4/11/06



Alla mia nazione -

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.

Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

5 Comments:

Blogger AzzaZeL said...

...l'eterno ritorno dell'identico..:)

1:02 PM

 
Blogger dariedda said...

come dire: ce sta tutta...

coraggio, compagno!

11:18 AM

 
Anonymous Anonymous said...

Che delusione, e chi ce la fa più.

8:31 AM

 
Anonymous Anonymous said...

tutti laggiù a festeggiare e io qua solo che non avevo i soldi ma vabbé... tanto vi ritrovo sul blog, quale? ma ho la scelta e i messaggi qualcuno nuovo qualch'altro meno e in realta' tutti vecchi che non c'è mica il tempo di aggiornare a pasqua si torna e ritorna a tornare in giro 'che è meglio giustamente vedersi e cumbidarsi tra le straduzze strabiche nuoresi che sbagli starda e trovi il giusto bar e allora mi sa che siete ancora piu' lontani di quello che immaginavo merde!! ...e poi vengo da tre giorni di febbre seria che mio fratello l'unico che prima di partire per laggiu' mi ha portato qualche arancia e del cioccolato "'che è cosi che mi è passata a me cugi" e allora che vuoi fargli a 'sta febbre dico pigliamola a vitamine cioccolato per tutto il giorno indurabile a letto a guadare il chic parigino dalla finestra e il kitch francese alla televisione e meno male che c'è cugina camerun che almeno lei viene a bussare e gli ho dato le chiavi per non dovermi alzare e allora entra senza dire niente e mi salta addosso se non dormo con le sue chiappone a galla e i seni che mi pungono sul petto piu' della mia barba coltivata da tre giorni sul suo collo e aia' merda la schiena mi piglia sempre li la febre e lei allora grida "alé qu'on s'amuse bien mon gp" e la forza mi manca oh signore! oggi che quasi arrivata è l'ora della tua dipartita almeno a me prima di ghirartela dammela la forza di un buon arivederci e via che allora l'inseguo all'africana e l'afferro e le scivolo le dita sulla schiena che sfugge e sul petto a piagnucolarle implorando di lasciarmi che non me lo merito io vecchio sporcaccioncello d'un'italiano sardo arrapato anche in malattia anzi malato d'amore per la precisione e perennemente per giunta ...et voilà che certo mi mancate tutti e ancora di più quando vi so' insieme e allora a tutti il mio salutone cinquone e baci abracci festeggiate bene miraccomando e brindate e fatemi fischiare le orecchie amici
superjeanpaul a 38° e mezzo

7:36 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

...ekkime bbello...ti pare che ti si lascia solo...che la festa cominci!!!

11:50 AM

 

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