detto: "non stà bene, sono una suora!"), naturalmente non senza averti fatto ancora i complimenti e averti chiesto: "ceniamo ancora insieme una di queste sere?". brutte befane! vabbè che non sono un adone, ma così non va bene! se mi prendo la briga di farti il risottino, dopo, come minimo, me la devi dare. ma che ti credi, che mi diverto a stare li, impalato, come un mammalucco, a guardare te che ti arricci i capelli tra le dita, accavalli le gambe, ti sistemi le autoreggenti, ti sbottoni la camicetta, mi fai le boccacce, lo sguardo languido, mi dici le cose zozze? insomma, almeno fammi capire da subito se me la vuoi dare o no. mica ho tempo da perdere io!

4:39 AM

 

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