2/5/06


VIGNETTE SULL'ISLAM-
BRUCIA IL CONSOLATO DANESE A BEIRUT-

Mi rendo conto che non è un discorso liquidabile in due parole,ma sti qua hanno veramente rotto le balle.

39 Comments:

Blogger janamala said...

ki ha rotto le balle?i danesi?

4:32 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

no,i fondamentalisti islamici...i fondamentalisti in genere,ti dirò...

4:57 AM

 
Blogger GRIM said...

ciao totis finalmente ho capito di chie quest blog, ci son passato un po di volte... bella tutta la mostra da sandrino? spero di si sopprattuto spero che tutti siano stati dei bei lavori... ma tu non disegnipiù? va be centrava poco col post... non ho capito bene che rob è questa cosa che è successa con i danesi. ma hai visto che in mar roso è affondata una nave' be quella nave è una di quelle che noi sardi abbaimo preso mille volte. infati la tirrenia l+aveva venduta all'egitto... TIRRENIA

5:14 AM

 
Blogger janamala said...

amiko ieri ti sognai.te lo dissi?

5:22 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

Oè Pè,la mostra da Sandrino era bella si,in particolare oltre il tuo quello di Nicola Virdis e quello di Tino...i gionali danesi hanno pubblicato delle vignette satiriche che ironizzavano sull'Islam e sopratutto raffiguravano Maometto,cosa che non è permessa dalle leggi islamiche...e va bè,fino a qua ci può stare anche che si incazzino,daltronde non risaltano certo per autoironia e comunque guai a toccargli la religione.Il problema,secondo me,è la proporzione della reazione,tra l'indignarsi e il dare fuoco a un ambasciata la differenza è notevole.Quante volte abbiamo visto della satira che aveva come obbiettivo la religione cristiana?Anni fa su Totem pubblicavano delle strisce che avevano come protagonista Dio,raffigurato classicamente come un omone grosso e barbuto,non mi sembra ci sia mai stato qualcuno che abbia avuto niente da ridire,con questo non voglio dire che tutti debbano avere le stesse reazioni,però faccio notare che il fondamentalismo,che provenga dalla destra americana di Bush piuttosto che dalla Sharia islamica,porta sempre insito un carico di inutile violenza e prevaricazione....mi sono dilungato troppo...adesso è un bel po che non disegno Pè, probabilmente mi interessa di più la scrittura...tu comunque disegna più che puoi perchè sei veramente ma veramente bravo!

6:10 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

no amica non me lo dissi...

6:12 AM

 
Blogger janamala said...

un giorno te lo racconterò

6:43 AM

 
Blogger janamala said...

.. e kmq tutto quello ke vuoi,ma sti arabi si sono rotti il kazzo e ci hanno pure ragione,in fondo quelli ke gli skassano la minkia in tutti i modi siamo noi...questi hanno conquistato il mondo mika sò burini...

6:57 AM

 
Blogger dariedda said...

"tra l'indignarsi e il dare fuoco a un ambasciata la differenza è notevole"

anche tra il protestare contro inique condizioni di lavoro, la fame nel mondo, il capitalismo selvaggio, l'inquinamento, bush e gli altri coglioni e poi sprangare vetrine distruggere macchine lanciare molotov squassare citta' eccetera la differenza e' notevole. Tuttavia si tende sempre a giustificare gente come questa quando lo fanno sulle nostre strade e per motivazioni che a noi ci sembrano un po' piu' comprensibili e accettabili.
A me la violenza fa schifo sempre.

9:07 AM

 
Blogger janamala said...

brucia le banke!!bruciane tanteeeeeeee!!ehehehe

11:32 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

Se devo essere sincero,a me la violenza non fa schifo sempre,tendo a fare dei distinguo,in linea di massima propendo per separare due concetti,violenza "d'attacco e prevaricazione" e violenza di "reazione",per quanto il confine molto spesso diventi labile,provo a tenere ben distinte le due cose,faccio alcuni esempi:non mi fa schifo la violenza dell'Intifada palestinese che lancia le pietre sui carrarmat israeliani,non mi ha fatto schifo la violenza dei castristi contro la dittattura di Batista,non mi hanno fatto per niente schifo gli indiani che hanno fatto il culo al generale Custer,anche se poi è andata come è andata,non mi facevano schifo gli attentati dinamitardi dei Monteneros argentini contro i membri della giunta militare assassina di Videla,e non mi facevano schifo nemmeno le molotov lanciate nelle piazze italiane negli anni 70 contro la polizia di Cossiga,che non ha mancato di ricambiare assassinando impunemente numerosi compagni(faccio notare che in Italia,prima che venisse lanciata la prima molotov e sopratutto prima di piazza Fontana,dal dopoguerra fino alla fine degli anni 60,sono state assassinate dalle forze dell'ordine circa un centinaio di persone che prendevano parte a manifestazioni di protesta antigovernative,quasi sempre si trattava di militanti di sinistra).
Questi sono solo alcuni esempi,ma se ne potrebbero fare molti altri,in cui ritengo che la violenza come risposta fosse del tutto legittima.

12:12 PM

 
Blogger dariedda said...

certo, i distinguo sono necessari, ma mi sembrava fosse chiaro il riferimento a contesti totalmente diversi. Soprattutto storici. Io non metto in dubbio che la violenza in alcuni casi sia stata una risposta necessaria e adeguata. L'unica possibile. Ora, se vogliamo continuare a parlare delle molotov degli anni 70, delle dittature di Batista e compagnia cantante, e andare indietro nel tempo fino a Custer ci sto, ma se vogliamo parlare della contemporaneità, del 2006 in cui viviamo ora, allora io penso davvero che un mondo diverso sia possibile, ma solo se cambiano alcune grammatiche e alcuni modi. Io credo che ora si possa essere in grado di agire realmente in modo diverso e la violenza è una cosa che, secondo me, ora non serve più. Cosa stanno ottenendo i palestinesi con i kamikaze? per fare un esempio veloceveloce. Io sto con la causa palestinese, ma mi metto nelle scarpe anche di una trentenne israeliana che va a ballare e che salta in aria. E potrei essere io o potrebbe essere una mia amica. A cosa serve questo? Forse le amiche della ragazza che salta in aria inizieranno a dar ragione alla causa palestinese? Io non credo. Allora penso che trovare strade diverse e alternative alla violenza sia più faticoso, ma infinitamente più rivoluzionario.
Sembrerò una sciocchina idealista, ma ripeto: a me la violenza fa schifo, sempre, e ancor più schifo mi fanno i cretinetti col passamontagna che sfogano le loro frustazioni dando fuoco a un cassonetto o a una banca, salvo poi incazzarsi quando non sanno dove buttare la mondezza o trovano il bancomat fuori uso.
Pro caridade.

1:03 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

E'un concetto un po minimalista forse il mio di violenza rispetto all'enormità di un kamikaze palestinese che si fa saltare in aria in mezzo a trenta persone,credo sia un discorso relativizzabile in vari modi...la violenza è anche contestuale nonchè emotiva,istintiva spesso.
Sicuramente,rispetto all'intenzione di un mondo migliore,a livello progammatico la violenza non è contemplata,tuttavia si pone comunque come problema antico.L'esempio di chi spacca le vetrine,per quanto deprecabile,necessita di essere contestualizzato.Per entrare proprio nel merito proviamo a pensare all'omicidio di Carlo Giuliani,io non credo che Carlo fosse quello che si definisce propriamente un ragazzo violento,e come lui tanti dei ragazzi che hanno partecipato agli scontri in quei giorni.Per chi ricorda la scansione cronoligica dei tre giorni,è evidente che si è arrivati al casino di piazza Alimonda dopo innumerevoli prepotenze e provocazioni poliziesche,la famosa "temporanea sospensione dello stato di diritto",in condizioni simili,rimarco secondo il mio modo di vedere,una reazione ci stava,era prevedibile.E' assolutamente vero però che una reazione potrebbe poi rivelarsi controproducente,ma non è detto che di fronte alla necessità di difendersi uno abbia tempo e modo di fare valutazioni di questo tipo...è un discorso complesso rispetto al semplice accadere e evolversi dei fatti,sicuramente son daccordo conte Daria sul fatto che la violenza di per se non ottenga niente e sia oltremodo dannosa.

1:35 PM

 
Blogger dariedda said...

Difendersi è una cosa diversa. Se tu mi dai un pugno io non te la porgo l'altra guancia. Non sono una santa. Con Gandhi ho in comune il giorno di nascita, ma non sono così alta spiritualmente. I fatti di Genova 2001 ce li ho scolpiti nella memoria. La rabbia la sento ancora cieca e le lacrime ancora calde.
Il kamikaze che si fa saltare in aria forse lo fa anche perchè non ha più altri strumenti. ma ciò che in primo luogo mi intristisce è quanta poca considerazione sia data alla vita e all'umanità in generale. ma non scambiatemi x una da movimento x la vita che vomito subito. vorrei poter spiegare meglio il concetto ma sono così stanca....

1:42 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

Riposati stella.

1:51 PM

 
Blogger Betta said...

Milhouse sono vegetariana da 8 anni.Ti assicuro che un maialetto ha più dignità di molte persone che si definiscono uomini.Non è (solo) per quello che non lo mangio e non voglio spiegare qui i motivi,ma ti assicuro che l'immagine di un pacifista non è necessariamente quella di un deficiente che sorride sempre con un capretto sulle spalle e i fiori in testa. E non voglio fare la polemica.

3:02 PM

 
Blogger dariedda said...

@ milhouse
si, si, si, si, si. E' tutto vero. Se hai letto bene quello che ho scritto avrai visto che anche io ho detto che un kamikaze non ha altra arma se non far saltare in aria se stesso. So anche io che i ceceni non hanno altre armi che riempire un teatro di esplosivo per dar voce alla loro causa, va da se che in quel caso fu putin il vero terrorista. So benissimo anche io che i veriveri terroristi sono altri Bush, Putin Sharon eccetera.Non è questo il punto.
Ma continuo a ripetere: a me la violenza fa schifo, SEMPRE. Punto.

3:14 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

Bravo compare!

4:20 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

Compare solo due cose:la prima è che la violenza fa parte dell'istinto e va bene,ma c'è anche qualche millennio di evoluzione dei comportamenti umani.E la seconda è che consiglio allusioni un po più sfumate delle proprie eventuali intenzioni o anche idee,dal momento che è un blog aperto a tutti,anche ai tutori dell'ordine...

11:47 AM

 
Blogger dariedda said...

scusa milhouse ma mi è sfuggita la tua di valida alternativa alla violenza. Se non ho letto male tu parli addirittura di omicidi. Complimenti.
La rabbia e le lacrime di genova2001 erano mie personali esternazioni, non penserai davvero che io possa pensare che le lacrime possano essere un'alternativa, vero? Poi, perdonami, ma non devi spiegarmi tu che l'aggressività fa parte della natura umana. Bella scoperta. Non voglio essere scambiata x una buonista da newage. Sono perfettamente consapevole della necessità funzionale alla semplice sopravvivenza dell'aggressività. Quanto alle ingiustizie di questo mondo e della politica che ci governa ultimamente io nel mio piccolo la vivo sulla mia pelle tutti i giorni visto che mi sparo 10 ore di lavoro al giorno con un contratto straprecario che mi paga 2 lire e neppure tutti i mesi. Quindi lascia perdere.( e sono fortunata ad averlo un lavoro e a non lavorare in fabbrica o in miniera...).
Non vedo perchè deve scandalizzare tanto il fatto che io trovi la violenza una schifezza. Non sono così stupida e sprovveduta o superficiale da non rendermi conto di come stanno realmente le cose.
Io nel mio piccolo ripudio la violenza.Sono molto convinta che alla resa dei conti sia più produttivo iniziare dal piccolo. E questa è un'alternativa per cominciare a cambiarle le cose.
Infine, spero solo che arrivi l'apocalisse e un enorme diluvio universale che spazzi via tutto questo genere umano e faccia un bel repulisti. Questa mi sembra un'altra alternativa valida.
Tutto qui.

1:38 PM

 
Blogger Betta said...

Milhouse lo sapevo che il tono poteva sembrare polemico..giuro non volevo,anche perché so chi sei (eheh) e mi sei troooooooppo simpatico! Quando torno a Pasqua vieni a berti il caffè? Così ti do delle dritte sul vegetarianesimo! Chiamiamo anche GPZ così facciamo una piccola rimpatriata di bichinau. La finirete di chiamarmi "la sorellina di Toti"?

2:16 PM

 
Blogger paolottivomita said...

terrorismo di bombe integraliste umane è come terrorismo di sfruttamento e di spregiudicata politica economica d'occupazione. il soldato di bush e il terrorista di hamas sono due pupazzi nelle mani di chi più furbo e potente di loro ha saputo strumentalizzare la loro rabbia (nel migliore dei casi) o la loro stupidità. questa schifosa violenza è una non scelta, è del tutto inutile, non fa altro che generare altra ingiustizia e altra rabbia, non fa altro che arricchire le infami sanguisughe che vivono di putrefazione e morte. sia maledetto quel padre che insegna violenza al proprio figlio invece di insegnare giustizia. stramaledetto.

6:47 PM

 
Blogger paolottivomita said...

e comunque vaffanculo 'sti scoppiati del cazzo pure loro, che cazzo si bruciano e uccidono per delle vignette, che si fottano, incàzzati, vabò, urla, fai casino, ma non bruciare. ma che ci hai in testa, dico io. e poi, 'a janama', io non scasso il cazzo a nessuno se non a queste merdacce del governo, altro che agli arabi. 'ste vendettucole dei miei pelosi coglioni... ho detto troppe parolacce? scusate, davvero.

6:56 PM

 
Blogger paolottivomita said...

milhouse, la violenza ha sempre alternative. gandhi è imperituro perché ha avuto la forza di vincere la violenza con l'arma più potente ed efficace contro la violenza: la non violenza. si, ci vuole una forza e una capacità superiore. nessuno di noi si sente in grado di farcela. ma abbracciando la violenza hai già perso. i palestinesi hanno perso, gli israeliani hanno perso. perché? perché ne crepano a decine al giorno. qualcuno riesce forse a vedere la soluzione di quel conflitto? non credo. l'unica speranza di non avere ogni giorno cento morti squartati in quella terra è che quancuno finalmente si decida a sotterrare le armi e riprendere, faticosamente, dolorosamente, lungamente, appassionatamente, fermamente, a parlare. si, certe volte fa ridere. parlare. troppe volte non vogliono ascoltare. ma con la violenza non avrai pace se non sterminando tutti i tuoi nemici. bella pace del cazzo, e, soprattutto, impossibile. con la violenza puoi vendicarti, ma non puoi fare giustizia, proprio perché giustizia non ama violenza. la violenza è molto più facile, rapida, dà risultati immediati e visibili, ma non ha futuro. ecco perché non può essere una necessità. certe volte hai la necessità di difenderti. difendersi non è violenza. è difendersi. è diverso. ma la difesa non mette le bombe nelle scuole e nelle discoteche. la difesa non scoppia, mira e colpisce. sterminare bambini a scuola non è difesa, è il peggio dell'uomo, è il seme della morte che verrà implacabile. scusa il tono da predicatore, non volevo.

7:43 PM

 
Blogger dariedda said...

amico paolo, ribadisco il cocetto altre volte espresso: IO TI VOTO!

12:28 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

Dariedda il discorso è partito perchè tu sembravi voler escludere la violenza senza se e senza ma,e in linea teorica posso anche essere daccordo con te.Ti ho fatto alcuni esempi e credo tu mi volessi far capire che non era il caso di risalire al generale Custer,bene,allora siamo arrivati all'estate del 2001 che praticamente era l'altro ieri.Difendersi è si una cosa diversa, ma a certi livelli difendersi significa comunque fare ricorso alla violenza,e dal punto di vista concettuale sarebbe violenza tale e quale a quella di chi la usa col fine del sopruso,cambiano le motivazioni,ed è una cosa fondamentale che sposta i termini del discorso,ma sempre di violenza si tratta.Baci.

6:32 AM

 
Blogger dariedda said...

Tò, io ho scritto in uno dei miei post che "se mi dai uno schiaffo io non ti porgo l'altra guancia". La non-violenza assoluta come Gandhi per dire, è un ideale...una tensione...non ho la presunzione di volerla incarnare nè la superficialità di non vedere che anche nella difesa può esserci violenza. Tutto qui!
Peace&Love

10:36 AM

 
Blogger paolottivomita said...

milhouse (ma come ti chiami veramente?), la vita sulla Terra in tutte le sue forme gioca a sopravvivere e vivere attraverso i rapporti di forza.
siamo, banalmente, tutti prede e predatori di qualcun altro. anzi ti potrei dire che è un principio della fisica.
essere umani però vuol dire superare questi rapporti attraverso i tratti che più ci distinguono dal resto del vivente: la coscienza e il ragionamento.
quelle di cui parli tu sono logiche di vendetta, e infatti dici "accecato dall'odio", accecato nella ragione.
la vendetta è cosa lo stesso umana, ma è un sottoprodotto della mente umana, come per esempio la furbizia è un schifoso sottoprodotto dell'intelligenza.
uccidere bambini è vendetta. far saltare discoteche è vendetta. non è guerra e non è difesa. è la reazione scomposta di chi non sa, non può o non vuole raggiungere chi "tira i fili", l'obiettivo vero della azione della... difesa.
poi forse tu mi hai frainteso: quando parlo di discoteche potrei parlare del bar sotto casa tua dove vai sempre, come di stazioni o di grattacieli. parlo di posti dove la gente sta e vive. non certo della posibilità per la ragazza media israeliana di spararsi una pasta in gola e schiantarsi della techno hardcore nelle orecchie, cosa di cui non me ne può fregare di meno.
per me i peggio terroristi sono bush e i suoi cagnolini (ci deve essere pure un mio vecchio post sull'argomento...), a partire dagli israeliani per finire con gli italiani... complici sfigati di tanti assassinii e nani di corte, per me i primi terroristi sono i bastardi che affamano (a livelli diversi...) e uccidono per i loro lerci potentissimi interessi.
alcuni tra gli israeliani e russi hanno insegnato ai propri figli ad uccidere, alcuni tra i palestinesi e ceceni hanno insegnato ai loro figli ad uccidere. e da bravi figli i loro figli hanno ucciso, a casaccio, sparando nella folla e buttando bombe, e la rabbia ha conquistato sia gli uni che gli altri, e hanno continuato a uccidere. se vuoi vedere finire queste uccisioni devi smettere di uccidere. e basta.
se mi avessero fatto quello che dici tu allora mi sarei vendicato. vendicato, appunto. non cercato giustizia. avrei voluto vedere scorrere il sangue. ma ben cosciente che questo niente ha a che fare con la giustizia, e infine con la pace.
qua sta la differenza: vendicarsi o difendersi. sei capace, vuoi, decidi di cercare vendetta oppure giustizia?
se trovi soddisfazione nello sguazzare nel sangue del tuo nemico, allora poi accetta il fatto che suo figlio verrà a cercare te e tuo figlio.

8:36 PM

 
Blogger Betta said...

Milhouse chi era il lumacone biondino con gli occhi chiari?

3:53 AM

 
Blogger Betta said...

Milhouse sai che con me non ci tentano mai? Quando ho fatto i film (2,se no sembra chissache)ero talmente chiusa e fredda (da buona donna barbaricina) che non si avvicinavano nemmeno. Poi certo,ho stretto delle belle amicizie,ma dopo aver fatto capire che non c'erano possibilità. Normalmente stronco abbastanza in fretta,se no tiro una testata dritta al setto nasale che non mi sporco nemmeno le mani.
Piuttosto,lo sai che Prngl qualche anno fa mi ha tel (con musica stracciamutande in sottofondo) e voleva uscire con me? Gli ho detto che mi piaceva quando avevo 7 anni,ma che ero molto cambiata da allora.
Poi Gianlù,guarda che sta cosa che Toti è geloso di me è una leggenda! Non ha mai fatto mezza piega,non è proprio un fratello geloso! Davvero!

11:35 AM

 
Blogger paolottivomita said...

gianlù, e poi qua chiudo, chi tiene alla propria dignità non si fa sopraffare, non subisce ingiustizie a bocca chiusa, ma reagisce e si difende, senza vendicarsi, ristabilendo la giustizia che era stata mortificata. questa storia della vendetta non porta a nulla. la tua cultura, dici, ti impone, consciamente o meno, di vendicarti, perché quel codice lo porti scritto nel sangue. beh, secondo me non è così. la sola cosa che un uomo (o donna) porta scritta nel sangue è il suo essere uomo (o donna) e quindi la sua dignità come essere umano (e come essere uomo o donna). nessun codice, neppure quello barbaricino, è scritto nel sangue, quella è la cultura, che è una sovrastruttura (non ha una connotazione negativa) che cambia con i tempi e con i luoghi. in molti posti dell'africa la cultura impone l'infibulazione e la clitoridectomia. è cultura e quindi va accettata? vaffanculo, no, dirai, è pura barbarie. così, non c'è nessuna cultura da accettare a priori, anzi al contrario, se ce n'è una da rigettare a priori, per me, è proprio la cultura della vendetta. a presto, spero di conoscerti prima o poi e magari continuare a parlarne...

8:57 PM

 
Blogger dariedda said...

sono tutti finocchi, col culo degli altri.
questa e' la verita'....

9:01 AM

 
Blogger AzzaZeL said...

si,è proprio questa!

9:33 AM

 
Blogger Betta said...

Gianlù è a Boston,ma per fortuna torna fra poco...

2:45 PM

 
Blogger AzzaZeL said...

E' un detto:"Sono tutti finocchi col culo degli altri",vale per un sacco di situazioni..

6:58 AM

 
Blogger paolottivomita said...

ti ho preso sul serio, agnello smarrito. verrò presto a ricondurti sulla retta via attraverso la via del retto. amen.

12:13 PM

 
Blogger Betta said...

Mil fa lo scienziato,borsa di studio ad Harvard. Ma ora torna fra noi mortali.

7:00 PM

 
Blogger Betta said...

Gianlù mi hai fatto troppo ridere.....però non esce in giacca e cravatta,ma jeans sbrindellati,magliette e anfibi...oddio potrebbe essere una copertura ancora migliore....ma sai che mi hai fatto venire dei dubbi????

7:10 AM

 
Blogger paolottivomita said...

Elisabbé, perché mi devi sempre sputtanare? In realtà il terrorista è una copertura per lo scienziato, che è un mestiere molto più bastardo.

8:33 PM

 

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