Sul fisico, niente da dire: 1,60 metri d'altezza per 50 kg; lunghi capelli neri e occhi verdi. E' in grado di interagire con le persone, risponde se interpellata, comunica con una serie di espressioni facciali. Per un androide non è poco. EveR-1, questo il nome della donna-robot, è stata messa a punto da un team di scienziati coreani e presentata al Seoul Education Culture Center. Può comprendere oltre 400 parole, ma può muovere solo gli arti superiori.

Credo che questa non sia per niente una buona notizia, anzi, e non è necessario aver letto Isaac Asimov o Philip K. Dick per capire perchè. Qualcuno dirà sicuramente che la ricerca scientifica così come l'evoluzione del progresso tecnologico non sono tenute a prendere in considerazione fantasiose previsioni catastrofiche nè devono essere imbrigliate da patetici dubbi di natura etica, è il tipico atteggiamento dei fautori del "futuro ad ogni costo", sempre dritti senza mai voltarsi indietro, immuni dal dubbio, seguaci del progresso senza limiti. Io ho avuto una brutta sensazione quando ho letto la notizia, un pò come quando mi capita di leggere delle cose riguardo alle nuove tecniche di manipolazione genetica.Non è dietrologia, piuttosto la consapevolezza che la "macchina globale" ha raggiunto una velocità folle che aumenta sempre di più ma di cui non si conosce affatto nè la direzione e nè il guidatore...
... ma poi che altre funzioni ha questa bambola-robot? ;)