2/19/07

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Credo fosse l'estate del 92, verso giugno, non ancora alta stagione. L'acqua era limpida e faceva un caldo bestiale. Con Paolone e Delio abbiamo affittato un gommone rosso al porto di Gonone per un prezzo di favore, mezza giornata, e contenti e sudati sfrecciavamo a pelo d'acqua verso Cala Luna. Ho un ricordo nitido di quel pomeriggio: chiaccherate filosofiche in mezzo al mare, confessioni sentimentali inaspettate e svariate soste destinate al consumo di modiche quantità, alla fine della fiera le soste saranno almeno una decina e le quantità non più modiche, per cui vi lascio immaginare sotto quel sole l'effetto deflagrante sulle nostre giovani menti. Invece di puntare su Cala Luna, come stabilito inizialmente, decidiamo di fermarci sulla spiaggia che si trova immediatamente prima, Oddoana, venti metri di sabbia incastonati fra le rocce, c'eravamo solo noi, libera colonia indipendente da tutto e da tutti. Pirati dall' hashish abbioccati, miraggi del sole pomeridiano. In quel di Oddoana si verificò anche un episodio poco piacevole, a spezzare l'incanto contemplativo: a un certo punto guardo Paolone, in piedi imponente nella sua stazza, per un attimo lo vedo strano, segue con lo sguardo roteante il volo di un uccello su in cielo e fa un verso a dir poco inquietante, sulle prime credo che stia scherzando, e trattandosi di Paolone non ci sarebbe affatto da stupirsi, ma poi di punto in bianco crolla di peso sulla sabbia vicino al bagnasciuga e i suoi versi inquietanti lo diventano molto di più. Cazzo, attacco epilettico, lo sapevamo che Paolo era epilettico ma che gli prenda un attacco nel bel mezzo del nulla, in una spiaggietta isolata a qualche kilometro dal centro abitato e sopratutto raggiungibile solo in gommone, non è sicuramente la più divertente delle esperienze. Panico. Delio inizia a urlarmi di mettergli qualcosa in bocca per impedire che si soffochi con la lingua, un portafoglio possibilmente riesce a dirmi nella concitazione del momento, io faccio notare che siamo in boxer e porcaputtana non abbiamo niente adatto all'uso, e di mettergli le mani in bocca considerato il rischio non se ne parla, almenochè non diventi proprio una questione di vita o di morte. Non so come ma dopo un po Paolone riesce a riprendersi dall'attacco, tra l'enorme spavento mio e di Delio e il sollievo per lo scampato pericolo. Decidiamo che può bastare e torniamo verso il porto con l'umore un po cambiato per l'inaspettato e drammatico evento. Più tardi Paolone avrà un altro attacco tra le rocce del molo, però questa volta fortunatamente meno intenso e di minor durata. La serata è proseguita tranquillamente, abbiamo deciso di trattenerci a Gonone per la notte e abbiamo riso. Abbiamo riso molto.
Paolone è morto qualche anno fa in circostanze che non ho mai ben capito. Delio, anche lui, se n'è andato pochi giorni fa e anche lui in circostanze per molti aspetti poco chiare. E se ne sono andati Tore, Antonello, Giovanni, Walter e mi scuso per quelli che in questo momento dimentico.
Se l'avessi saputo, quel giorno, che a loro non sarebbe stato concesso di invecchiare forse avrei trovato parole diverse per farmi sentire vicino, per scavalcare il contegno virile e andare dritto al cuore. Ma certe cose non si possono sapere.
Ciao ragazzi.

10 Comments:

Blogger dariedda said...

mi ricordo di quel giorno, anzi di quella sera...paolone al molo. era quella To' o mi sto confondendo?
Ho saputo di Delio e mi è dispiaciuto e un po' mi ha impressionato perchè ricordo distintamente di averlo visto a natale davanti al bar nuovo e ho pensato che era da un sacco che non lo vedevo.
è strano, strano pensare a certe cose col senno di poi. lascia l'amaro in bocca e un senso di impotenza, immagino.

7:43 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

Si amica era quel giorno là.
Io di Delio l'ho saputo la mattina leggendo il giornale e trovando la foto che mi guardava fisso dai necrologi,non è decisamente il modo migliore...se esiste un modo migliore per sapere certe cose.

7:51 AM

 
Blogger janamala said...

mm c'ero anch'io e mi ricordo che quando paolone ha avuto la crisi mi son cagata.mi dispiace un sacco per paolo,davvero tanto,ho un sacco di ricordi legati a lui.ciao paolo!!

12:11 PM

 
Blogger phoenietzsche said...

Paolone l'ho conoscevo anche io.
Era assai amico di mio fratello.

2:37 PM

 
Blogger phoenietzsche said...

Anche una mia amica è "mancata" pochi giorni fa e la notizia l'ho avuta dai giornali... non credo ci sia un modo peggiore.

2:39 PM

 
Blogger GPZ said...

Qualche anno fa andai in cimitero a Nuoro e mi persi in una parte nuova. Capiì dove erano finite diverse persone che non mi capitava di vedere più. Mi resi conto di quante persone della nostra generazione erano morte giovanissime. Alcuni li conoscevo di persona altri di vista. Come Paolone e ora Delio.
Mi spiace per tutti.

5:00 AM

 
Blogger azzazzel said...

Si Phoenì erano molto amici,infatti io tuo fratello l'ho conosciuto molti anni fa con Paolo al bar Garden ai giardini.

5:16 AM

 
Blogger janamala said...

io un giorno mi son persa e mi sono trovata davanti alla tomba di giorgio mancaroni.mi ha preso bette male.mischinetto,tò te lo ricordi giorgio zanardi?

8:05 AM

 
Blogger azzazzel said...

Come potrei dimenticarlo.

12:47 PM

 
Blogger  said...

morire a trent'anni.si rimane sgomenti , atterriti, noi qui a vedere una foto sul giornale, la morte che ci tira un calcio in culo ,che ci ricorda quanto siamo fragili, quanto ci voglia poco e tutto questo continua a farmi temere sempre di più questo soggiorno terreno e non la morte.dunque un arrivederci a chi se n'è andato ,un arrivederci con tutto il cuore e con tutte le speranze di un cuore malato d'amore.

10:15 PM

 

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